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Centro di Cultura e Storia Amalfitana

Il lessico rurale della Costiera Amalfitana. Terrazzamenti, macère, viticoltura, limonicoltura, olivicoltura, lavorazione del carbone. Volume Vol. 3

Giuseppe Vitolo

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2022

pagine: 271

Con questo terzo e conclusivo volume della sua inchiesta sul lessico rurale, il prof. Giuseppe Vitolo completa e corona la sua poderosa impresa, avviata già nel 2018 con il primo volume sul lessico rurale della Costiera Amalfitana e proseguita poi nel 2021 con il secondo volume che ampliava il campo di indagine anche alla costa di Sorrento e al versante 'napoletano' della Penisola. Qui l'Autore ci conduce sull'isola di Capri, unita da legami antichi e profondi alla Repubblica Marinara di Amalfi , ma anche alle altre località costiere dei due versanti della Penisola sorrentina, e prende in esame le varietà dialettali dei due comuni isolani di Capri e di Anacapri nelle rispettive zone agricole. La minuta osservazione lessicologica, accuratamente presentata come già nei due precedenti volumi, rivela qui alcuni interessanti elementi di convergenza tra l'Isola azzurra e la terraferma amalfitana e sorrentina, oltre naturalmente alle non poche peculiarità locali, tanto attese quanto ben attestate. In particolare, alcune specifiche affinità lessicali individuate dall'Autore del volume raccontano dei rapporti antichi e recenti con diverse località della Penisola sorrentina e della Costiera amalfitana. Tali rapporti appaiono spiegabili, tra l'altro, con contatti politici e amministrativi, con scambi commerciali, con relazioni familiari, nonché, come ben evidenzia Vitolo, con flussi di manodopera agricola provenienti dalla terraferma, e dimostrano la profonda interconnessione tra i fenomeni linguistici da un lato e, dall'altro, quelli storici, economici, commerciali, in una parola umani, confermando ancora una volta come la linguistica possa essere utilizzata anche al servizio di altre discipline affini, e viceversa.
20,00 19,00

L'articolazione regionale dell'architettura romanica in Costiera Amalfitana tra l'XI e il XII secolo. Il patrimonio storico-artistico di Scala

Vincenzo Sebastiano

Libro: Copertina morbida

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2022

pagine: 303

Tra i centri interni dell'antico ducato, Scala è certamente uno dei più ricchi di storia ed arte, tra i più interessanti e validi per testimoniare la nascita e l'evoluzione dell'architettura romanica della costiera nei primi secoli del secondo millennio. Qui sono ancora presenti emergenze architettoniche e artistiche di notevole importanza che rimandano alla gloria e alla potenza delle famiglie patrizie del ducato che vi si stabilirono, in particolar modo, tra l'XI e il XIII secolo. In esse è evidente il rapporto tra l'architettura romanica locale e gli influssi e le mediazioni arabo-bizantine presenti nell'area mediterranea soprattutto nell'XI e XII secolo. In questo periodo, infatti, anche in Campania si manifestò una marcata attitudine al sincretismo e alla fusione di espressioni artistiche differenti che portò alla realizzazione di capolavori di estremo interesse che mediavano elementi stilistici latini (l'impianto basilicale), normanni (i volumi possenti e slanciati verso l'alto), arabi e islamici (visibili nelle decorazioni a motivi geometrici astratti e nelle tarsie policrome) e bizantini (riconoscibili nelle volte estradossate e a cupola e nelle absidi sempre triplici). Con questo saggio si presenta un'analisi storico-architettonica dell'intero patrimonio artistico locale medievale, riportando le descrizioni e i rilievi ma anche i ritrovamenti e le scoperte effettuate in vari anni di ricerca, al di sotto degli intonaci o tra i ruderi stessi delle strutture che conservano in parte ancora i segni di antiche decorazioni e tecniche locali, come le tarsie policrome in tufo, gli archi ogivali, le cupolette e le volte estradossate, le arcatelle cieche o incrociate. Un progetto di ricerca e di studio che rappresenta al tempo stesso uno strumento di conoscenza, mappatura, catalogazione e documentazione grafica e fotografica del patrimonio storico-artistico romanico locale e delle tracce che di esso ancora si conservano.
25,00 23,75

Essad Bey. Un genio in fuga da sé stesso

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2022

pagine: 255

Essad Bey è sicuramente uno dei più misteriosi scrittori europei del Novecento. Autore di molti libri popolari negli anni '30, si spense nel 1942 a Positano: il turbante 'arabo' che sormonta la stele presso la sua tomba suscita sempre viva curiosità fra i visitatori del locale cimitero. Nacque a Kiev (per caso) nel 1905 con il nome di Lev Abramovič Nusenbaum (poi cambiato in Nussimbaum) ma crebbe fino 15 anni a Baku, nel Caucaso. Figlio di un importante imprenditore petrolifero ebreo, perse giovanissimo la madre che si suicidò in circostanze misteriose: il suo girovagare per il mondo ebbe fine a Positano dove un'altra esule, la scrittrice tedesca (di origine ebraica) Elizabeth Castonier di lui scrisse: Un russo-turco di nome Essad Bey spuntò fuori da qualche parte insieme con una vecchia signora trasandata (Alice Schulte, la sua governante), che parlava solo russo e di cui egli affermava che un tempo era stata la sua balia. Era un uomo misterioso, che come unico documento d'identità possedeva una carta d'imbarco del Norddeutschen Lloyd, che agli occhi dei rispettosi gendarmi figurava come un passaporto diplomatico. Ammalatosi del morbo di Buerger, visse nella cittadina costiera fino alla sua morte, evitando forse il triste destino del suo amico, il commerciante o 'scrittore' (così indicato nell'elenco degli ebrei redatto dal Comune di Positano nel 1942) Albert Adler, che finì i suoi giorni ad Auschwitz.
20,00 19,00

Amalfi e la Sicilia nel Medioevo. Uomini, commerci, culture

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2022

pagine: 700

Indice: Introduzione Bruno FIGLIUOLO, Gli Amalfitani nella Sicilia orientale. Secoli X-XIV Francesco Paolo TOCCO, Gli Amalfitani a Palermo. Secoli X-XV Stephan NICOLUSSI-KOHLER, Trade with medieval Sicily: The role of Provençal merchants and the "minor trading nations" Martina DEL POPOLO, Amalfitani nelle terre della Camera Reginale Carmelina URSO, Donne a confronto: amalfitane e siciliane nei secoli XI-XII Giuseppe GARGANO, La Sicilia vista dall'osservatorio medievale di Amalfi Susana CALVO - Laura RODRIGUEZ PEINADO, Los mercaderes de Amalfi en Córdoba y el comercio textil en el Mediterráneo Ruggero LONGO - Elisabetta SCIROCCO, Arredi liturgici, maestranze e tecniche nel regno normanno tra Amalfi e la Sicilia Francesca AGRO' - Salvina FIORILLA, Le ceramiche come indicatori archeologici dei circuiti commerciali amalfitani in Sicilia Francesca AGRO', A proposito dell'invetriata verde con decorazione solcata di produzione siciliana. Nuovi dati e vecchie linee di ricerca Rosa Maria CUCCO - Antonio CONTINO, Amalfitani nel golfo di Termini Imerese e possibili attestazioni nell'entroterra madonita Maria Cristina ROSSI, A proposito del Duomo di Ravello: postille documentarie e annotazioni stilistiche sul campanile Noelia SILVA SANTA CRUZ, Amalfi y la problemática de los denominados "Saracenic Ivories" Juan Carlos RUIZ SOUZA, Italia y Castilla en los márgenes compartidos del arte islámico internacional: contexto y resunización en el Mediterráneo occidental Giancarlo LACERENZA, Ladri di libri ebraici fra Lipari, Amalfi e Capua: la notizia più antica (secolo X) sul Sefer Yosippon Salvatore C. TROVATO, Uomini e parole nel Mediterraneo in epoca medievale Maria RUSSO, Amalfi e la Sicilia: le affinità architettoniche Azucena HERNANDEZ PEREZ, De astrolabios y brújulas: al-Andalus, Amalfi y el Mediterráneo desde la instrumentación científica" Antonio BRACA, Da costa a costa, relazioni artistiche medievali nel basso Tirreno: Salerno, la Sicilia e Amalfi Antonio MILONE, Porte di bronzo e scambi artistici tra Sicilia e Terraferma nel XII secolo Indice dei nomi e dei luoghi a cura di Domenico CITRO
40,00 38,00

Amalfi. Moderna nel Medioevo

John Morrissey

Libro: Copertina morbida

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2022

pagine: 247

Nell'Alto Medioevo nasceva in Costiera Amalfitana una società che appare estremamente moderna: un'agricoltura variegata che offriva fonte di sussistenza e prospettive di mobilità sociale, cooperative per il finanziamento delle attività commerciali, imprenditoria femminile, regole del lavoro garantite da un diritto marittimo di ampia fama. La disponibilità all'innovazione comprendeva praticamente tutti i settori, dalle attività produttive all'arte. Amalfi, prima Repubblica Marinara, disponeva di una vasta rete mediterranea che collegava il mondo islamico all'impero bizantino e all'Europa occidentale latina. Questo libro offre una visione d'insieme sulla storia di Amalfi nel Medioevo: cultura, scienze, tecnologia, economia e politica. Mentre contribuisce alla ricerca storica, grazie alla sua narrazione saggistica è fonte d'ispirazione per viaggiatori e appassionati di politica, per una migliore comprensione della storia e cultura non soltanto della Costiera Amalfitana ma dell'intero Mediterraneo.
20,00 19,00

Con gusto. Il Grand Tour della cucina italiana

Dieter Richter

Libro: Copertina morbida

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2022

pagine: 151

Chi, al tempo di Goethe, partiva per un viaggio in Italia, cercava il piacere per gli occhi, non le delizie del palato. Per secoli i visitatori del Nord considerarono la cucina italiana immangiabile e nociva alla salute. Maccheroni? Un ripugnante groviglio di vermi. Pizza? Una focaccia indigeribile! E addirittura i cosiddetti frutti di mare? Pfui, chi vorrà mai mangiare una cosa simile! Molto tempo è dovuto trascorrere perché la curiosità rendesse familiare il gusto estraneo. E perché la cucina italiana conquistasse il mondo. Limonai e venditori di arance ambulanti furono i primi a esportare al Nord i frutti del Sud. Poi vi portarono l'aura meridionale le gelaterie. Con l'emigrazione italiana, dapprima verso gli USA, ebbe inizio la marcia trionfale della pizza. E il «Ristorante italiano», dove i turisti tedeschi sull'Adriatico entravano con timidezza, si trasformò nel «Lieblingsitaliener», «l'italiano preferito» vicino a casa, che ha ormai conquistato anche le aree di campagna. Nel giro di solo due generazioni la cucina italiana ha modificato radicalmente la cultura culinaria. E con il concetto della dieta mediterranea, dichiarata nel 2010 dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità, l'antica utopia umana della buona vita risplende più luminosa che mai dal Sud. Dieter Richter racconta, sulla base di numerose fonti inedite, la storia di questo processo di meridionalizzazione del Nord. E spiega come «Pasta & Pizza» sia potuta diventare la cifra della modernità globale.
18,00 17,10

Amalfi e la Calabria. Interscambi economici, sociali, culturali e artistici tra Medioevo ed Età contemporanea. Atti del Convegno (Amalfi, 14-15 dicembre 2018)

Libro: Libro rilegato

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 439

Giuseppe CARIDI, Calabria e Mezzogiorno tra medioevo ed età moderna - Jean-Marie MARTIN, Amalfi e la Calabria medievale: qualche considerazione - Vera von FALKENHAUSEN, Gli Amalfitani in Calabria in epoca normanno-sveva - Giuseppe GARGANO, Amalfi e la Calabria dall’alto medioevo all’età moderna: una retrospettiva storica - Mariarosaria SALERNO, La mobilità tra Amalfi, il Cilento e la Calabria in età medievale - Francesco BARRA, La produzione e il commercio del ferro ad Amalfi nell’età moderna - Maria SIRAGO, Amalfi e la Calabria in età moderna - Sarah PROCOPIO, Amalfi e la Calabria: il commercio della seta nel medioevo - Ernesto GARGANO, La diaspora commerciale degli Amalfitani in Calabria - Mirella Vera MAFRICI, Da Amalfi alle Calabrie: la difesa delle coste in età spagnola - Antonello SAVAGLIO, “Discese sol qua giù per darci exempio di vertù”. Eleonora Piccolomini, principessa di Bisignano - Francesco CAMPENNI’, Società marinare tra due sponde del Mezzogiorno - Gianfrancesco SOLFERINO, Riflessi della cultura e della tradizione amalfitana nel Reggino ionico. La vicenda del maiorese padron Nicola Zitara nella Marina di Siderno sul fare del XIX secolo - Antonio AMATRUDA, Amalfitani in Calabria agli inizi del Novecento - Giovanni CAMELIA, Edward Lear tra la Costa di Amalfi e la Calabria: identità e suggestioni - Maria RUSSO, Affinità amalfitane nell’architettura medievale di un centro dell’Alto Tirreno cosentino: Scalea - Antonio MILONE, Dalla Campania alla Calabria. Committenza artistica della famiglia Sanseverino tra XII e XIV secolo - Maria Cristina ROSSI, Storia conservativa di alcuni monumenti calabresi e campani e un disegno inedito per il duomo di Amalfi .
40,00 38,00

Amata Positano. Racconti dal Sud

Stefan Andres

Libro: Libro rilegato

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 175

"Amata Positano è un florilegio di Racconti dal Sud in un duplice senso: essi sono ambientati nel Sud, innanzitutto in Italia meridionale e sono, almeno parzialmente, scritti nel Sud, durante l'emigrazione di Stefan Andres, in fuga dal terrore nazista a Positano in Costiera Amalfitana. E forse il lettore scoprirà in questi racconti un terzo significato di tale concetto: sono improntati all'esperienza, all'immaginario e alle speranze che hanno diretto lo sguardo dell'autore verso il Sud, il suo Sud personale. In questo contesto i racconti di Stefan Andres, appartenenti a vari generi narrativi, si inseriscono in una lunghissima tradizione dell'incontro tra Nord e Sud, tra la Germania e l'Italia, due paesi fratelli da secoli". (Dalla Postfazione di Dieter Richter)
15,00 14,25

Il lessico rurale della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina. Terrazzamenti, macère, viticoltura, limonicoltura, olivicoltura, lavorazione del carbone. Volume Vol. 2

Giuseppe Vitolo

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 295

«Questo secondo volume della vasta opera di Giuseppe Vitolo sul lessico agricolo dell'area amalfitana si presenta forse ancora più ricco ed interessante del primo. Qui infatti l'analisi si estende ad altri territori adiacenti ad Amalfi e alla Costiera Amalfitana in senso stretto, includendo diversi comuni limitrofi e spingendosi questa volta anche oltre il confine provinciale, fino a includere alcune località della Penisola Sorrentina ricadenti all'interno della provincia di Napoli e affacciate sul golfo napoletano. La lettura del testo conferma ancora una volta quanto sia indovinata la scelta di svolgere uno studio diatopico micro-areale, che approfondisce le specificità lessicali dei diversi centri inclusi nell'indagine, e che dimostra quanto l'ordito della variazione dialettale possa essere straordinariamente fine, qui come altrove in Italia e nell'intera area romanza. Altrettanto interessante risulta poi il fenomeno della distribuzione 'a macchia di leopardo' di non poche varianti lessicali, per cui le differenti forme non si distribuiscono in maniera regolare sul territorio. In altri termini accade che la forma x presente in una località riappaia in località ad essa non adiacenti, e lo stesso accade alla forma y o alla forma z, creando così una distribuzione non regolare e non immediatamente suddivisibile in aree omogenee.» (Dalla prefazione di P. Maturi)
20,00 19,00

Busti-reliquiario di età medievale in Costiera Amalfitana. Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi, Positano

Dario Cantarella

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 135

Il volume esplora la valenza dei reliquiari come contenitori di storie. I busti e le teste d'argento più antichi di Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi e Positano hanno svolto un'azione taumaturgica in tempi difficili per la popolazione, come in occasione del dilagare della peste o di fenomeni climatici distruttivi. Prodotti nel Medioevo, in epoca moderna hanno subito una ri-significazione, che ha comportato un aggiornamento estetico. L'"attivazione' di questi reliquiari avveniva tramite la loro movimentazione per le strade cittadine in occasione di processioni. Queste processioni avevano lo scopo di far incontrare il sacro negli spazi pubblici, incoraggiando la partecipazione dei laici, spettatori di una messinscena suggestiva. Riportato in chiesa, il busto era inserito all'interno di un sistema di reliquiari, di cui occupava una posizione privilegiata, illuminato da candele che fornivano un'immagine molto diversa da quella attuale, quindi meno statica e più drammatica. Attualmente queste opere hanno perso gran parte della propria carica religiosa pur rimanendo simbolo di comunità orgogliose di perpetuare la tradizione.
15,00 14,25

Wanderer in Traumlandschaft. Pittori stranieri ad Amalfi, Atrani e Ravello nella prima metà del '900

Matilde Romito

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 246

"Wanderer in Traumlandschaft" (Viaggiatori in una terra di sogno) rappresenta una ulteriore sperimentazione di quello che, ormai da vari anni, ho denominato "il metodo Positano" e che mi ha consentito di realizzare ben tre corposi volumi sulla pittura di Positano nel Novecento. Partita da un gruppetto di pittori che avevo già "incontrato" negli ultimi anni di ricerca sugli artisti stranieri in territorio salernitano, mi incanalai nel dedalo delle aste sia in Europa che in America (ma anche in altre parti del mondo), ritrovando un numero strabiliante di dipinti che rappresentavano la diffusione del paesaggio di Positano a livello mondiale, utile sia all'incremento della conoscenza dei numerosi artisti di lì transitati che alle scelte e ai gusti del collezionismo su così vasta scala. Di qui l'idea di sperimentare tale metodologia di ricerca su un altro tratto della costiera amalfitana, appunto Amalfi, Atrani, Ravello, e solo attraverso gli artisti stranieri (tranne che per i manifesti) e in un arco cronologico ristretto alla prima metà del Novecento, considerato che l'Ottocento è già stato sviscerato dalle attente ricerche di altri studiosi, uno per tutti Dieter Richter per Amalfi nel 1989 e anche, con espansioni all'inizio del Novecento, Massimo Ricciardi nel 1998. Il tutto pensando all'importante elemento di "congiunzione" con il resto del territorio che, nell'intero arco del XIX secolo, fu rappresentato, per questa parte del salernitano, dalla strada statale fra Salerno e Sorrento, portata fino ad Amalfi a metà del secolo e soltanto alla fine dell'Ottocento a Positano.
30,00 28,50

Individui nella storia. Le case a volte estradossate della costa di Amalfi

Luigi Guerriero, Giuseppe Fiengo

Libro: Libro rilegato

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2021

pagine: 392

Lo studio, rinnovando una precedente ricerca fondata sulla catalogazione sistematica del patrimonio costruito dei casali occidentali di Amalfi, individua efficaci indicatori cronologici per la definizione delle fasi costruttive medievali, moderne e contemporanee delle case a volte estradossate, emancipando queste ultime dalla vieta categoria dell'architettura "rustica" o, ancor peggio, "spontanea", riconoscendo il carattere aulico delle strutture impiantate al tempo del ducato e, ciò che più conta, la loro complessa stratificazione. Facendo tesoro della lezione annalistica, ai dati emersi dall'esame stratigrafico di ciascun episodio residenziale sono stati associati i risultati di una vasta ricerca documentaria, fondata sullo spoglio sistematico dei protocolli notarili amalfitani tardomoderni, che ha consentito di individuare un vasto repertorio di contratti di compravendita, di accensione di mutui, di dotazioni matrimoniali, di censuazione e di erezione di fabbriche, che lumeggiano, soprattutto per il XVIII secolo, la vita quotidiana, le modalità d'uso dei suoli e delle case, i meccanismi di miglioramento agrario e le strutture di organizzazione del territorio. Per tal via, le case a volte estradossate si definiscono (in uno con i correlati elementi del field system) come documenti essenziali del paesaggio culturale costiero, da conservare rigorosamente, nella loro irriducibile individualità storica. Inoltre, si esaminano le modalità di estraneazione del patrimonio costruito fatte registrare nell'ultimo trentennio, si discute la scarsa attenzione ad esso riservata dal programma urbanistico comunale e si espongono le azioni necessarie per avere riguardo delle esistenze di coloro che, lungo un millennio, hanno costruito il "territorio culturale" amalfitano: individui nella storia, al pari delle loro case, delle loro strade e delle loro terre.
40,00 38,00

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