Libri di M. Anzalone
Sentire ciò che nell'altro è vivente. L'amore nel giovane Hegel
Judith Butler
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 118
Questo testo di Judith Butler affronta alcune tra le pagine più affascinanti e complesse scritte dal giovane Hegel: il frammento sull'Amore e il Frammento di sistema. L'intento dell'autrice è duplice: scandagliarne il senso profondo e operare, nel contempo, una riflessione più ampia sul tema dell'amore e della vita. A partire dall'idea hegeliana dell'amore come sentimento in cui "il vivente sente il vivente", Butler incrocia fecondamente problemi classici della filosofia di Hegel (il rapporto individuo-comunità, religione-filosofia, vita-viventi) con alcuni motivi della sua più recente produzione: la precarietà della vita, il legame tra l'amore e la perdita, il potere del lutto, etc. Filo conduttore del suo itinerario è la difficoltà che il linguaggio filosofico sperimenta nel rendere conto del fenomeno dell'amore, fenomeno che "ha una sua propria logica - una logica che non fiorisce mai effettivamente in una forma definitiva, ma è caratterizzata da una illimitata apertura". L'illimitata apertura a cui, in quanto viventi, ci consegna e ci espone la vita.
L'essenza della manifestazione. Volume Vol. 1
Michel Henry
Libro: Libro in brossura
editore: Filema
anno edizione: 2007
pagine: 427
In quest'opera prende forma il pensiero di una vita, vale a dire quella fenomenologia materiale che si presenta come una delle proposte teoriche più intriganti del novecento francese intorno alla pensabilìtà di una fenomenologia della Vita. In questo primo volume dell'opus magnum di M. Henry assistiamo all'organizzarsi, attraverso un confronto serrato con i maggiori pensatori otto-novencenteschi (Eckart, Fichte, Schelling, Hegel, Husserl, Heidegger, Scheler, Sartre, Merleau-Ponty), del primo nucleo essenziale della sua riflessione: il concetto e l'esperienza dell'Affettivo, con il quale Michel Henry comincia a costruire un pensiero radicalmente diverso dell'apparire che coincide essenzialmente con il fondo vero di ogni soggettività, vale a dire con la vita e le sue invisibili e mobili manifestazioni.