Libri di Cinzia Tafani
Attrazione per l'infinito
Lorenzo Albacete
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2024
pagine: 200
Le questioni discusse nel volume trattano delle esperienze più solenni della vita. Tali esperienze alimentano la ricerca umana della verità, della bellezza, della giustizia, della solidarietà e dello sviluppo individuale e ci mettono a confronto con il grande Mistero che giace sempre oltre le cose e ispira ulteriori domande, ulteriore dedizione, ulteriori ricerche. La religione è una domanda di verità, soprattutto in relazione all’autenticità dell’esistenza umana: nasce dalla ricerca di risposte alle domande da affrontare per non rendere l’esperienza di fede una fuga dal gravoso compito di vivere nel mondo contemporaneo. Con linguaggio pungente, efficace e ancora attuale, Lorenzo Albacete presenta la sua visione del rapporto tra il mondo della fede e quello della cultura, tra scienza e mistero, tra fortuna e sofferenza, tra apparire ed essere, consapevole che la domanda religiosa non si trova a un livello superfluo della riflessione, ma al suo centro.
Quando la nube si alzava. L'uomo dalle quattro identità
Bruno Hussar
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2022
pagine: 166
Nel novembre 2011, in occasione di un convegno milanese dell’Associazione italiana degli Amici di Neve Shalom/Wahat al-Salam, il cardinale Carlo Maria Martini inviò un biglietto augurale: «Come è possibile – si chiese – che non risuoni più la voce un po’ incantatrice di padre Bruno Hussar?». Questo libro racconta in prima persona la vicenda umana di un «uomo di sogni e di visioni», secondo il lessico biblico. Ne narra la vocazione intellettuale e religiosa, l’ingresso nell’ordine dei frati predicatori, la nascita della Chiesa cattolica ebraica e la passione per Israele, che lo condurrà, da ebreo di nascita, a cercare vie di pace in una terra tanto antica quanto ancora conflittuale: dalla fondazione della Casa di Sant’Isaia all’invenzione del Villaggio della pace, Neve Shalom/Wahat al-Salam. Il suo messaggio è ancora attualissimo e può fornire spunti importanti a quanti credono ancora che la pace fra Israele e Palestina sia possibile.
Il mestiere dello scrittore
John Champlin Gardner
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2021
pagine: 264
In stile diretto, Gardner affronta i problemi del mestiere di scrittore e non quelli del talento, le nevrosi quotidiane e non quelle del genio. Con esempi, citazioni e suggerimenti affronta i problemi pratici della scrittura: la resa degli effetti, la necessità di revisioni, la punteggiatura, l’interazione necessaria con la figura dell’editor. Gardner si assume il rischio di incoraggiare i giovani scrittori, ma con una riserva, che dà ironica misura della sua coscienza del problema e che consiste nel non dare a per scontato che lo scrittore non debba imparare anche le regole fondamentali dell’ortografia.
Il mestiere dello scrittore
John Champlin Gardner
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2010
pagine: 264
Non si tratta né di imparare l’ispirazione, né di insegnare l’arte e neppure di scegliere fra i corsi di scrittura e corsi di lettura. In uno stile diretto, volutamente disadorno e sottotono, Gardner affronta i problemi del mestiere e non quelli del talento, le nevrosi quotidiane e non quelle del genio. Con esempi, citazioni e suggerimenti mai da critico, ma da maestro nel senso più autentico della parola, Gardner parla dei problemi minimi della scrittura, della resa degli effetti, della necessità di riscritture e revisioni, delle letture, della punteggiatura, dello “sguardo” dello scrittore, fino ad arrivare all’esame del rapporto con l’ambiente esterno, al metodo di riconoscimento dei buoni e dei cattivi corsi di scrittura, alla decisione della pubblicazione (quando e dove), all’interazione necessaria con la figura dell’editor. Certo, Gardner si assume il rischio di incoraggiare i giovani scrittori, ma con una riserva, che dà ironica misura della sua coscienza del problema e che consiste nel non dare a per scontato, neppure che lo scrittore non debba “imparare l’ortografia”.