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Libri di María Zambrano

I beati

I beati

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 128

«Come leggiamo nell'introduzione, anche 'Los bienaventurados', 'I beati', l'ultima opera di Maria Zambrano pubblicata prima della sua morte (1991), vuole realizzare una 'conoscenza poetica', ossia un genere di sapere che nasce dalla simbiosi di ragione e passione, lucidità intellettuale e trasporto emotivo. Un sapere, un pensiero, dunque, che potremmo definire 'creaturale', anzi, con la Zambrano, 'viscerale', e il cui organo a un tempo conoscitivo e creativo è una 'ragione poetica' che applica un metodo 'totale', valorizzando l'intuizione e la rivelazione senza rinnegare l'esigenza di chiarezza da cui è da sempre animata la filosofia. Una ragione così intesa, che Maria Zambrano chiama anche 'logos sotterraneo' o 'logos embrionario', alimenta l'opera della pensatrice andalusa sin dai suoi inizi. Le pagine de 'I beati' mostrano molto efficacemente come la ragione poetica trovi il suo veicolo ideale nella messa a fuoco e nell'interpretazione di alcuni simboli fondamentali: la serpe-vita, il ponte-speranza, l'esilio come espressione della perdita di identità necessaria all'acquisizione di un'identità più intera, i 'beati' come incarnazione del superamento dell'antitesi tra pensiero e vita. Nel loro scaturire dall'azione congiunta di riflessione e immaginazione, e come mette esemplarmente in chiaro un altro di essi, il simbolo della bilancia, questi simboli sono insieme seme e frutto della simbiosi, anzi della 'danza', tra sentire e capire, tra poesia e filosofia.» (Carlo Ferrucci)
19,00
L'amore a Segovia. Lettere a Gregorio del Campo

L'amore a Segovia. Lettere a Gregorio del Campo

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2023

pagine: 272

«L'opera che ci viene restituita è un'opera aurorale di Zambrano, che si affaccia alla vita. E anche se ci appare, per taluni aspetti, ingenua, fors'anche naive, essa di fatto anticipa temi cruciali di Zambrano matura. Per Zambrano è sempre importante mettersi a nudo senza remore. E in questo testo, appartenente alla fase giovanile, lo fa con particolare trasparenza. Il rilievo di questo epistolario è la confessione di un trauma. La perdita di un figlio appena nato. María Zambrano e Hannah Arendt, le due grandi filosofe della nascita, che hanno imposto tale tematica alla riflessione filosofica nel Novecento, lo fecero pur senza essere madri. Ora sappiamo che, per María Zambrano, non fu così. E la sua maternità fu un'esperienza davvero drammatica. E, in tal modo, si spiegano molte cose. Soprattutto la lettura dialettica, che Zambrano propone tra disperazione e speranza in rapporto alla nascita. In tal modo certe pagine trovano una nuova luce e una nuova possibilità di comprensione. Sappiamo (e ora grazie a questo testo ne intuiamo meglio le ragioni) che – per Zambrano – la nascita, la “prima nascita”, che apre alla vita e alle successive nuove nascite o rinascite, rappresenta un evento segnato da una cifra di drammaticità. Essa è infatti crudele nudità, abbandono del calore placentare, esposizione totale e radicale». Dalla Prefazione di Silvano Zucal.
22,00
L'uomo e il divino

L'uomo e il divino

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2022

pagine: 448

«L’uomo e il divino non solo rappresenta una sintesi di tutto ciò che María Zambrano aveva scritto fino agli anni Cinquanta, ma costituisce il nucleo da cui si irradia tutto il suo pensiero alla ricerca dell’unità tra religione, filosofia e poesia. Rispetto all’itinerario esistenziale e intellettuale di Zambrano, questo libro si riferisce alla “seconda navigazione” contrassegnata dalla ragione poetica, Che costituisce il nucleo originale della riflessione della pensatrice. Se compito della poesia è aprire i pori al sacro, “l’azione che l’uomo compie è cercare un luogo in cui accoglierlo e dargli forma, nome; collocarlo in una dimora per ottenere lui stesso la sua; la dimora umana, il suo ‘spazio vitale’”. La ragione poetica porta alla luce non una Istoría – nel senso greco del termine –, un computo di sventure o avvenimenti computabili cronologicamente, bensì una “intrastoria”. Se potrebbe sembrare che in quest’opera Zambrano narri una storia cronologicamente intesa – dalla nascita pre-greca degli dèi, alla disputa tra filosofia e poesia intorno ad essi, ad Aristotele e alla sua condanna dei pitagorici, al cristianesimo, alla nietzschiana morte di Dio e alla riapparizione del sacro all’interno del nichilismo –, basta uno sguardo ermeneutico per constatare l’insufficienza di una tale cronologia, perché quanto viene descritto sta accadendo nello stesso tempo, sicché il movimento e lo spazio del movimento coincidono. Zambrano sta disegnando in realtà la topografia dell’Occidente, seguendo le orme dell’unità originaria perduta.» (Dalla Prefazione di Armando Savignano).
32,00
Il sogno creatore

Il sogno creatore

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2022

pagine: 176

«Come si sa da molto prima di Freud, dalla notte dei tempi, la conoscenza dei sogni è una finestra, o quantomeno una fessura, aperta a una strana verità: la verità della menzogna, della congenita menzogna in cui sembra che la creatura umana non possa fare a meno di avvolgersi come vengono avvolte di solito le creature; coprendole, per proteggerle dall’inclemenza del luogo in cui nascendo si vedono lanciate. Nel momento in cui entra nel sonno, l’uomo cessa per quanto è possibile di essere persona per diventare creatura. A causa dell’ossessione, stabilizzatasi in pensiero, della morte, è l’immagine di questa a essersi sovrapposta alla situazione del dormiente, che in realtà ricorda piuttosto l’immagine di chi dovrà nascere, o è addirittura già sul punto di farlo. Entrare nel sonno è entrare nel dominio del sogno o, meglio, attraverso il sogno, in un luogo sotterraneo, in una grotta – “Ypnos” –; ritornare a non essere visto; cadere nel grembo della vita madre che tutto consente; smettere di prender parte al gioco imposto dalla realtà, quello in cui si paga pegno, per giocare a un gioco proprio, gratuito, nel quale non esistono né leggi né frontiere, nel quale, come diceva Eraclito, si vive in un mondo privato, in cui non c’è da rispondere perché non c’è da domandare». (Carlo Ferrucci)
20,00
Le parole del ritorno

Le parole del ritorno

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2022

pagine: 256

Questa raccolta di articoli traccia una drammatica e personale geografia della Spagna del Ventesimo secolo. Dopo una vita dominata dall’esilio, María Zambrano fa ritorno a Madrid e riconosce nella sua esperienza una dimensione privilegiata in cui la rivelazione della verità personale e storica diviene possibile. L’esule è capace di farsi occhio contemplante della Storia perché trova davanti a sé solamente l’essenziale; lasciato fuori da tutto, egli riscatta la storia tragica. Nel parallelismo tra l’impianto metafisico che caratterizza la sua opera e la critica al pensiero dittatoriale occidentale, si delinea un percorso che mai dimentica le sorti di un Paese che Zambrano vorrebbe salvare dall’oblio della memoria. Introduzione di Mercedes Gómez Blesa.
20,00
Dante specchio umano

Dante specchio umano

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 116

Sono poche le situazioni, come quella dell’esilio, in cui si presentano, come in un rito iniziatico, le prove della condizione umana». Per questo le opere di Dante – che dell’esilio è figura emblematica – non sono soltanto il racconto di una vicenda personale, ma trascendono i confini dell’individualità e si fanno metafora della stessa esistenza umana. Il poeta come «uomo universale», «specchio di umanità», centro di tutte le esperienze: in questa veste lo rappresenta María Zambrano. Allontanandosi dai canoni tradizionali, la filosofa spagnola legge il viaggio dantesco in chiave mistica, all’incrocio tra pitagorismo, neoplatonismo e tradizione ermetica, e vi ritrova l’influsso del sufismo. Due saggi inediti che ci consegnano un Dante eterodosso, dal profilo variegato e complesso, da scoprire. Postfazione e cura di Elena Laurenzi.
13,50
La confessione come genere letterario

La confessione come genere letterario

María Zambrano

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 120

«La filosofia che non ha umiliato la vita ha umiliato se stessa, ha umiliato la verità. Come ridurre la distanza, come fare in modo che vita e verità s'intendano, la vita lasciando lo spazio per la verità e la verità entrando nella vita, trasformandola fin dove è necessario senza umiliarla? Quello strano genere letterario chiamato confessione si è sforzato di mostrare quel cammino attraverso cui la vita s'avvicina alla verità "uscendo da sé senza essere notata". Il genere letterario che ai nostri giorni ha osato riempire il vuoto, l'abisso terribile, già aperto, dell'inimicizia tra la ragione e la vita. La confessione sarebbe in tal senso un genere di crisi non necessario quando la vita e la verità si sono accordate. Ma non appena sorge la distanza, la minima divergenza, esso si rende nuovamente necessario. Per questo sant'Agostino inaugurò il genere con tanto splendore; perché è l'uomo "vecchio", abbandonato e offeso, così come può esserlo l'uomo moderno, che alla fine fa amicizia con la verità». Con uno scritto di Carlo Ferrucci.
19,00
Per l'amore e per la libertà. Scritti sulla filosofia e sull'educazione

Per l'amore e per la libertà. Scritti sulla filosofia e sull'educazione

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2021

pagine: 208

M. Zambrano pone al centro di questi saggi il tema della conoscenza in rapporto al problema educativo. Ne emerge una concezione di educazione nel significato più profondo con meditazioni sulla pedagogia, sulla società, sull’importanza del maestro. Una perla è il capitolo sulla Parabola sufi.
24,00
La tomba di Antigone

La tomba di Antigone

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2021

pagine: 112

La cifra essenziale dell’opera di María Zambrano, una delle figure più originali del pensiero del Novecento, è la riconciliazione in un’unica forma espressiva della parola poetica con la parola filosofica. “La tomba di Antigone”, straordinario testo filosofico-poetico-teatrale del 1967, è non solo una nuova lettura in chiave filosofica del personaggio sofocleo, ma è soprattutto una incomparabile riscrittura che fa vivere Antigone di una vita propria, attualissima. María Zambrano riprende la figlia di Edipo là dove Sofocle l’abbandona, e discende con lei agli inferi, che sono anche gli inferi dell’anima, dei legami famigliari e sociali. L’Antigone della Zambrano non è l’eroina canonizzata dalla tradizione, bensì la fanciulla sola, nel silenzio e nell’assenza degli dèi. Nella tomba in cui Antigone è sepolta viva, si fa strada l’evento impercettibile attraverso cui va germinando il significato fondamentale della sua figura mediatrice fra amore e conoscenza.
13,00
La salvezza dell'individuo in Spinoza

La salvezza dell'individuo in Spinoza

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 88

Un «diamante di pura luce»: è così che María Zambrano definisce la filosofia di Spinoza. In queste pagine – tradotte per la prima volta in italiano – l’autrice interpreta il pensiero del filosofo olandese rintracciandovi quella tensione tra chiarezza e dubbio costitutiva sia del sentimento dell’amore sia della ricerca della conoscenza. La grande impresa metafisica di Spinoza, in dialogo costante con la filosofia del suo tempo, consiste nel mostrarci come «al di sotto della res cogitans cartesiana vi sia sempre Dio, fondamento della nostra esistenza e di tutta la vera conoscenza». L’”Etica” di Spinoza è così quella filosofia che, come la mistica, si fa cammino e via di salvezza; è un sistema poetico, ma anche una guida – un sapere dell’esperienza – rivolta ai perplessi.
11,50
Dell'aurora

Dell'aurora

María Zambrano

Libro: Copertina morbida

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2020

pagine: 182

Elaborata lentamente nei lunghi anni dell'esilio dalla dittatura franchista, Dell'Aurora è una straordinaria opera di pensiero che fuoriesce dagli schemi del discorso filosofico: una trama poetica in cui si riannodano, riconoscibili ma trasfigurate, le domande, le riflessioni e le ricerche che occupano la scrittura di tutta una vita. La ricerca di una diversa modalità espressiva della ragione raggiunge in questo testo un'espressione compiuta nella forma di una filosofia poetica.
20,00
Chiari del bosco

Chiari del bosco

María Zambrano

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2020

pagine: 160

"Le caratteristiche di Chiari del bosco corrispondono a quelle della 'guida', un genere di testo passato in Spagna dall'Oriente, che è composto di figure alimentate dalla fantasia piuttosto che da argomentazioni, che è insieme comunicativo ed enigmatico, che suggerisce più di quanto non dica perché vuole che le sue verità rinascano e rivivano il più direttamente possibile nell'interiorità del lettore. Questi viene condotto, così, non tanto a condividere un sapere, quanto ad assimilare un'esperienza di tipo iniziatico, alimentata da una scrittura fortemente ellittica, lampeggiante, ora fin troppo coordinata ora bruscamente scoordinata, che lo obbliga a farsene coautore, a esporsi con tutto se stesso azzardando significati che il testo non garantisce. E che confluiscono in un 'logos sommerso' o 'logos del pathos', come la Zambrano ha chiamato in un'altra opera questa forma di comprensione inseparabile dalla situazione vitale di quanti si trovano a parteciparne. Di qui il riecheggiare, in queste pagine, della visione sapienziale dei presocratici, delle religioni salvifiche greche e romane, della tradizione gnostica, dell'idea - mutuata tra l'altro da Nietzsche - della filosofia come 'trasformazione'." (dallo scritto di Carlo Ferrucci)
20,00

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