Feltrinelli: Universale economica. I classici
Orgoglio e pregiudizio
Jane Austen
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 395
Jane Austen è una delle poche, autentiche grandi scrittrici che hanno saputo fare breccia nei cuori e nelle menti di tutti i lettori, senza eccezioni. Fra i suoi tanti capolavori, "Orgoglio e pregiudizio" (pubblicato nel 1813) è sicuramente il più popolare e amato: le cinque figlie dell'indimenticabile Mrs Bennet, tutte in cerca di un'adeguata sistemazione matrimoniale, offrono l'occasione per tracciare un quadro frizzante e profondo della vita nella campagna inglese di fine Settecento. I destini di Elizabeth, Jane, Mr Bingley e dell'ombroso Mr Darcy intrecciano un balletto irresistibile, una danza psicologica che getta luce sulla multiforme imprendibilità dell'animo umano, specie quando si trova alle prese con l'amore o qualcosa che all'amore somiglia.
Dracula
Bram Stoker
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 544
"Basta l'inizio: con questo Jonathan Harker, procuratore legale in quel di Exeter, che arriva in Transilvania, e si trova immediatamente avvolto in un clima di mistero e di scongiuri, fino a che di notte, tra lontani lupi che ululano e cavalli dalle narici infuocate, giunge in un castello dove un signore vestito di nero, dagli occhi troppo rossi e dai denti troppo bianchi.. e il gioco è fatto! Impossibile uscire da quel clima, impossibile allentare la tensione, e non seguire con ansia partecipe la sorte di quei personaggi. Perché - o bene o male - questo dandy dalla tetra figura ci attira e ci spaventa al tempo stesso (come tutto ciò che è peccato o che ci fa ingrassare); perché Mina diventa l'oggetto di tutte le nostre preoccupazioni; perché del professor Van Helsing sposiamo l'indefessa fede nell'inconoscibile e nel mistero, e la sua integerrima crociata contro il Maligno; perché la schermaglia tra Dracula che architetta il suo ritorno a casa e gli altri che ne svelano a una a una le mosse, finisce con leappassionarci e con il coinvolgerci come per una partita a scacchi; fino allo strepitoso finale, quando le tre diverse pattuglie dei 'cacciatori' convergono - con un ritmo che ricorda quasi lo stretto di una fuga per organo o l''arrivano i nostri' dei migliori film western - a sbarrare al vampiro la strada verso il castello della sua sicurezza". (Dalla Prefazione di Luigi Lunari)
Insurrezione di Milano nel 1848
Carlo Cattaneo
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 246
"L'insurrezione di Milano", testo fondamentale del Risorgimento e opera di un Cattaneo in esilio, è molto più di una mera cronaca degli eventi: riesce a trasfigurare quanto avvenne in quelle convulse giornate in una penetrante analisi del "ventre" politico di una - non ancora nata ma già percepibile nazione. Spesso la storiografia ufficiale (per lo più vicina a casa Savoia) ha ritratto in maniera agiografica l'anelito del popolo verso la libertà, un anelito sicuramente presente ma mescolato a interessi economici potentissimi. Le pagine lucide e infuocate di Cattaneo (allora a capo del Consiglio di guerra) ci fanno rivivere quelle giornate piene di passione civile come un vero e proprio "documentario" in presa diretta. Ma, allo stesso tempo, ci ricordano le profonde aspirazioni federaliste (nel senso più nobile del termine) del suo autore, uno dei primi a sognare un'Italia unita nelle sue differenze, cuore pulsante degli Stati Uniti d'Europa.
L'ispettore generale-Il matrimonio-I giocatori
Nikolaj Gogol'
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 336
"Indubbiamente il viaggio era un motivo dominante dell'esistenza di Gogol', che da vero Wanderer romantico ne aveva fatto la ragione stessa della propria esistenza. Autentico scrittore on the road, era in grado di scrivere in carrozza, nelle sale comuni delle locande, nelle stazioni di posta [...]. Tra l'arrivo e la partenza sulla scena gogoliana dominano la paura (L'ispettore generale), l'angoscia (Il matrimonio) e la noia (Igiocatori). L'ispettore generale è a ragione considerata la commedia incentrata sul gusto per la rappresentazione che caratterizza tutta la produzione di Gogol' [...]. Ma, al di là della componente comica, nell'Ispettore generale tutti hanno paura: il podestà, i burocrati della città, lo stesso Chlestakov. E una paura viscerale, legata a ragioni pratiche di sopravvivenza, ma è anche una paura metafisica, legata a ragioni esistenziali più profonde. [...] L'ansia dell'accoppiamento e della riproduzione pervade ovviamente tutto II matrimonio, con il suo corollario di orrore del femminile sessuato che possiamo rintracciare nell'opera gogoliana nel suo complesso [...]. Il mostro che occhieggia dietro la superficie puramente comica dei Giocatori è invece quello forse più temuto dallo scrittore, la noia." (dall'introduzione di Serena Prina)
Cuore di cane-Uova fatali
Michail Bulgakov
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 297
Due romanzi brevi - o racconti lunghi, che dir si voglia - che mettono in risalto la vena fantastica e corrosiva di Michail Bulgakov. Si tratta a tutti gli effetti di opere di "scienza fantastica", più che di fantascienza in senso tradizionale, nelle quali Bulgakov utilizza le possibili conseguenze di pericolosi (e affascinanti) esperimenti scientifici per mettere in ridicolo la dittatura sovietica, la sua chiusura mentale, la sua rigidità normativa. Il protagonista di "Le uova fatali" è uno zoologo che, quasi per caso, mette a punto un "raggio della vita" in grado di accelerare miracolosamente lo sviluppo cellulare. Una scoperta destinata a provocare conseguenze mostruose e grottesche. "Cuore di cane" racconta invece il tentativo di trasformare un cane in una creatura in qualche modo umana tramite il trapianto di ipofisi e testicoli di un ubriacone morto. Il randagio finira con l'ereditare i peggiori difetti di entrambe le sue nature. Due piccoli ma incisivi capolavori della letteratura del Novecento, capofila di un intero filone di letteratura fantastica.
La guardia bianca
Michail Bulgakov
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 429
Il romanzo che diede a Bulgakov celebrità in vita, prima della fama universale postuma raggiunta con "Il maestro e Margherita". Tutto ruota attorno alle vicende dei tre fratelli Turbin (Aleksej, Nikolka ed Elena) nella tempestosa Kiev del convulso inverno 1919-1920. La città è nelle mani dell'avventuriero Simon Petljura ma si trova anche nella morsa di un duplice accerchiamento, quello dell'atamano (cosacco) Shoropadskij e dei bolscevichi. Le avventure dei fratelli Turbin si susseguono fra malattie, guarigioni miracolose, preghiere, eroismi, fughe, divorzi, amori e amicizie. Sullo sfondo, tratteggiata con rapidità futurista ma allo stesso tempo con potente afflato epico, la Storia di una nazione e di un popolo fotografati in un momento decisivo.
Il Maestro e Margherita
Michail Bulgakov
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 552
"Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell'inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere... Ma c'è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro... Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica... Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione... È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol' e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo." (Eugenio Montale)
Una stanza tutta per sé
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 156
Nell'ottobre del 1928 Virginia Woolf viene invitata a tenere due conferenze sul tema "Le donne e il romanzo". È l'occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria. Il risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione, attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura. Come poteva una donna, si chiede la scrittrice inglese, dedicarsi alla letteratura se non possedeva "denaro e una stanza tutta per sé"? Si snoda così un percorso attraverso la letteratura degli ultimi secoli che, seguendo la simbolica giornata di una scrittrice del nostro tempo, si fa lucida e asciutta riflessione sulla condizione femminile. Un classico della scrittura e del pensiero. (Con uno scritto di Marisa Bulgheroni)
Il grande Gatsby
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 230
Il grande Gatsby ovvero l'età del jazz: luci, party, belle auto e vestiti da cocktail, ma dietro la tenerezza della notte si cela la sua oscurità, la sua durezza, il senso di solitudine con il quale può strangolare anche la vita più promettente. Il giovane Nick Carraway, voce narrante del romanzo, si trasferisce a New York nell'estate del 1922. Affitta una casa nella prestigiosa e sognante Long Island, brulicante di nuovi ricchi disperatamente impegnati a festeggiarsi a vicenda. Un vicino di casa colpisce Nick in modo particolare: si tratta di un misterioso Jay Gatsby, che abita in una casa smisurata e vistosa, riempiendola ogni sabato sera di invitati alle sue stravaganti feste. Eppure vive in una disperata solitudine e si innamorerà insensatamente della cugina sposata di Nick, Daisy... Il mito americano si decompone pagina dopo pagina, mantenendo tutto lo sfavillio di facciata ma mostrando anche il ventre molle della sua fragilità. Proprio come andava accadendo allo stesso Fitzgerald, ex casanova ed ex alcolizzato alle prese con il mistero di un'esistenza ormai votata alla dissoluzione finale.
Odi ed epodi. Canto secolare. Testo latino a fronte
Quinto Orazio Flacco
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 512
«La vera novità della poesia lirica oraziana, anche sul piano formale, fu quella di ricongiungersi, con le sue Odi, alla lirica greca antica di Archiloco e Pindaro, di Alceo e Saffo. Celebrando se stesso come l'"inventore" romano di questo genere letterario, il poeta di Venosa non si esaltava vanagloriosamente; si può infatti dire che prima di lui i lirici antichi erano conosciuti soltanto di nome e che, per quanto ne sappiamo, nessun romano aveva letto Alceo o Pindaro». Introduce così Ugo Dotti la sua edizione - tagliata su misura per la sensibilità contemporanea - delle Odi e degli Epodi oraziani, opere indimenticabili che fanno ormai parte della cultura interiore occidentale. Fra l'invettiva tormentata degli Epodi, il tono solenne del Canto secolare e la celebrazione, nelle Odi, della vita tranquilla e del sereno godimento dell'oggi nell'ignoranza del domani, Orazio ha scolpito nei suoi versi un insegnamento poetico ancora attuale, come il suo celebre invito al carpe diem.
Re Lear. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: XVIII-319
"Lungi dall'essere poco teatrale, Re Lear può ben dirsi l'opera più teatrale di Shakespeare, e ciò nel senso che in essa il linguaggio del drammaturgo raggiunge la sua più alta, e specifica, intensità ed espressività. Né poteva essere diversamente. Nel dramma, composto intorno al 1605 (poco dopo l'0tello e pressoché contemporaneamente al Macbeth) e dunque nel momento in cui più profonda era la sua riflessione sull'uomo e sulla sua condizione, Shakespeare crea un linguaggio la cui 'teatralità' è suprema perché suprema è la funzione che ad esso viene affidata; un linguaggio che, volendo esplorare e conoscere il movimento e le ragioni della vita, ha così approfondito e arricchito le proprie specifiche risorse e qualità da aver bisogno, come mai prima, del proprio elemento naturale, il teatro." (dalla Prefazione)
Memoriale del convento
José Saramago
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 320
Nel Portogallo del primo Settecento dominato da Inquisizione e auto da fé, incrociano i loro destini personaggi opposti e complementari: Giovanni V re di Portogallo, che per la grazia ricevuta di un erede avvia la faraonica costruzione del convento di Mafra; padre Bartolomeu Lourenco de Gusmào, che mescola scienza e misticismo nel progetto di vincere la gravità con una macchina per volare; Baltasar Mateus il Sette-Soli, ex soldato monco di una mano; Blimunda la Sette-Lune, giovane dotata di poteri occulti che a Baltasar si lega di tenacissimo amore; e il musicista Domenico Scarlatti. In questo prodigioso romanzo storico e d'invenzione, utopia e morte, riso e tragedia, affresco corale e struggente vicenda personale, immaginazione sfrenata e spirito critico si coniugano nella voce, ironica e compassionevole assieme, del narratore messo di fronte all'ipocrisia e all'arroganza dei tempi, ma anche ai primi sintomi di un rinnovamento sociale e culturale.

