Libri di NGUGI WA THIONG'O
Decolonizzare la mente. La politica della lingua nella letteratura africana
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina morbida
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 162
I quattro testi di Ng?g? che compongono "Decolonizzare la mente", sono la summa di un pensiero che si è andato formando con anni di studio e con dolorose esperienze vissute in prima persona; in particolare la scelta di scrivere una pièce di critica al potere nella sua lingua madre, il gikuyu, in modo da poter essere compreso da ogni strato di pubblico, gli costò nel 1978 un anno di detenzione. Fu in quei mesi che l'autore maturò la convinzione che «l'arma più grande scatenata ogni giorno dall'imperialismo contro la sfida collettiva degli oppressi è la bomba culturale, una bomba che annulla la fiducia di un popolo nel proprio nome, nella propria lingua, nelle proprie capacità e in definitiva in sé stesso». In tal senso, questo volume anche oggi può dire molto ai lettori occidentali che vogliano osservare criticamente i fenomeni connessi alla globalizzazione e gli effetti di una politica culturale omologante.
Globalettica. Teoria e politica della conoscenza
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina morbida
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: 139
Il concetto di globalettica è ricavato dalla forma del globo. Sulla sua superficie non esiste un centro: ogni punto è ugualmente centrale. Per quanto concerne il centro interno del globo, tutti i punti della superficie sono equidistanti da esso - come i raggi della ruota di una bicicletta che si congiungono nel mozzo. La globalettica coniuga globalità e dialettica per descrivere un dialogo che influisce su tutti gli interlocutori - o multilogo - nel contesto dei fenomeni della natura e della cultura, in uno spazio globale che sta rapidamente trascendendo gli spazi delimitati in modo artificiale, come la nazione e la regione. Il globale è ciò che vedono gli esseri umani a bordo di un'astronave o di una stazione spaziale internazionale; il dialettico è la dinamica interna che essi non vedono. La globalettica abbraccia l'interezza, l'interconnessione, l'eguaglianza di potenzialità delle parti, la tensione e il movimento. È un modo di pensare e di porsi in relazione con il mondo, in particolare nell'era della globalità e della globalizzazione.
Nella casa dell'interprete
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina morbida
editore: Calabuig
anno edizione: 2019
pagine: 228
«Come ha potuto un intero villaggio, la sua gente, la sua storia, tutto, svanire in questo modo?» Se lo chiede il giovane Ngugi wa Thiong'o, di ritorno nell'aprile 1955 dal college britannico vicino Nairobi che frequenta, quando scopre che il suo paese natale è sparito, e la sua casa di famiglia rasa al suolo. Lo scrittore rievoca con commozione le esperienze che lo trasformarono in un autore, più volte candidato al premio Nobel per la letteratura, e, in quanto dissidente politico, in un esempio morale per tutti. "Nella casa dell'interprete" è il feroce racconto della storia di un uomo e di una nazione.
Il mago dei corvi
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 910
Il Presidente dell'Aburiria - poverissimo paese africano vessato dalla dittatura - soffre di una strana malattia: l'uomo vorace e senza scrupoli che ha instaurato un governo repressivo fondato sulla paura, ora fluttua nella stanza del trono, gonfio a dismisura e incapace di parlare. Nessuno può curarlo, tranne il famigerato Mago dei corvi: un giovane stregone di nome Kamiti, noto tra la gente per le sue straordinarie facoltà magiche. Nel paese intanto, mentre il governo avvia la costruzione di un'opera faraonica - la Marcia verso il Paradiso, una sorta di moderna Torre di Babele esplode la protesta guidata dal Movimento per la Voce del Popolo, di cui fa parte la bella Nyawira, che lotta clandestinamente per i diritti delle donne, per i poveri e la libertà. È così che proprio sul Mago dei corvi si concentrano le speranze di tutti: ragazzi e anziani, ribelli e reazionari, esponenti della rivolta e ministri - ogni fazione vorrebbe approfittare degli infallibili poteri del Mago. L'incontro con Nyawira segnerà per entrambi l'inizio di un'avventura: lei, accusata di essere una sovversiva, è il nemico numero uno del governo; lui invece è ricercato dalle autorità per curare il male del Presidente, venendo così chiamato a una scelta difficile. Accetterà di piegarsi al potere o preferirà lottare per il suo paese?
Scrivere per la pace. Rendere l'Africa visibile al mondo
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2017
pagine: 139
Per oltre sessant'anni, Ngugi wa Thiongb ha scritto dell'Africa con indomito coraggio, affrontando domande, ponendo sfide, raccogliendo storie e provando a immaginare un futuro possibile per il suo continente. Nella sua ampia produzione letteraria, "Scrivere per la pace" rappresenta il punto più alto della sua riflessione saggistica, raccogliendo per la prima volta i testi scritti dall'autore in oltre tre decenni su una vasta area di tematiche: dal ruolo dell'intellettuale alle violenze coloniali, dal tradimento dittatoriale dei processi di decolonizzazione, alle lotte politiche in un'era di capitalismo rampante, dalle più attuali eredità della schiavitù fino alle uniche prospettive possibili per la pace e l'eguaglianza. Capace di definire un volto vivido ed estremamente contemporaneo del continente africano in un momento storico in cui da esso emergono le sfide più difficili cui l'Europa, l'America e l'Asia devono trovare risposte, questo libro ci ricorda la potenza dell'opera di Ngugi wa Thiong'o e offre una riflessione chiara e coraggiosa, tesa a fare della letteratura uno strumento per migliorare il mondo: Scrivere per la pace è, per questo, una lettura indispensabile.
Un chicco di grano
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina morbida
editore: Calabuig
anno edizione: 2017
pagine: 307
Pubblicato in inglese nel 1967 e per la prima volta in italiano da Jaca Book nel 1978, il romanzo di Ngugi Wa Thiong'o, più volte candidato al Nobel per la letteratura, rappresenta una cruda analisi degli smarrimenti e delle divisioni affrontati dai kenioti dopo la celebrazione dell'Uhuru, il giorno dell'Indipendenza (12 dicembre 1963). Il romanzo ruota attorno ai festeggiamenti di questa giornata memorabile avvitando, in un incastro sapiente di passato, presente e futuro, le storie dei vari personaggi, tutti nativi dello stesso villaggio. Un intreccio che suscita emozioni quasi da romanzo «giallo», fino all'imprevedibile conclusione che il lettore giunge a scoprire spogliata di ogni trionfalismo.
Un matrimonio benedetto
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina morbida
editore: Quarup
anno edizione: 2015
pagine: 192
Kenya, Seconda Guerra Mondiale: Wariuki è un giovane con pochi soldi e un sacco di fascino, che gira per il suo villaggio con una bici mezza scassata e coloratissima, si esibisce in danze scatenate e in irriverenti imitazioni dei "padroni bianchi" e dei neri che accettano di diventarne servi. E così facendo "conquista il cuore di Miriamu", ragazza di buona famiglia dell'alta borghesia kenyota, figlia minuta e obbediente di Douglas Jones, ricco imprenditore che naturalmente per la figlia desidera "il meglio". Convoca così l'aspirante genero e gli fa presente che anche se "la famiglia non si opporrà al matrimonio, esso dovrà svolgersi sotto la Croce, un matrimonio in chiesa". I due innamorati (lui "pagano", lei con un cristianesimo fatto di misericordia e canzoni), scappano e si amano, ma dal giorno di quel "processo" Wariuki vivrà con un tarlo dentro che alla lunga li porterà alla fine: non è felice, e per lavare l'onta di quel giorno fa di tutto: mette su un'impresa che commercia legname, inglesizza il suo nome, studia all'occidentale e diviene ricco e cristiano. Per tornare infine dai suoceri e lavare l'onta, con un matrimonio riparatore e benedetto finalmente dalla Croce.
Sogni in tempo di guerra
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Copertina morbida
editore: Jaca Book
anno edizione: 2012
pagine: 221
Ngugi Wa Thiong'o, fra i più grandi scrittori africani viventi, dispiega in queste pagine il racconto della sua infanzia e prima adolescenza con disarmante semplicità e freschezza. Scrittore capace di esplosiva denuncia politica (Petali di sangue, Jaca Book, 1979) e di complesse tessiture polifoniche del mondo keniano post-indipendenza ("Un chicco di grano", Jaca Book, 1978, 1997), raccoglie qui le sue energie di narratore distillandole in un linguaggio immediato, che si fonde con il racconto di se stesso ragazzino, ma che progressivamente sempre più va amplificandosi nei grandi eventi storici in cui il protagonista si trova immerso. Prendendo le mosse dai più lontani ricordi del suo gruppo familiare, tutta l'esistenza raccolta nelle cinque capanne del padre e delle sue quattro mogli, la storia personale del bambino finisce per incontrarsi e scontrarsi con quella di un Kenya scosso dai fermenti indipendentisti e dalla dura repressione del governo britannico. Il fascino della parola pervade tutto il libro, presagio del destino del protagonista: dai racconti collettivi del paese, in cui la consistenza storica del fatto si perde nella pluralità delle voci che lo compongono, alle storie raccontate in famiglia "con il riflesso delle fiamme che danzava sui volti", dall'incontro con la parola scritta, grazie a un'inseparabile Vangelo prima e alla biblioteca di un insegnante poi, alla fallace linearità della propaganda coloniale che occupa ogni spazio pubblico...