De qua agitur? Si tratta di stabilire se ad un Istituto religioso possa spettare un risarcimento per la perdita d'uno dei suoi componenti, ucciso colposamente o - a fortiori - dolosamente. Se è già difficile una concordanza di opinioni sulla natura dei collegamenti fra le norme dell'ordinamento canonico e quelle statali, più complesso ancora è il consequenziale problema sull'ammissibilità della diretta risarcibilità del danno subito dall'Istituto religioso per la perdita d'un proprio componente, indipendentemente dall'azione a cui sono, senza dubbio, legittimati gli eventuali parenti superstiti della vittima. La risarcibilità di questo danno rientra fra i molteplici, possibili fenotipi del danno aquiliano o extracontrattuale: in Francia, il problema è regolato dall'art. 1382 code civil; in Germania, dagli artt. 823, 844 ed 845 BGB; in Italia, dagli artt. 2043 e 2059 c.c., e 185 c.p.
Il danno da uccisione di religioso, negli ordinamenti francese, tedesco ed italiano
| Titolo | Il danno da uccisione di religioso, negli ordinamenti francese, tedesco ed italiano |
| Autore | Stefano Testa Bappenheim |
| Collana | Diritto e religione |
| Editore | Pellegrini |
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| Pagine | 608 |
| Pubblicazione | 12/2007 |
| ISBN | 9788881013975 |

