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La specie solitaria. Perché abbiamo bisogno della natura

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La specie solitaria. Perché abbiamo bisogno della natura
Titolo La specie solitaria. Perché abbiamo bisogno della natura
Autore
Traduttore
Argomento Scienze, geografia, ambiente Ambiente
Editore Edizioni Ambiente
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 248
Pubblicazione 09/2020
ISBN 9788866273042
 
Promozione valida fino al 12/02/2027
18,00 17,10

 
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Perché negli ultimi anni si è registrata un’esplosione di allergie e intolleranze causate da condizioni infiammatorie croniche? E come mai tra i bambini e gli adolescenti sono sempre più diffusi i deficit di attenzione e le sindromi da iperattività, per non parlare dei dati allarmanti che molti paesi fanno registrare su obesità e disturbi mentali? Secondo Lucy Jones, la risposta è sempre la stessa: viviamo gran parte delle nostre vite in luoghi chiusi, connessi a dispositivi elettronici e separati – spesso terrorizzati – dal mondo naturale, e questa “estinzione dell’esperienza” sta provocando ogni genere di problemi. Come se non bastasse, questo quadro è aggravato dagli impatti sempre più feroci dei cambiamenti climatici e della distruzione della biodiversità, che dalle foreste dell’Amazzonia al parco sotto casa ci stanno privando della possibilità di godere dei benefici del contatto con il vivente. Intrecciando autobiografia – il racconto della depressione, l’esperienza della maternità – interviste, intuizioni poetiche e analisi della letteratura scientifica più aggiornata, La specie solitaria analizza le relazioni tra il mondo naturale e la nostra psiche e i nostri corpi, e dimostra perché il contatto con la natura è fondamentale per il nostro benessere fisico e mentale. Le soluzioni per recuperare e rinsaldare questo legame profondo ci sono, e vanno adottate con urgenza proprio a partire dalle città, dove già si concentra metà della popolazione globale. Ecco allora il racconto delle città “giardino”, delle esperienze di giardinaggio comunitario, delle iniziative di rigenerazione dei parchi pubblici e delle scuole nel verde: tutti correttivi indispensabili in un’epoca che, secondo l’autrice, è sempre più marcata dalla “solastalgia”, quel sentimento di nostalgia per i luoghi in cui continuiamo a vivere ma che vediamo trasformarsi davanti ai nostri occhi a causa dell’azione incessante delle attività umane.
 
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