Roma, fine anni Cinquanta, un produttore farlocco si rivolge a un regista del neorealismo da tempo ritiratosi a vita privata. Vuole realizzare un film in cui i protagonisti sono un disoccupato sull’orlo del suicidio e un’ex reginetta di bellezza. Tra continui compromessi e difficoltà di ogni tipo il lavoro sarà portato a termine, ma a che prezzo? Dopo Il viale della speranza e prima di Telefoni bianchi e Sono fotogenico, il progetto mai realizzato di Preso dalla vita, titolo che è anche quello del film nel film, ironizza sul mondo del cinema e in particolare sulla stagione del neorealismo. Dino Risi tratteggia insieme all’amico Fabio Carpi (negli anni in cui i due lavorano insieme anche a Il vedovo e a A porte chiuse) una storia pungente profonda, capace di far sorridere, ma che al contempo anticipa i film più maturi del regista, proponendo un’acuta riflessione sui (falsi) miti del cinema. Prefazione di Marco Risi.
Preso dalla vita. Una commedia del neorealismo
| Titolo | Preso dalla vita. Una commedia del neorealismo |
| Autori | Dino Risi, Fabio Carpi |
| Curatori | Steve Della Casa, Matteo Pollone |
| Prefazione | Risi Marco |
| Collana | Dillinger. Scrigni di cinema, 4 |
| Editore | Edizioni ETS |
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| Pagine | 84 |
| Pubblicazione | 12/2021 |
| ISBN | 9788846759993 |

