Libri di A. Chiaia
Dzerzinskij «il giacobino proletario di Lenin». Una vita per il comunismo
A. V. Tiskov
Libro: Libro rilegato
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2012
pagine: 592
Un libro che rende giustizia alla Čeka e alla figura del suo presidente, Feliks Dzeržinskij, generalmente criminalizzati dai mezzi di comunicazione di massa, senza distinzione di colore politico e di corrente filosofica, e offre al lettore la possibilità di conoscere, attraverso una ricca documentazione, la funzione della Čeca nella difesa e nell'affermazione del potere sovietico. La VČK o "Commissione straordinaria Panrussa per la lotta alla controrivoluzione e al sabotaggio" fu istituita il 7 dicembre 1917 come strumento di repressione delle forze controrivoluzionarie dei capitalisti e dei proprietari fondiari che non risparmiarono alcun mezzo, dall'insubordinazione armata delle guardie bianche, agli attentati, agli assassinii, ai sabotaggi, al favoreggiamento dell'invasione straniera, per attaccare il governo dei Soviet, non rassegnandosi alla perdita del potere che il proletariato aveva loro strappato con la vittoria della rivoluzione d'Ottobre. Feliks Dzeržinskij, il "giacobino proletario", fu posto da Lenin alla testa della VČK a garanzia della saldezza dei principi marxisti, della assoluta fedeltà al ruolo storico della classe operaia e della disciplina cosciente verso il Partito, doti che egli aveva forgiato nella lunga militanza nella socialdemocrazia polacca e che non erano state scalfite da undici anni di carcere duro, lavori forzati ed esilio. Questa concezione della vita egli trasmise alla Čeka. Nella ricerca costante dell'appoggio popolare alle sue azioni: "Il popolo deve sapere che il terrore e la crudeltà non sono il nostro metodo, deve sapere a quale fine siamo obbligati a fare ricorso a misure severe", nel metodo collettivo di direzione e nelle qualità che si richiedevano ad ogni Čekista: fermezza, onestà e sensibilità. "Chi tra di voi - diceva Dzeržinskij -si fosse indurito, colui il cui cuore non fosse attento e umano nei riguardi degli arrestati, se ne vada da questa istituzione. Qui, più che in qualsiasi altra parte, bisogna possedere un cuore sensibile ai dolori altrui. Questo libro tratta inoltre - argomento del tutto inedito - del ruolo della Čeka (dal 1922 GPU) e di Dzeržinskij in tempo di pace: nella ricostruzione delle infrastrutture e nel risanamento delle piaghe sociali del paese, devastato dai terribili anni di guerra civile e invasione degli eserciti di tutte le potenze imperialiste.
La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler. Chi furono i burattinai? Chi gli spianò la strada?
Kurt Gossweiler
Libro: Libro in brossura
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2009
pagine: 336
L'autore documenta l'apporto determinante dei magnati dell'industria, dei grandi proprietari fondiari e dei banchieri tedeschi (nonché dei loro colleghi di Wall Street), alla caduta della Repubblica di Weimar e all’ascesa al potere di Hitler. Nel lungo elenco dei finanziatori del Partito nazista fin dall’inizio spicca, tra gli altri, il nome di Fritz Thyssen. Gossweiler denuncia, inoltre, la complicità dei dirigenti del Partito socialdemocratico che non si opposero, se non a parole, alla violenza sempre crescente delle truppe d'assalto naziste, ma, al contrario, sabotarono sistematicamente la formazione di un fronte unito antifascista e indirizzarono i loro attacchi contro il Partito comunista, animatore delle più risolute lotte di massa contro il nazismo. I collegamenti con la realtà attuale vengono messi in luce sia nella prefazione all'edizione francese di Annie Lacroix-Riz che nel saggio introduttivo di Adriana Chiaia.
La rivoluzione d'ottobre. Memorie e testimonianze dei protagonisti
Libro: Libro in brossura
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2007
pagine: 336
Un libro per ricordare - contro ogni revisionismo e negazionismo - il valore universale dell'evento che pose fine alla preistoria e segno l'inizio della storia dell’umanità, e per rivendicare l'attualità dei suoi insegnamenti. Nella prima parte del libro, attraverso le testimonianze dei protagonisti, rivivono le febbrili giornate dell’insurrezione di Pietrogrado e dell'assalto al Palazzo d'Inverno. Il pressante appello di Lenin «l'indugio significa la morte» si materializza nel fermento del quartier generale del Comitato militare rivoluzionario, lo Snol'nyj, cuore pulsante della rivoluzione. La seconda parte del libro offre il quadro entusiasmante dell'incendio rivoluzionario che si propaga in tutta la Russia: da Mosca, a Kiev, a Sebastopoli, fino alla Siberia e all'Estremo Oriente. La terza parte descrive i primi passi del potere sovietico: la creazione del Consiglio dei Commissari del popolo, i primi decreti emanati dal Governo operaio e contadino sulla pace e sulla terra, in immediata attuazione del programma e delle parole d'ordine del Partito bolscevico. Nelle ultime pagine, in singolare contrappunto con l'epico racconto corale dei rivoluzionari, le voci dei controrivoluzionari in cui s’intrecciano i sentimenti di odio, d'impotenza, di rassegnazione, di disperazione e di miseria morale, espressioni di un mondo morente, travolto dalla tempesta rivoluzionaria. Nell'introduzione si ripercorrono le tappe del pensiero leninista, autentico erede dello spirito rivoluzionario del marxismo: la concezione del partito, l'analisi dell'imperialismo, la teoria della rivoluzione proletaria e della dittatura del proletariato. Teoria che, in rapporto dialettico con la prassi del Partito bolscevico, ha condotto alla vittoria la rivoluzione d'Ottobre ed instaurato il potere dei soviet degli operai e dei contadini. In appendice: i Decreti sulla pace e sulla terra, la Dichiarazione dei diritti dei popoli di Russia ed altri documenti.
Il prezzo della vittoria
Libro: Libro in brossura
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2003
pagine: 366
Il volume offre una scelta di racconti dei più noti scrittori sovietici sulla "grande guerra patriottica", nella quale l'Armata Rossa e i popoli dell'Urss respinsero l'aggressione della Germania nazista fino a spezzare la macchina militare di Hitler e a issare la bandiera rossa sul Reichstag di Berlino.
Tania la guerrigliera
Marta Rojas, Mirta Rodriguez Calderon
Libro: Libro rilegato
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2003
pagine: 256
Il 31 agosto del '67 la retroguardia della guerriglia del Che Guevara in Bolivia cade in un'imboscata tesa dall'esercito di Barrientos e i nove guerriglieri che la compongono vengono assassinati. Tra di loro una giovane donna, Tamara Bunke, pseudonimo Tania. Per soffocare l'ondata di commozione suscitata dalla sua morte gli uffici di propaganda della CIA scatenarono una campagna di calunnie. Questo libro, attraverso testimonianze, ricordi, documenti originali e rapporti riservati, confuta calunnie e mistificazioni e ricostruisce la vita di questa singolare figura di donna, coerente con i suoi ideali di libertà e giustizia sociale, rigorosa nei principi, tenace nella volontà, generosa ed altruista nei rapporti umani, tenera nei suoi affetti.
Contro il revisionismo da Chruscev a Gorbacev. Saggi, diari e documenti
Kurt Gossweiler
Libro: Libro in brossura
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2009
pagine: 568
Una raccolta di saggi e pagine di diari in cui l'autore, comunista fin dai primi anni giovanili e già membro della SED, illustra il sorgere e l'avanzare del fenomeno revisionista e i suoi effetti negativi, sino alla caduta dei sistemi socialisti europei, e descrive le forti resistenze opposte dal movimento comunista internazionale e nel suo paese (Rdt) contro il revisionismo moderno. Un'analisi fondamentale per comprendere quanto è avvenuto nei paesi del cosiddetto socialismo reale a confutazione delle teorie opportunistiche e mistificatorie largamente propagandate.
Stalin, un altro punto di vista
Ludo Martens
Libro: Libro in brossura
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2005
pagine: 400
L'autore, servendosi di fonti ineccepibili, frutto di una rigorosa ricerca storica, mette a confronto le tesi sostenute da Stalin e dagli altri dirigenti del Partito Comunista Bolscevico con quelle degli oppositori interni, riporta numerose opinioni e testimonianze sia di avversari del socialismo, sia di suoi sostenitori, sia di osservatori imparziali. Il tutto sullo sfondo di un vasto affresco nel quale Ludo Martens descrive, in termini non agiografici, la prima esperienza socialista che trasformò una società semifeudale ed arretrata in un Paese industrialmente e culturalmente avanzato, capace di sconfiggere il nazismo.

