Libri di C. Borghero
Letture di Descartes tra Seicento e Ottocento
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2018
pagine: 190
Numerosi lavori degli ultimi anni hanno approfondito la conoscenza della ricezione della filosofia di Descartes, e tuttavia rimangono ancora alcune zone d'ombra da esplorare. Questo volume, che raccoglie dieci interventi presentati e discussi all'interno del Gruppo di ricerche sul cartesianismo operante presso la cattedra di Storia della filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza", si propone di mettere in luce alcuni nodi fondamentali per comprendere la complessa vicenda della fortuna del cartesianismo: le antinomie della dottrina del movimento nel pieno, la tentazione di letture materialistiche del dualismo, gli sviluppi di una teologia 'cartesiana' tra i seguaci di Descartes, la persistenza di impliciti riferimenti a teorie cartesiane persino in ambienti empiristici, la contrastata diffusione del cartesianismo nell'Italia del Settecento e nella cultura filosofica e scientifica britannica dell'Ottocento. Senza alcuna pretesa sistematica e senza voler imporre una veduta unitaria sulla fortuna di Descartes, i contributi qui raccolti offrono un apporto originale agli studi internazionali sul cartesianismo.
L'uomo, il filosofo, le passioni
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2017
pagine: 332
Il volume "L'uomo, il filosofo, le passioni" raccoglie gli atti di un convegno internazionale tenutosi a Roma nel maggio 2014 per iniziativa del gruppo di ricerche sul cartesianismo della "Sapienza". Nel Seicento e nel Settecento la riflessione filosofica sulle passioni introduce una forte discontinuità rispetto al discorso morale tradizionale. La rappresentazione che gli uomini danno di sé, delle motivazioni che li spingono ad agire, del rapporto che essi hanno con le emozioni, viene sostituita con lo studio scientifico del meccanismo delle passioni e del rapporto mente-corpo. All'origine di questa svolta c'è la neurofisiologia cartesiana degli spiriti animali, che trasforma lo sguardo del filosofo che tratta delle passioni in quello di un 'fisico' che ne ricerca i fondamenti scientifici al di fuori di ogni retorica del dovere. Su questa base si costruisce un nuovo discorso sulle passioni, che indaga il funzionamento della macchina-corpo, se ne serve per descrivere e interpretare la fisionomia dei personaggi letterari e teatrali, studia i rapporti tra medicina e morale. Ma contemporaneamente ridefinisce i termini della riflessione sulla dimensione sociale e l'uso delle passioni, ponendole al centro di un'innovativa trattatistica politica, di inconsuete prospettive di indagine della storia, della formazione del sé e dell'educazione alla vita associata. Un discorso nuovo che entra negli spazi del confronto intellettuale, mettendo a nudo le passioni che hanno animato importanti dispute filosofiche, alimentato scetticismo e apologetica, aperto prospettive a un'etica naturalistica.
La ragione e le sue vie. Saperi e procedure di prova in età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2015
pagine: XVI-464
Alcuni anni or sono venne coniata l'espressione "un secolo di duecento anni" per segnalare la continuità tra le filosofie del Seicento e del Settecento. Di questa continuità la vicenda del cartesianismo è parte importante, anche se spesso si inabissa e riemerge come un fiume carsico e subisce trasformazioni concettuali rilevanti. Il volume "La ragione e le sue vie" colloca al centro del suo interesse le discussioni filosofiche sul razionalismo cartesiano sviluppatesi fino ai primi decenni dell'Ottocento, sia sul terreno dell'enciclopedia dei saperi sia su quello delle tecniche di argomentazione. Dal libro emerge la disseminazione del cartesianismo in ambiti disciplinari lontani da quelli presi in considerazione da Descartes, nonché la persistenza di paradigmi di ispirazione cartesiana nelle procedure di prova, anche quando queste avevano ormai abbandonato lo "spirito geometrico".
Immagini filosofiche e interpretazioni storiografiche del cartesianismo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 354
Nonostante ripetuti tentativi di mostrarne i presunti plagi, il pensiero di Descartes apparve fin dall'inizio come un punto di non ritorno nella storia della filosofia e un passaggio obbligato per ogni discorso sulla modernità. Il "paradigma cartesiano" ha però generato immagini filosofiche divergenti e talvolta ingannevoli rispetto all'originario pensiero di Descartes, nonché interpretazioni storiografiche rivelatesi miraggi rispetto al contenuto dei testi nei quali è stata tramandata la filosofia cartesiana. È una situazione che dura ancora oggi ed è frutto della vitalità di una filosofia tuttora al centro delle discussioni contemporanee. Con questo volume il Gruppo di ricerche sul cartesianismo della "Sapienza" si propone di indagare alcuni di questi diversi "cartesianismi" per mostrare attraverso quali mediazioni e con quali conseguenze la filosofia cartesiana sia stata percepita, assimilata, rifiutata e trasformata nel corso degli ultimi quattro secoli, e quali relazioni queste discussioni filosofiche abbiano avuto con la ricerca storiografica su temi, autori e testi riconducibili a quella tradizione.
La metamorfosi dei linguaggi nel Settecento
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 231
All'inizio di "Cultura e rivoluzione industriale" Williams mette in evidenza come tra la metà e la fine del Settecento sia cambiato il significato di alcune parole chiave: 'industria', 'democrazia', 'arte', 'cultura'. La prima, dal senso precedente di 'abilità', diviene un termine collettivo per significare le istituzioni produttive. La seconda abbandona la sua collocazione letteraria echeggiante l'antica Grecia, per introdursi nel vocabolario politico. 'Arte' cambia di significato, e da abilità professionale diviene una capacità legata alla produzione creativa. 'Cultura', da 'cura dello sviluppo naturale' diviene 'cultura' tout court.