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ED-Enrico Damiani Editore: Antilogiche

Gli angusti limiti del politicamente corretto

Gli angusti limiti del politicamente corretto

Yamina Oudai Celso

Libro: Copertina morbida

editore: ED-Enrico Damiani Editore

anno edizione: 2019

pagine: 138

Il dibattito intellettuale contemporaneo continua spesso ad atteggiarsi secondo schematismi ormai logori: progressisti/conservatori, globalisti/sovranisti, elitari/populisti, femministi/maschilisti e simili. Questo agile pamphlet evidenzia alcune delle incongruenze prodotte dal pensare secondo le rigide griglie di posizioni ideologiche codificate, che si rivelano particolarmente inadeguate davanti a fenomeni connessi all'arte e alla libertà di espressione. Aggirando la tentazione simmetrica e ugualmente disastrosa del "politicamente scorretto" a tutti i costi, l'autrice pone il problema di come oltrepassare l'automatismo dei giudizi faziosi, a partire da alcuni dei numerosi spunti di riflessione offerti dalla cronaca recente: le statue dei Musei Capitolini censurate in occasione della visita del capo di stato iraniano, i manifesti della mostra di Tamara de Lempicka oscurati durante il passaggio del corteo papale, l'epurazione del finale della Carmen di Bizet tacciato di incitamento al femminicidio. Dinanzi a questi e ad altri episodi analoghi, come stimolare quell'attitudine critica che dovrebbe distinguere una platea pensante da un gregge eterodiretto? Le soluzioni e gli antidoti al "botox" del politically correct vanno ricercati innanzitutto nella preziosa "scatola degli attrezzi" messi a disposizione dalla filosofia, quali ad esempio il "sapere aude" di Kant, o il "pensare contro se stessi" alla Foucault, o ancora la pratica sistematica del "sospetto" esercitata da Nietzsche, Marx e Freud.
14,00
Longevità di un'impostura: Michel Foucault

Longevità di un'impostura: Michel Foucault

Jean-Marc Mandosio

Libro: Copertina morbida

editore: ED-Enrico Damiani Editore

anno edizione: 2017

pagine: 157

Michel Foucault è considerato il più grande filosofo francese del suo tempo, un autore di culto che a decenni dalla morte viene ancora indicato come uno degli intellettuali più influenti della nostra epoca. Non sono mancate critiche al suo lavoro ma il pamphlet di Jean-Marc Mandosio, oltre a riesaminare l'eredità lasciata dall'autore di Le parole e le cose e Sorvegliare e punire, mette alla prova la coerenza tra la condotta e il pensiero di Foucault, mostrando come le sue teorie siano state orientate spesso da semplice convenienza.Opportunista, privo di rigore, incoerente e preoccupato per prima cosa della sua carriera universitaria, ha assecondato molte mode culturali: anticomunista, marxista, vicino ai maoisti, goscista, esponente dello strutturalismo per rinnegare sempre tutto al momento giusto.In queste pagine ironiche e dotte, Mandosio coglie doppiezze di un uomo che ha sempre criticato i sistemi di potere senza mai disdegnare i ruoli istituzionali che quel potere gli offriva. Il suo tragitto filosofico si mostra lastricato di ipocrisie, trucchi usati per presentarsi come un pensatore eccezionale - grazie a un linguaggio oscuro, vago, usato per abbagliare i lettori.
14,00

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