Masso delle Fate: Il Crivello. Nuova serie
Ogigia
Ubaldo Bitossi, Laura Morchio
Libro: Libro in brossura
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2020
pagine: 60
«C’è qualcosa di nuovo sull’isola di Ogigia, qualcosa che prende vita nel momento in cui s’arresta il racconto omerico: la speranza di Calipso di veder tornare Ulisse. Una speranza tormentata, negata e poi recuperata nella visione di una vela lontana: bianco miraggio, sogno inconfessabile che la consapevolezza annega nel mare dell’immortalità. Calipso ama, si strugge, maledice, e non sa che Ulisse vive il suo stesso tormento, e quando, ormai vecchio torna, Calipso stenta a riconoscerlo. Su di lei, il tempo non ha potere, la natura divina le fa scudo, e non c’è scintilla nello sguardo opaco del vecchio che muto si dispone a “far l’amore coi suoi occhi”. Il vento agita il velo rosso di Calipso in cima alla scogliera: ultima immagine di una passione che li ha consumati entrambi. Davanti a lui c’è il mare, e il gorgo fatale a compimento del suo destino. Lei resta lì, eternamente bella, eternamente giovane, eternamente sola. Condannata all’immortalità su un’isola in cui la speranza dell’amore salvezza e rifugio dell’anima, come un presagio, ondeggia nella fioritura dei più lontani papaveri rossi.» Gianna Botti.
Ninfa e Trasimeno
Ubaldo Bitossi
Libro: Libro in brossura
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2016
pagine: 56
"Ninfa e Trasimeno" è il quarto volume di poesie di Ubaldo Bitossi, che sceglie questa volta di ispirarsi alla suggestiva leggenda del principe Trasimeno e della naiade Viviana narrata da Matteo dell'Isola nel '500. L'autore fortemente incuriosito dalla storia dei due giovani ha reinterpretato la leggenda secondo la sua sensibilità. Tecnicamente il percorso di ricerca dell’essenziale ed eliminazione di ogni elemento superfluo che caratterizzava già "Inquieto Andare" prosegue; a questo corrisponde una salda volontà di conservare la musicalità dei versi, che assumono una forma distesa, rivelatrice di una sempre maggiore facilità di scrittura che parla di un animo la cui inquietudine sembra, almeno in parte, aver trovato sollievo.
L'uomo e i segni
Walter Nesti
Libro: Libro in brossura
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2016
pagine: 82
“L’uomo e i segni”, raccoglie un certo numero di poesie scritte tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80 del Novecento, qualcuna già pubblicata su riviste, e si presenta in tre capitoli ben distinti, le tre fasi della vita di Nesti che sono indispensabili per capire il ragazzo, l’uomo e il poeta. Tre capitoli organizzati come una sequenza cronologica, che segnano i perché e i come di Walter appena adolescente, di Walter uomo e infine nella piena maturità, a fare i conti con quel ragazzo ancora riflesso negli occhi dei genitori anziani. Tutto il libro è pervaso da un’attesa all’esplosione, da un sottile fremito verso un cambiamento che invece non avviene anzi, implode drammatico, disilluso nel continuo ripetersi del dramma, del non detto, del rimpianto. Un finale a sorpresa, inaspettato che lascia nel lettore un intenso rammarico con il cuore ubriaco di versi sopraffini che tolgono la speranza con l’eleganza di una rondine e la crudeltà di una faina.
Inquieto andare
Ubaldo Bitossi
Libro: Copertina morbida
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2015
pagine: 64
"Sento a questo punto del mio andare un'inquietudine profonda, un'attesa di non so cosa, una nostalgia del tutto e un timore profondo di non aver tempo: per tutto ciò mi affido alla preghiera, ma anche così subito dopo mi assale il dubbio, e da questa sofferta tensione, e al fine di acquietarla, nasce la ricerca continua della Bellezza, dell'amore in tutte le azioni, in tutte le creature e in tutte le cose. Per questa ricerca, fra tutti i mezzi amo la poesia e anche nelle parole cerco musicalità e semplicità, sintesi e armonia. Sento come lo sgorgare di un fiume, e allora mi domando a cosa possa servire tutto questo e mi dico, con il Libro del Qohelet, che alla fine tutto è 'vanità e vanità!'. Ma poi mi dico anche che, scrivere parole ha senso, perché in ogni incontro fatto, sempre e comunque, resta qualcosa di non detto, e che scrivere parole, come per ogni arte, rappresenta il tentativo di tornare all'Unica Sorgente e questo, son certo, mi accompagnerà fino in fondo alla vita."
Il gioco virtuale (1950-1980)
Sergio Pacciani
Libro: Libro in brossura
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2012
pagine: 152
"Poteva andar bene anche un titolo diverso, tipo Gioco a premi, Gioco di specchi, Gioco d'azzardo e così via. Ho preferito questo perché l'aggettivo 'virtuale' si presta a tutte le ambiguità e ad ogni equivoco. Come la vita. Può corrispondere a possibile, probabile, simulato, ipotetico, irreale e altro ancora. Gioco, in ogni senso. Il Gioco, comunque, è sempre la vita."
Trilogia di Calu
Walter Nesti
Libro: Libro in brossura
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2011
pagine: 232
Come in un romanzo d'avventura o in una vicenda sentimentale d'altri tempi, dopo alterne e furiose e un po' misteriose vicende di fortuna o di sfortuna altalenanti, alla fine si torna sempre a pensare a Calu. Che cosa sia Calu (una donna dolcissima e ardente, una città bellissima e spersa per il vasto arso deserto, un simbolo trascinante e un po' sbiadito, la fiaccola dell'Utopia che non muore mai) non si saprà mai del tutto e per bene. Si può immaginare che Calu sia un sentimento condiviso, un progetto di vita, una sensazione possente e insopportabile di cui lo scopo non è conosciuto ma è certo insopprimibile. Vi è sicuramente rappresentato un transito, un percorso che va dal visibile verso il regno dell'invisibile, ma il viaggio verso Calu è soprattutto un viaggio verso l'amore e la morte, un tragitto attraverso il deserto che conduce alla conoscenza delle ragioni della vita.
Alla vita. Poesie 1981-2007
Paola Lucarini
Libro: Libro in brossura
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2007
pagine: 95
Silenzio
Ubaldo Bitossi
Libro: Libro in brossura
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2023
pagine: 112
«Spesso il voler “dir tutto” non coincide con l’“essenza”. Il silenzio è dunque necessario per spogliare il “tutto”, talvolta eccesso, rendendo così visibile l’essenziale. Il solo uso delle parole non sempre riesce a rendere evidente ciò che vogliamo rappresentare e comunicare. Sono necessari spazi vuoti dove le parole appaiono inutili. È necessario un accurato lavoro di “sintesi” prima che dell’abbondanza descrittiva, per rendere in maniera più fedele possibile l’essenza ricercata delle emozioni e, allo stesso tempo, lasciare respiro alla interpretazione più intima. Nella poesia, ma penso anche ad altre forme d’arte come la pittura criptica dell’espressionismo astratto di Mark Rothko, la ricerca continua della limatura del verso, per la prima, come della assenza dei particolari nella tela coperta solo da due colori, per la seconda, contribuiscono a far silenzio del ridondante e del superfluo, liberando l’essenza da ciò che la potrebbe offuscare. Occorre creare silenzio intorno alle parole e poi scoprire, in quelle rimaste, tutto il mondo possibile, tutto il pensiero possibile, immaginando e non vedendo, ma guardando “in” e “attraverso” se stessi.»