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Ultra: Ultra sport

Karate icon. Io sono Luca Valdesi

Antonio Valenti

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 223

A Palermo, 42 anni fa, è nato uno degli atleti più straordinari di sempre. 6 titoli mondiali, 22 titoli europei di cui 13 consecutivi, 20 titoli italiani: nella storia del karaté nessuno ha vinto più di Luca Valdesi. Massimo esponente mondiale del kata (ovvero del combattimento contro un avversario immaginario, forse la forma più alta e pura dell'arte marziale), Valdesi, grazie a un talento unico e a una dedizione totale alla disciplina sportiva, nel corso della sua più che ventennale carriera agonistica ha fatto convergere su di sé l'attenzione ammirata del mondo prima ancora di quella dei suoi connazionali. Il suo sito registra ormai mezzo milione di accessi ogni anno, e i suoi video su Youtube totalizzano milioni di visualizzazioni. Dai primi passi sulle orme del padre Andrea, il suo primo maestro, ai trionfi nazionali e internazionali, il racconto in prima persona raccolto da Antonio Valenti, collega e amico di Luca, ci accompagna attraverso gli episodi che hanno segnato una vita eccezionale, ma anche incredibilmente semplice. Un percorso netto e lineare, e ancora in pieno svolgimento, che ha portato alla costruzione di un'icona del karaté ai confini del mito e insieme alla crescita di una persona autentica, la cui limpida umanità si rivela in ogni tratto.
16,00 15,20

Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa

Emanuele Giulianelli

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 223

Il 23 luglio 1993, sotto i colpi dell'esercito dell'autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh, la città di Agdam viene rasa completamente al suolo. La popolazione fugge verso altri villaggi o verso la capitale Baku: sessantamila abitanti di quello che storicamente era stato un importante e vivace centro dell'Azerbaigian sono costretti a lasciare le proprie case ridotte in macerie e a diventare profughi nel proprio Paese. L'unico portabandiera di quella che era una città rimane la sua squadra di calcio. Il Qarabag trova nella sua condizione di squadra in esilio la forza e il sostegno di un popolo che ha perso tutto, al quale rimangono solamente le gesta di undici giocatori su un campo di calcio per ricordare la propria casa e mantenere viva la speranza di poter un giorno tornare nella propria terra. La squadra, guidata dal tecnico Curban Curbanov, uomo di poche ma dense parole, stupisce l'Europa intera, raggiungendo prima i gironi di Europa League e poi il traguardo storico dei raggruppamenti di Champions League. Questo libro narra questa incredibile impresa sportiva e soprattutto racconta come quello stemma dei due cavalli rampanti sia diventato l'emblema di un popolo intero, di una nazione che lotta, soffre e gioisce sognando il ritorno a casa: molto più di una squadra di calcio, insomma.
16,50 15,68

Indimenticabili. I migliori mondiali della nostra vita

Stefano Discreti

Libro

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 254

"'Speravo de' morì prima!'. Nel pensiero espresso da un caro amico a ridosso della clamorosa mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di calcio è racchiusa tutta la delusione di un popolo che per generazioni ha associato alle imprese della Nazionale italiana ricordi di vita indelebili. Nessuno aveva mai preso in considerazione l'ipotesi di un Mondiale senza gli azzurri. E allora non resta che ricordare, appunto. Questa raccolta a firma di scrittori, sceneggiatori, cantanti, attori e semplici innamorati del calcio è un viaggio a ritroso nei sentimenti di ognuno di noi. Ogni racconto, ogni campione (Pelé, Maradona, Platini, Riva, Cruijff, Kempes, Mùller, Matthaeus, Zidane, Ronaldo, Zico e tantissimi altri) sarà un tuffo al cuore. Emozioni uniche, indimenticabili." (Stefano Discreti)
14,90 14,16

Marathon des sables. Inferno e paradiso. L'ultramaratona più dura del mondo

Tiziano Carmellini

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 125

Definire la Marathon Des Sables semplicemente una maratona è a dir poco limitativo. Indubbiamente si corre, tanto e in condizioni proibitive: sei giorni quasi ininterrottamente nel deserto marocchino del Sahara, coprendo in completa autosufficienza alimentare oltre duecentoquaranta chilometri tra dune di sabbia, pietre e salite, nei 52 gradi dell’implacabile sole africano. Ma proprio per questo contesto estremo, oltre che una competizione agonistica, la gara marocchina è anche un modo per misurare i limiti della specie umana. Ora, per la prima volta, questa incredibile avventura sportiva - da molti definita come la più dura del pianeta - viene raccontata in una sorta di diario di bordo da due insoliti protagonisti. Gente normale, verrebbe da dire, se normali si posso considerare due romani ultraquarantenni che decidono di essere fra i duemila che ogni anno si misurano con il deserto. Cristiano e Giuliano si preparano per mesi un primo anno, ma si presentano solo in quello successivo, nell’aprile del 2017, finalmente pronti per gareggiare davvero. Il migliore dei due chiuderà incredibilmente quattordicesimo (ma anche l’amico si piazzerà poco oltre il centesimo posto), mettendosi alle spalle fenomeni arrivati da ogni parte del mondo. Una storia di sport, con gli incredibili paesaggi africani a fare da coreografia, di sacrificio e sofferenza, ma soprattutto di amicizia: il vero valore aggiunto, quello che in nessun posto come nel deserto del Sahara può fare la differenza.
13,50 12,83

Donne, vodka e gulag. La vita spezzata di Eduard Streltsov, il campione

Marco Iaria

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 172

Era giovane, bello, forte, ma a soli ventun anni venne spedito nel gulag e la sua carriera venne spezzata. Eduard Streltsov, centravanti della Nazionale sovietica e della Torpedo Mosca, capocannoniere del campionato russo a soli diciotto anni e capace di segnare una tripletta al debutto nell'Urss, era un ragazzo adorato dalle folle, ma aveva un comportamento troppo "occidentale" per il regime comunista: sopra le righe, col vizio dell'alcol e delle donne, sfrontato a tal punto da ripudiare la figlia di un'importante dirigente del Partito. Nel 1958, alla vigilia dei Mondiali di calcio in Svezia, venne coinvolto in una controversa vicenda di stupro e condannato ai lavori forzati. Per cinque anni trasportò tronchi d'albero e trattò l'uranio, poi tornò a giocare e vinse il campionato con la sua Torpedo, ma la sua parabola era stata irrimediabilmente compromessa. A sessant'anni di distanza dal caso-Streltsov, torna in libreria la vera storia del Pelé bianco che l'Urss si negò.
15,00 14,25

Se ce l'ho fatta io. In bici sulla via Francigena da Aosta a Roma

Monica Nanetti

Libro

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 144

Due amiche, Annita e Monica: 114 anni in due, nessun curriculum sportivo, scarsissima preparazione atletica e la velleitaria decisione di compiere un lungo viaggio in bicicletta. Tra imprevisti, intoppi e infortuni, le due improvvisate cicliste partono così per la via Francigena lungo i 1.000 chilometri che separano Aosta da Roma, senza obiettivi di tempo, senza supporti, senza programmi, semplicemente assaporando il gusto della vita randagia e dell’assoluta libertà. Il diario di viaggio lungo lo storico cammino di pellegrinaggio, attraverso le bellezze di un’Italia splendida e talvolta sconosciuta, diventa così un percorso che conduce alla scoperta di capacità, energie e risorse insospettate. E che dimostra come, in fin dei conti, la vera sfida è soprattutto quella di avere il coraggio di partire. Una piccola grande avventura on the road all’insegna dell’ironia, del divertimento e dell’assenza di programmazione, che dimostra – attraverso incontri e aneddoti, raccomandazioni e consigli “tecnici” – come molti sogni siano più a portata di mano di quanto si sia portati a pensare.
14,00 13,30

Essere e gioco. Da Platone a Pelé. Il senso del calcio e della condizione umana

Giancristiano Desiderio

Libro

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 288

Heidegger era un’ottima ala sinistra, Derrida era un buon centravanti, Camus giocava in porta (come Giovanni Paolo II) e un numero non piccolo di filosofi ha utilizzato il calcio per fare filosofia: Sartre amava dire che il calcio è una metafora della vita, Wittgenstein giunse alla svolta del suo pensiero guardando una partita di calcio, Merleau-Ponty spiegava la fenomenologia parlando di calcio. Come mai? Il calcio si basa su un principio: il controllo di palla. Ma il principio non può essere finalizzato a se stesso. Per giocare bisogna necessariamente abbandonare la palla e metterla in gioco. Controllo e abbandono sono i due princìpi del calcio e della vita. La filosofia, come gioco della vita, si basa su regole calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in gioco. È per tale motivo che in questo libro si spiega l’idea di Platone con Pelé, la contraddizione del non-essere con Garrincha, la virtù e la bellezza con Platini, ma anche l’inverso: il genio di Maradona con la “logica poetica” di Vico, la visione di gioco di Falcão con il mito della Caverna, il cucchiaio di Totti con la metafisica di Aristotele, e tanto altro ancora. Il calcio, infatti, non è solo una metafora, ma un paradigma cognitivo che con la sua connaturata idea di pluralità dà scacco matto al fenomeno politico più drammatico della modernità: il totalitarismo. Hitler e Stalin pretesero di controllare tutto e ci riuscirono. Pretesero di controllare anche il pallone. E persero.
19,50 18,53

Kid Dynamite. Aldo Spoldi: storia di una leggenda della boxe

Alessandro Bisozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 222

Fisico minuto, segaligno e nervoso, Aldo Spoldi, nato a Castiglione d'Adda nel 1912, disputò il suo primo combattimento, senza alcuna preparazione specifica, a tredici anni. Venne ovviamente sconfitto, ma in quell'incontro, a spese dell'avversario, scoprì la devastante potenza dei suoi pugni e la sua vera vocazione. Nel 1930 debuttò tra i professionisti, e dopo un inizio piuttosto insignificante, difficoltà di ogni genere e momenti di acuta depressione, decise di trasferirsi a Parigi, la Mecca dei pugili di quel tempo, dove ebbe alterne fortune. Dopo il ritorno a Milano, cominciò a vincere con regolarità e modalità impressionanti. I suoi pugni racchiudevano una tale energia che venne soprannominato "Kid Dynamite" e dal suo cognome fu coniato un inedito neologismo per descrivere la sua eccezionale carica esplosiva: spoldite. Quella straordinaria forza, però, fu anche la sua debolezza, perché le sottili ossa della mano non erano in grado di sopportare la devastante potenza di cui la natura lo aveva dotato. Disputò decine di incontri con le mani fratturate, e dovette operarsi tre volte per risanarle. Nella sua sofferta carriera, combatté in Francia e in Inghilterra, in Sudafrica e negli Stati Uniti, affrontando i più feroci mastini del ring e subendo una delle sue poche sconfitte contro Henry Armstrong, il miglior peso leggero della storia del pugilato mondiale. Affrontò sette campioni del mondo e inseguì tenacemente il sogno di un titolo, purtroppo senza mai raggiungerlo. Fu, fino alla fine, un grande fuoriclasse per stile, generosità, tecnica e potenza. In altre parole, uno dei più grandi pugili italiani di ogni tempo. Oggi per la prima volta un libro rende onore alla sua classe e al suo coraggio.
16,50 15,68

No mas. La mia vita

Loris Stecca, Fabio De Santis

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 157

Ha appena ventun anni quando diventa il campione italiano dei pesi piuma più giovane della storia. A ventitré conquista il titolo europeo, e subito dopo si laurea campione del mondo Wba, primo italiano a vincere il titolo. Nel 1989, quando dopo due sconfitte consecutive ricomincia la scalata al titolo, un incidente gli stronca sogni e carriera. Il resto è cronaca, tra gesti eclatanti e ricerca di giustizia. È questa la storia della vita di Loris Stecca, dalle luci del successo sul ring alla vita monastica della palestra, dalla fine dello sportivo al crollo dell'uomo, fino al disastro e alla ricostruzione di nuove speranze. Di racconto in racconto, a ricomporsi tra queste pagine è il ritratto di un uomo e delle sue tante e differenti vite, in una parabola che prende le mosse dalle aspirazioni del ragazzo che a suon di pugni è deciso a conquistarsi un posto sotto i riflettori e arriva alla follia di un gesto sconsiderato, e alla conseguente detenzione. Ma oggi Loris ha cominciato una nuova vita e guarda al futuro. Perché, assicura, lui morirà a centocinque anni, non un giorno di meno. Parola di Loris Stecca.
14,50 13,78

Il miglio inglese. L'impresa di Roger Bannister, il primo «sub four» della storia

Il miglio inglese. L'impresa di Roger Bannister, il primo «sub four» della storia

Gianluca Morassi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 139

Fin quasi alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, medici, fisiologi, allenatori e atleti erano sicuri che per un uomo non fosse possibile correre il miglio in meno di quattro minuti. Nonostante fosse reduce dal deludente quarto posto sui 1.500 alle Olimpiadi di Helsinki, Roger Bannister era altrettanto fermamente convinto che il limite dei quattro minuti fosse solo una barriera psicologica. E con metodo e determinazione si pose l'obiettivo di essere il primo uomo a correre sub four. Erano gli anni del dopoguerra, anni di ricostruzione e di sacrifìci. Anni diffìcili, ma anche pieni di attesa di un futuro da costruire. Nel 1953, mentre a Westminster veniva incoronata la regina Elisabetta, una spedizione inglese aveva conquistato l'Everest. Il record sul miglio era considerato un altro Everest da scalare, e anche altri nel mondo stavano tentando la stessa impresa: l'australiano John Landy e l'americano Wes Santee erano i concorrenti più pericolosi del mezzofondista inglese. Dopo due anni di allenamenti e tentativi falliti, il 6 maggio 1954, a Oxford, la città dove si era laureato in medicina, Bannister corse il miglio in 3'59"4. Il muro era caduto. E a testimoniare che si trattava davvero solo di un muro psicologico, 46 giorni dopo Landy abbassò ulteriormente il suo record. Ma Roger era stato il primo. "Il miglio inglese" è un racconto di tenacia e speranza che ripercorre un momento epico della storia dell'atletica moderna.
14,50

Revancha. La lunga storia della rivalità fra Inghilterra e Argentina

Lorenzo De Alexandris, Diego Mariottini

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 158

Due mondi contrapposti, due modi differenti di esprimere se stessi: da una parte il football, lo strumento di una colonizzazione di fatto, dall'altra il fútbol, la risposta di chi rivendica la propria libertà, la propria essenziale anarchia. Una rivalità forte, quella tra Argentina e Inghilterra, che nasce agli albori sugli improvvisati campi ricavati dai potreros, i pascoli della pampa, si sposta sul nobile prato di Wembley nei Mondiali del 1966 e approda infine, con una drammatica evoluzione dal piano simbolico dello scontro sportivo a quello concretissimo della guerra reale, a un vero campo di battaglia. Nel 1982 l'Inghilterra di Margaret Thatcher difende le isole Falkland, il diritto acquisito e l'onore dell'Impero, mentre l'Argentina dei generali in cerca di consenso vuole riprendersi ciò che la storia le aveva tolto, le Malvinas. La sconfitta e l'umiliazione argentina trovano poi la loro vendetta popolare, la revancha, in uno stadio messicano nel 1986, grazie a un semidio del calcio, il simbolo sportivo e identitario dell'Argentina moderna: Diego Armando Maradona. Ma nonostante la vittoria in quella storica partita dei Mondiali la domanda resta aperta: la rivalità tra Argentina e Inghilterra si è davvero conclusa? Quella guerra finirà mai?
15,00 14,25

Prima repubblica football club. Almanacco illustrato 1948-1994

Lorenzo Longhi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 190

La politica italiana come un campionato di calcio: se è vero, come sosteneva Winston Churchill, che noi perdiamo le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre, è vero anche che, in pieno revival della Prima Repubblica, è possibile tradurne propaganda, vizi e virtù in un linguaggio che riprenda con ironia modalità e gergo del giornalismo sportivo. La struttura di questo esperimento prende in prestito le fasi di una partita: formazioni in campo, primo tempo, secondo tempo, tempi supplementari e Calci di rigore. Nelle formazioni iniziali troviamo brevi identikit dei partiti e dei loro alfieri, corredati da alcune notevoli immagini dei politici in formato figurina; poi si comincia a giocare, con un'appassionante carrellata di vicende e aneddoti che legano partiti e parlamentari al calcio e rappresentano con evidenza il clima di inciucio fra i due mondi. La ripresa vede la fase decisiva dell'incontro, le elezioni: ed ecco una dettagliata analisi di stampo calcistico di sette tornate elettorali particolarmente significative. Nei tempi supplementari vanno in scena una trentina di bizzarre, faziose e complottistiche interrogazioni parlamentari riguardanti il calcio, mentre i calci di rigore finali sono un'imperdibile galleria di immagini d'epoca che chiude in gloria l'opera.
15,00 14,25

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