Bollati Boringhieri: Varianti
Dialoghi sul male. Tre storie
Luigi Zoja
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2022
pagine: 144
Wang, Sophie e Telma sono le protagoniste di queste tre storie. Nulla le lega tra loro se non l'essere donne, l'aver visto il male da vicino e il fatto che le loro vite incontrano la psicoanalisi. Wang è una ragazzina cinese che, al tempo della Rivoluzione Culturale, compie un gesto assurdo e malvagio. Sophie, negli anni di piombo, sfiora a Zurigo il terrorismo rosso. Il dolore di Telma affonda le radici nella sanguinaria dittatura argentina. Le vicende sono accomunate dal dialogo, da una volontà di comprendere e dal bisogno, solo a volte cosciente, di trovare un posto al male nella nostra vita. Le tre donne vengono descritte con lo sguardo della psicoanalisi, ma anche della tragedia collettiva che cerca di bilanciare orrore e pietà. Wang, che all'epoca dei fatti era troppo bambina per comprendere davvero l'enormità delle sue azioni, si è fatta «adoperare» da una cosa più grande di lei; Sophie ondeggia tra due tensioni, due imperativi, e con lei anche l'analista finisce per ondeggiare, tra due fedeltà inconciliabili; Telma cerca le proprie radici, che non sono dove pensava fossero, in una famiglia frantumata dalla dittatura. L'esperienza in campo analitico dà a Luigi Zoja la possibilità di raccontare questi tre ritratti del male e della sofferenza con grande cura, coinvolgendo emotivamente il lettore in ciascuna di queste storie. Grazie a lui, e alle tre protagoniste, scorgiamo l'abisso e una possibile rinascita, sollevati nel vedere che alla fine Sophie «si è sorrisa», se si può chiamare così il lieve riaccendersi dell'affetto per se stessi, che è il motore trainante di ogni psicoterapia.
Punto di fuga
Elizabeth Brundage
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2022
pagine: 368
Quando Julian Ladd legge sul «New York Times» della morte del celebre artista Rye Adler ha un tuffo al cuore. Julian e Rye si erano conosciuti da studenti, durante l'esclusivo Brodsky Workshop di fotografia. Rye, alla ricerca di un coinquilino, gli aveva offerto una stanza e, Julian, trasferitosi da lui, nel diventargli amico si era presto convinto – forse per via di una crescente vena di gelosia ossessiva – che non avrebbe mai raggiunto quel successo artistico che vedeva certo in Rye. Entrambi, poi, avevano subito il fascino della loro talentuosa compagna di corso, Magda, le cui fotografie del quartiere polacco in cui era nata la distinguevano tra tutti, ed entrambi erano arrivati ad avere con lei una relazione più intima. Julian, stupito di vedere che al funerale non c'è una bara, finisce per rientrare all'improvviso in un mondo che credeva di essersi lasciato alle spalle, arrivando a dubitare non solo della morte di Rye, ma dei fondamenti della propria esistenza. Con una scrittura evocativa e coinvolgente, Punto di fuga è un thriller dal congegno perfetto, basato sul doppio e sulla rivalità.
Salvamento
Francesca Zupin
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2022
pagine: 416
Giulio è un tredicenne gracile e appassionato di libri quando, in una lunga estate condivisa al campeggio, si innamora di Stella, figlia della nuova compagna del padre vedovo. Stella è diversa da lui: forte, raffinata, ribelle. Negli anni a venire, convivendo nella stessa casa, i due ragazzi passano dall’essere un po’ fratelli a fidanzati, ma non senza sofferenza. La famiglia li osteggia, in particolare il padre di Giulio, irascibile e deluso, che al figlio ha sempre preferito uno dei suoi amici: Bobo, veloce sulle moto e con le parole, che si sente un nuovo Rimbaud. Anche Stella è da sempre attratta da Bobo, ma il loro rapporto – intenso e altalenante – non si è mai trasformato in una vera relazione. Stella, alla perenne ricerca di qualcuno che la salvi da Bobo e da se stessa, pare aver trovato in Giulio il candidato perfetto. Eppure, a un passo dalle nozze, rinuncia alla tranquillità per inseguire l’emozione. Con una scrittura evocativa e insieme precisa, chirurgica, Francesca Zupin sa sorprenderci nel raccontare la verità dei suoi protagonisti, senza mai fare loro sconti, immergendoli in atmosfere sospese tra nostalgia e disincanto. Il tempo, con le sue acrobazie e le sue accelerazioni, i suoi ritorni e i suoi rimpianti, diventa quasi un personaggio aggiuntivo che agisce e interagisce con gli altri: sfidandoli, deludendoli, ingabbiandoli, ma anche creando quegli squarci di luce e bellezza che sono possibili, forse, solo guardandosi indietro.
Ma cos'è questo nulla? Le indagini di Norberto Melis
Hans Tuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2022
pagine: 192
Autunno 1994: il governo presieduto da un industriale Cavaliere del Lavoro sta per cadere. Melis, disgustato da alcuni episodi che hanno segnato i vertici della Polizia, ha dato le dimissioni. Non può non stupirlo, perciò, la visita improvvisa e riservata di colui che fu il suo primo questore a Milano, e che da anni è un importante funzionario di Stato. Accetta così di occuparsi di un vecchio caso irrisolto che, proprio perché irrisolto, potrebbe gettare ombre sul candidato in pectore a un ruolo di ministro del probabile nuovo governo. Una vecchia, brutta storia: un'adolescente uccisa nell'appartamento dove svolgeva mansioni di baby-sitter. E intorno, una setta esoterica. Una cittadina di provincia, nel Nord Est, dove da alcuni anni miete successi un movimento politico separatista. Una storia, l'omicidio di quella povera ragazza, che nessuno, né coloro ai tempi coinvolti né le autorità locali, ha più voglia di rivangare. E Melis – in questa ultima indagine che chiude la serie – per la prima volta in vita sua si muove senza l'autorità di un ruolo ufficiale, conscio, al contrario, che in caso di necessità nessuno gli porterebbe aiuto. Invece di aiuto avrebbe proprio bisogno, poiché sono in tanti, senza volto e senza nome, a volere il suo fallimento. Sono in tanti a essere infastiditi, o peggio, allarmati dalla sua sorda tenacia. Perché, sì, lui non intende mollare la presa: al di là dei giochi politici quella povera morta chiede ancora giustizia.
Tra le nostre parole
Katie Kitamura
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2022
pagine: 176
Una giovane donna di origine giapponese, nata a Singapore, cresciuta in Francia e poi trasferitasi negli Stati Uniti, arriva all'Aja per lavorare come interprete alla Corte penale internazionale. Multilingue, ma senza radici, è in cerca di un luogo in cui sentirsi se stessa, un luogo da chiamare «casa». Nel tessere una prima rete di relazioni, si ritrova presto coinvolta in un ribollire di drammi personali: con Adriaan, l'uomo separato dalla moglie ma ancora legato a quel matrimonio, con cui comincia una storia d'amore; con Jana, l'amica gallerista che assiste a un apparentemente casuale atto di violenza che diventerà un'ossessione per la nostra protagonista; e con l'imputato, un ex presidente di Stato cui deve prestare la sua voce in traduzione, colpevole di crimini così orrendi da crearle importanti problemi etici. Silenziosa e introversa, dominata da passioni tranquille, la giovane interprete si ritrova ad affrontare dubbi legati all'amore, al potere, alla violenza, sia nelle sue relazioni più private, sia nel lavoro alla Corte. Tutto questo minaccia di sopraffarla, ma la condurrà a capire che cosa, nella vita, vuole davvero. Con echi di Un cuore così bianco di Javier Marías, Tra le nostre parole affronta la ricerca del segreto nascosto dentro ogni essere umano. Come in un thriller, una forte suspense caratterizza una vicenda dove le motivazioni personali spesso si scontrano contro una realtà molto diversa da come era stata immaginata, e Katie Kitamura è bravissima nello scandagliare i sentimenti e il disorientamento dei suoi protagonisti.
Lettere a Camondo
Edmund De Waal
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 192
Conosciuti come «i Rothschild dell'Est», i Camondo, ebrei di origine italiana ma provenienti da Istanbul, abitavano a Parigi in rue de Monceau, a pochi portoni di distanza dagli Ephrussi, la famiglia di Edmund de Waal, indimenticabile protagonista di "Un'eredità di avorio e ambra". Come gli Ephrussi, anche i Camondo erano esponenti dell'alta società della Belle Époque parigina che da stimati collezionisti e filantropi divennero bersagli dell'antisemitismo. Grande amante della bellezza artistica, Moïse de Camondo volle creare la più grande collezione d'arte francese del Settecento con l'intento di lasciarla al figlio Nissim. Ma Nissim perderà la vita giovanissimo durante la Prima guerra mondiale, e Moïse destinerà alla sua stessa morte, nel 1935, sia la casa sia la collezione allo Stato francese. Da allora, il Musée Nissim de Camondo è rimasto Inalterato. Nel 2018 Edmund de Waal, che all'attività di ceramista e scrittore accosta da anni quella di curatore di mostre e installazioni, viene invitato dal museo a lavorare sugli archivi della famiglia - primo artista contemporaneo a ricevere tale privilegio. De Waal sente subito una perfetta sintonia e affinità con la sensibilità di Moïse, e gli scrive cinquantotto lettere che offrono spunti di riflessioni personali sul valore della memoria e della famiglia, sulla malinconia, sulle nature morte, sul passare del tempo. In queste sue lettere, de Waal ci consegna una meditazione su che cosa significhi ricostruire una storia familiare, su quali siano gli oggetti, quali i pezzi di un innumerevole archivio che scegliamo di volta in volta per lasciare memoria di noi. "Lettere a Camondo" è dunque il libro di un artista interessato e sensibile alla materialità delle cose, ma anche di uno scrittore discreto, quasi defilato dalla narrazione, che lascia che a parlarci siano le persone che non ci sono più e i loro oggetti, riportati in vita nella forma più intima di scrittura, quella epistolare.
La balena alla fine del mondo
John Ironmonger
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 416
Quando un giovane uomo viene ritrovato senza vestiti e privo di sensi sulla spiaggia di St Piran, piccolo paese della Cornovaglia, gli abitanti del luogo capiscono che non sarà un giorno come gli altri. Chi è costui, e come è arrivato fin lì? E che dire della balena che il giorno dopo si arena proprio davanti alla stessa spiaggia? Presto capiamo che l’uomo, Joe Haak, è un giovane analista finanziario che ha creato un programma per prevedere l’andamento del mercato. L’idea è che tutto sia connesso con tutto, e un piccolo movimento in un posto qualunque possa generare una cascata di eventi che permettono al programma di estrapolare dati sufficienti per fare investimenti in anticipo e trarne profitto. Dopo qualche successo, il programma fallisce miseramente una previsione, facendo crollare la banca intera. Joe non regge la tensione, scappa, arriva a St Piran e decide di buttarsi in mare, dove viene salvato dalla stessa balena che lui salverà il giorno dopo. Ma grazie ai suoi studi, quando scoppia il primo caso di influenza in Asia, Joe saprà esattamente che cosa bisogna fare… Con questo romanzo divertente e pieno di calore, John Ironmonger ci racconta una storia appassionante sulle cose importanti che ci tengono insieme, e come la speranza possa essere mantenuta viva, anche quando ci sembra di essere arrivati alla fine del mondo.
Il gioco della distruzione
Bollen Christopher
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 592
Al suo arrivo nella bellissima isola greca di Patmos, Ian Bledsoe è al verde, in fuga, e umiliato dalle conseguenze della morte del padre. Il suo amico d'infanzia Charlie – ricco, esuberante, gratificato dal successo della sua nuova impresa avviata sull'isola – potrebbe essere la sua ultima speranza. A Ian Patmos sembra un sogno: giornate piene di sole trascorse sullo yatch di Charlie, la ricomparsa di una sua ex, e finalmente il lavoro di cui ha un disperato bisogno. Ma quest'isola bellissima nasconde un lato oscuro, e presto il sogno comincerà ad andare in pezzi. Quando Charles all'improvviso scompare, Ian si ritrova intrappolato in un inganno dopo l'altro. E mentre cerca di districare i misteri sollevati dall'assenza dell'amico, si ricorda che da ragazzi trascorrevano le ore immersi nel cosiddetto «gioco della distruzione» – un gioco, ora si rende conto, che forse non hanno mai smesso di giocare. Maestro nel cogliere lo spirito del luogo – come già il Long Island in "Orient" e Venezia in "Un crimine bellissimo" – Bollen ci accompagna tra le pieghe di un intreccio appassionante e le sfaccettature di personaggi poco prevedibili, costruendo un indimenticabile thriller letterario sulla seduzione del denaro e la vulnerabilità delle amicizie più consolidate.
La luce cieca
Stuart Evers
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 640
Tutto ha inizio nel 1959 quando Drum - figlio di un barista, working class - e Carter - ricco esponente della classe più agiata - stringono amicizia durante il servizio militare a Doom Town, un centro urbano nel nord dell'Inghilterra, dove vengono simulate le conseguenze della bomba atomica. Nello stesso luogo, Drum conosce Gwen, la donna che amerà tutta la vita e con la quale avrà Anneka e Nathan. Carter sposa invece la fidanzata di sempre, Daphne, e con lei avrà Thomas e Natasha. Le due famiglie saranno vicine di casa nella proprietà di campagna di Carter, nel frattempo diventato un alto ufficiale dell'esercito inglese, che offre a Drum di badare all'annessa fattoria. C'è un segreto tra loro: la casa di Carter avrà presto un rifugio antiatomico, e, in cambio della presenza di Drum sulla sua terra durante le sue molteplici assenze, Carter promette che Drum con la moglie e i figli avranno il privilegio della salvezza nel bunker. Del resto, erano anni in cui lo scoppio della bomba atomica sembrava solo una questione di tempo. Nei decenni successivi seguiamo le vicende delle due famiglie: le incomprensioni tra genitori e figli, il voltafaccia di qualcuno, le difficoltà per tutti di trovare la propria strada, lo sforzo per portare avanti gli impegni presi. Sullo sfondo gli avvenimenti storici, politici e sociali che ci hanno segnato, dagli scioperi anni Sessanta e Settanta, agli allarmi per la bomba atomica - ancora numerosi in epoca Thatcher -, ai più recenti attacchi terroristici, ai rave party. Con una struttura tradizionale, cronologica, ma con una scrittura contemporanea fatta di frasi brevi, incisive, precise, Evers ci racconta una storia che mette insieme un respiro epico e uno sguardo intimo.
Randagi
Marco Amerighi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 400
A Pisa, in un appartamento zeppo di quadri e strumenti musicali affacciato sulla Torre pendente, Pietro Benati aspetta di scomparire. A quanto dice sua madre, sulla loro famiglia grava una maledizione: prima o poi tutti i Benati maschi tagliano la corda e Pietro – ultimogenito fifone e senza qualità – non farà eccezione. Il primo era stato il nonno, disperso durante la guerra in Etiopia e rimpatriato l'anno dopo con disonore. Il secondo, nel 1988, quello scommettitore incallito del padre, Berto, tornato a casa dopo un mese senza il mignolo della mano destra. Quando uno scandalo travolge la famiglia, Pietro si convince che il suo turno è alle porte. Invece a svanire nel nulla è suo fratello maggiore Tommaso, promessa del calcio, genio della matematica e unico punto di riferimento di Pietro; a cui invece, ancora una volta, non accade un bel niente. Per quanto impegno metta nella carriera musicale, nell'università o con le ragazze, per quanto cambi città e nazione, per quanto cerchi di tagliare i ponti con quel truffatore del padre o quella ipocondriaca della madre, la sua vita resta un indecifrabile susseguirsi di fallimenti e delusioni. Almeno finché non incontra due creature raminghe e confuse come lui: Laurent, un gigolò con il pallino delle nuotate notturne e l'alcol, e Dora, un'appassionata di film horror con un dolore opposto al suo. E, accanto a loro, finalmente Pietro si accende. Con una trama ricca di personaggi sgangherati e commoventi, e una voce in grado di rinnovare linguaggi e stili senza rinunciare al calore della tradizione, "Randagi" è un romanzo sulla giovinezza e su quei fragilissimi legami nati per caso che nascondono il potere di cambiare le nostre vite. Un affresco che restituisce tutta la complessità di una generazione: ferita, delusa e sradicata dal mondo, ma non ancora disposta a darsi per vinta.
Panico nello shtetl. Racconti di Kasrilevke
Sholem Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 288
Per lungo tempo le misere condizioni di vita negli shtetl dell'Europa orientale furono considerate con disprezzo dagli ebrei benestanti ed emancipati dell'Occidente. Ben presto però, soprattutto grazie ai racconti di Sholem Aleichem, Isacco Leyb Peretz e Mendele Moicher Sforim (i tre grandi autori classici della letteratura yiddish), si sviluppò un modo diverso di guardare agli Ostjuden, gli ebrei orientali che vivevano come in un mondo a sé, impermeabile agli sviluppi della modernità, e che sarebbero poi stati spazzati via con la seconda guerra mondiale. Sholem Aleichem, che in ebraico significa «la pace sia con voi», ha offerto coi suoi lavori un decisivo contributo al salvataggio della cultura yiddish. Al centro della sua prosa tagliente e umoristica c'è sempre la «gente semplice», con i suoi lati di luce e di ombra. I suoi racconti mescolano in modo inimitabile lo sguardo spassionato sulla vita appartata degli abitanti dello shtetl e il «panico» che si diffonde tra loro quando nel loro mondo irrompe la realtà esterna, avversa ed estranea: quel «panico» che costituisce una sorta di filo conduttore dei racconti che qui vengono proposti per la prima volta in italiano. Nella sua vita, Aleichem soggiornò in varie località: da Kiev e Odessa alla Svizzera e all'Inghilterra e infine agli Stati Uniti (New York), dove si trasferì dopo i pogrom del 1905 e dove abitò sino alla sua morte. Il corteo di centomila ebrei che lo accompagnarono nel suo ultimo viaggio e la chiusura dei negozi il giorno del suo funerale sono una dimostrazione del significato e dell'importanza rivestita dalla sua figura per gli ebrei emigrati in America.
Quando tutto era in ordine
Claire Messud
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 304
Per Emmy e Virginia, due sorelle londinesi, la vita non è andata esattamente come avevano previsto. E quando il matrimonio della volitiva, coraggiosa Emmy con un ricco australiano finisce, lei deciderà di lasciare la sua casa di Sydney per «ritrovare se stessa» sull'isola di Bali, dove finirà coinvolta nelle esistenze di un gruppo di persone ciascuna, a modo suo, un po' losca. Virginia, d'altro canto, estremamente introversa e riservata, non è mai uscita da Londra e così, nel tentativo di dare un senso alla sua vita, seguirà la madre in una vacanza all'Isola di Skye, alla ricerca delle tracce della sua famiglia. E su queste due isole, ai lati opposti del mondo, le sorelle, non più giovanissime, affrontano il costo di un percorso all'interno di se stesse e dei loro destini con impreviste conseguenze. In questo romanzo di ampio respiro e profonde intuizioni, Claire Messud racconta la storia di due sorelle dai percorsi divergenti, ma che, lontano dai luoghi abituali, rivalutano il loro posto nel mondo e con cautela trovano l'occasione per ripensare alla loro vita con nuova flessibilità e accettazione. Messud compone una storia agrodolce sul prezzo della conoscenza di sé e l'imprevedibilità della vita.

