Franco Angeli: Sport, cultura, società
Questioni di ben-essere. Pratiche emergenti di cultura, sport, consumi
Giovanna Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 144
Che cosa può accomunare un libro, un film, un concerto alla fruizione dei Giochi Paralimpici, all'emergere del fenomeno della wellness o al moltiplicarsi delle attività fisico-motorie volte al benessere? Ciò che lega questi elementi a prima vista lontani fra loro è il rimando a un comune denominatore: sono tutte pratiche di una vita culturale sempre più contaminata dall'esperienza sportiva, tanto da invadere il quotidiano, la stampa, i media, le politiche pubbliche e da attirare l'attenzione delle scienze sociali. Lo sport esprime infatti una forte attrattività a livello micro e macro sociale rivelandosi un fenomeno ricco di sfaccettature: luogo di evasione e di consumo, ma anche spazio di socializzazione, di educazione, di empowerment identitario, modello di relazioni e campo simbolico dell'agire sociale. Ma oggi lo sport è soprattutto un fatto culturale: il progressivo ampliamento del concetto di cultura lo ha incluso in questa sfera, tanto da poterlo considerare uno dei frame interpretativi prevalenti delle pratiche simboliche contemporanee. Che cosa produce dunque una cultura sempre più "sportivizzata"? Quali rappresentazioni, identità e pratiche sono a essa associate? A partire da questi interrogativi il volume indaga alcuni aspetti dell'attuale produzione culturale e propone di rileggere lo sport come un circuito relazionale e come fenomeno emergente di una società tesa alla ricerca di una migliore qualità della vita, più sana, attiva e socialmente partecipata.
Lo sport degli europei. Cittadinanza, attività, motivazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 240
Lo sport e l'attività fisico-motoria costituiscono un potente sensore del mutamento culturale e insieme rappresentano un emergente diritto di cittadinanza. La ricerca illustrata nel volume non si concentra perciò esclusivamente sulle tradizionali espressioni dello sport istituzionale (comitati olimpici, federazioni, reti di specialità a scala nazionale o internazionale) nel contesto dell'Europa comunitaria. Al contrario, in una prospettiva di comparazione internazionale e di cooperazione interdisciplinare, chiama in causa le politiche di welfare e le strategie per la cittadinanza attiva sviluppate dall'Unione e dai Paesi che ne fanno parte. L'indagine propone così una mappa aggiornata dei diversi attori in gioco: movimenti di azione collettiva e istituzioni olimpiche, governi nazionali e poteri locali, imprenditori commerciali e organizzazioni non profit. Il sistema sportivo europeo si configura infatti come un fenomeno articolato e persino contraddittorio: un mosaico di esperienze, culture, bisogni e aspettative. Lo sport di alta prestazione, spettacolo principe dell'intrattenimento di massa, business planetario e grande narrazione della postmodernità, cerca una controversa convivenza con lo sport dei diritti, potenziale strumento di inclusione sociale. Ne emergono una dialettica non di rado conflittuale e dagli esiti incerti e una stimolante chiave di lettura dell'Europa in una delle sue stagioni più critiche.
L'Italia e i giochi olimpici. Un secolo di candidature: politica, istituzioni e diplomazia sportiva
Tito Forcellese
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 272
Roma 2020 ha messo in luce le complesse dinamiche politiche e diplomatiche che ruotano attorno alle istituzioni sportive internazionali. Per la prima volta il volume ricostruisce la storia delle candidature italiane alle Olimpiadi, utilizzando molteplici fonti, tra cui i documenti inediti dell'Ioc a Losanna. Le candidature abbracciano un arco di tempo di oltre un secolo (1908-2012), toccando momenti della storia nazionale tra loro diversi, talora cruciali. L'età liberale registrò tentativi maldestri e infruttuosi, tanto che il progetto del barone de Coubertin, quello di tenere a Roma i Giochi del 1908, non si realizzò. Nel primo dopoguerra, a fronte di un elevato impegno del fascismo a favore dello sport nella prospettiva dell'adesione di massa degli italiani al regime, Mussolini preferì cedere a Tokio l'ospitalità dei Giochi del 1940, poi cancellati a causa della seconda guerra mondiale. Gli anni della democrazia repubblicana, infine, furono caratterizzati dall'opera ricostruttiva della dirigenza politica e sportiva, che culminò con l'assegnazione dei Giochi invernali a Cortina d'Ampezzo (1956) e di quelli estivi a Roma (1960). Da questo originale angolo prospettico, in cui la città di Roma costituisce sempre il punto catalizzatore delle dinamiche politiche nazionali, si possono osservare alcune figure rappresentative della dirigenza sportiva italiana, capaci di intessere fruttuose reti diplomatiche e di ottenere credibilità nel contesto olimpico internazionale.
Lo sport globale. Le audience televisive di mondiali di calcio, Olimpiadi e Paralimpiadi invernali (2002-2010)
Stefano Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 224
Le stordenti vuvuzela, vere e proprie "trombe del giudizio" che hanno reso cacofonico il surround dei Mondiali di calcio 2010, e i tentacoli del polpo Paul, protesi verso la bandierina a indicare la squadra che vincerà: sono queste, probabilmente, le immagini rimaste scolpite nella memoria di milioni di italiani che, tramite la televisione, hanno potuto seguire in tempo reale eventi sportivi che si stavano svolgendo dall'altra parte del pianeta. Se l'ampiezza del pubblico italiano che in tv ha assistito alle partite in Sudafrica è stata molto inferiore a quella registrata per Berlino 2006, il profilo delle audience è invece rimasto sostanzialmente il medesimo, a riprova della consistenza e attaccamento dei telespettatori italiani verso la Nazionale di calcio. Assai minori e molto diversi nel profilo socio-anagrafico, invece, sono stati i pubblici che hanno seguito in tv le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali, peraltro con significative variazioni tra i Giochi di Torino 2006 e quelli svoltisi nel decennio a Salt Lake City (2002) e a Vancouver (2010). Proseguendo il lavoro di analisi sui dati Auditel iniziato con lo sport "mediato", il volume ricostruisce ampiezza e profilo socio-anagrafico delle audience italiane che hanno assistito in tv alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi invernali svoltesi nel periodo 2002-2010. Un libro che getta uno sguardo in profondità sui mutamenti sociali promossi dallo sport, vero fenomeno sociale globale.
La società della wellness. Corpi sportivi al traguardo della salute
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Negli ultimi decenni il benessere fisico e mentale della popolazione è divenuto uno degli obiettivi primari delle società "avanzate"; come poi si possa tradurre in pratica questo imperativo è il nocciolo del dibattito contemporaneo. La wellness va oltre il lifestyle attivo, inteso come attività fisica regolare, sana alimentazione e approccio positivo alle cose, perché sottolinea la rilevanza delle attività motorie e sportive al fine di mantenersi in buona salute. Il volume indaga la relazione fra wellness, corpo e attività motorie con l'obiettivo di far emergere sfide e complessità di un approccio al benessere che concepisce lo sport come "piattaforma relazionale" per gli individui, nonché luogo strategico dell'identità individuale e dei suoi mutamenti. Ma non solo. Il concetto di benessere veicolato dalle attività fisico-motorie si apre nella "post"-modernità a una pluralità di significati volti alla ricerca di un migliore life value attraverso percorsi di vita sana che riguardano in egual misura individuo, collettività e ambiente. Analisi empiriche e riflessioni teoriche qui presentate inducono a interpretare la wellness secondo una concezione comprensiva di saperi e azioni di "benessere" (wellbeing), orientate alle "buone pratiche" (well-doing) e oltre la strumentalità del fare: la wellness come parte del progetto di vita buona.
Lo sport «mediato». Le audience televisive di Olimpiadi, Paralimpiadi e campionati europei di calcio (2000-2008)
Stefano Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 208
Ogni giorno è possibile seguire in tv partite di calcio o competizioni sportive, che la globalizzazione televisiva consente di ricevere da paesi anche molto lontani. Numerosi canali tematici, specializzati in eventi sportivi, sono in grado di alimentare passioni ed incentivare consumi, che divengono fonte di inedite appartenenze multiple a tifoserie diffuse a livello planetario, mentre ciascuno degli eventi sportivi seguiti pretende di essere "grande". Qual è allora il criterio per distinguere un mega evento sportivo da un altro che non lo è? E da chi sono composti questi pubblici immensi, che restano invisibili agli atleti in gara ma che tuttavia assicurano loro la possibilità di gareggiare? Infatti ormai è chiaro a tutti che, senza le audience televisive, e senza i ricchi diritti di trasmissione pagati dalle compagnie televisive al Comitato olimpico o alle Federazioni gioco calcio, i grandi tornei internazionali non potrebbero svolgersi. Sinora ampiezza e caratteristiche di tali audience sono state conoscenze riservate agli studi pubblicitari e alle aziende sponsor dei grandi eventi sportivi. Questo libro presenta i dati sulle audience italiane di Olimpiadi, Paralimpiadi e Campionati europei di calcio nei primi anni del nuovo millennio (2000-2008). Confronti e tendenze quantitative vengono poi collocate entro un quadro più ampio, che descrive sociologicamente cos'è un mega evento sportivo e quali processi comunicativi lo rendano possibile.
Manuale di sociologia dello sport e dell'attività fisica
Stefano Martelli, Nicola Porro
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 288
Questo libro colma una lacuna presente nel panorama degli studi sociologici italiani. Nonostante alcuni pur pregevoli tentativi, finora nel nostro Paese non è ancora apparso un vero e proprio manuale di Sociologia dello sport e dell'attività motoria. È quanto invece si propone di essere questo volume, che offre una sintesi dei principali risultati ottenuti dalla ricerca italiana ed estera nel campo, però riletti e interpretati all'interno di una impostazione teorica chiaramente riconoscibile e, quindi, suscettibile di stimolare ulteriori studi e ricerche. Si intende dunque offrire uno strumento indispensabile per tutti coloro che vogliono sviluppare la propria professionalità nel campo delle Scienze Motorie. Il manuale si rivolge ai portatori di una nuova cultura del movimento umano, che, diversamente dal passato, oggi cresce meno commentando i fatti sportivi del giorno nei bar, e assai più cercando regolarità empiriche ed evidenze scientifiche nei laboratori e nelle aule universitarie. A tale professionalizzazione in atto il volume contribuisce offrendosi come solida base, sia per operare scelte nell'organizzazione e comunicazione degli eventi sportivi, sia per attuare politiche rivolte alla salute e al leisure della popolazione.