Bruno Misefari è stato disertore della Grande Guerra ed anarchico in Svizzera. A Zurigo, con un centinaio di «correligionari», incappò in una montatura giudiziaria per la quale patì sei mesi di carcere preventivo. Nell'Italia del 1° Dopoguerra riprese, tra ininterrotte vessazioni poliziesche, gli studi di ingegneria a Napoli e continuò la sua militanza politica; conferenziere facondo, si distinse nella campagna contro la condanna a morte di Sacco e Vanzetti e in una brevissima esperienza di direzione sindacale a Taranto. Laureatosi nel 1923, dismise i panni del rivoluzionario e si dedicò a due progetti industriali: una vetreria a Villa San Giovanni e una industria quarzifera a Davoli. Progetti megalomani e dall'esito infausto nonostante l'ex anarchico, per perseguirli, abbia intrecciato complessi e indecorosi rapporti con le gerarchie fasciste, anche supreme, ed abiurato il proprio credo nella mani di Guido Leto, sbirro fascista di fortunata carriera conclusa a Salò.
L'invenzione del ribelle. Vita tortuosa di Bruno Misefari (1892-1936), cosiddetto «anarchico di Calabria»
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| Titolo | L'invenzione del ribelle. Vita tortuosa di Bruno Misefari (1892-1936), cosiddetto «anarchico di Calabria» |
| Autore | Giuseppe Tripodi |
| Collana | Tracce |
| Editore | Città del Sole Edizioni |
| Formato |
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| Pagine | 368 |
| Pubblicazione | 08/2020 |
| ISBN | 9788882381943 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

