Libri di E. Lo Iacono
Frate Francesco e la spogliazione. Ieri e oggi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Francescane Italiane
anno edizione: 2019
pagine: 192
Qual'è il senso della spogliazione nel tempo che stiamo vivendo? Partendo dall'autospogliazione di Gesù Cristo, da dove tutto ha origine, si ripercorre e analizza la spogliazione di Francesco d'Assisi, attraverso una pluralità di letture che travalicano l'ambito storico e agiografico per raggiungerci, con una inattesa attualità, nella nostra quotidiana ricerca di senso e conferma nella fede. Contributi di Felice Accrocca, Raffaele Di Muro, Luigi Maria Epicoco, Carlos Acacio Gonçalves Ferreira, Emil Kumka, Elisabetta Lo Iacono, Mirko Mazzocato , Pietro Messa, Domenico Paoletti, Romano Penna, Angelo Romeo, Domenico Sorrentino, Maria Beatrice Toro.
Cento anni di missione. 1917-2017
Raffaele Di Muro
Libro
editore: Miscellanea Francescana
anno edizione: 2017
Un anno di misericordia. Tracce per un cammino
Libro
editore: Miscellanea Francescana
anno edizione: 2017
Supplemento della rivista "San Bonaventura informa".
Informazione religiosa oggi. L'esempio di Giuseppe De Carli
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2015
pagine: 120
Oggi, in una fase in cui il giornalismo sta vivendo trasformazioni profonde, l'esempio di Giuseppe De Carli non è superato. È vero, il giornalismo è cambiato e sta cambiando sempre più velocemente. L'affermarsi di nuovi strumenti, come i social network, ha moltiplicato le fonti e l'interattività, e la distinzione tra fonti e destinatari del messaggio è sempre più sfumata. La figura del giornalista, di conseguenza, è in crisi. Ma sono sicuro che Giuseppe De Carli avrebbe precisato: non dimenticate che la parola crisi viene da un verbo greco che significa separare, cernere, quindi discernere, giudicare, valutare. Si tratta di decidere chi e che cosa vogliamo essere in questo nuovo scenario. Nella consapevolezza che la comunicazione è sì questione tecnica ma è, prima ancora, questione morale. Un grande inviato, Ryszard Kapuscinski, una volta fece un ritratto del giornalista, e secondo me quella sua lezione dovrebbe essere mandata a memoria da noi tutti. Disse che il cinico non è adatto a questo mestiere. Disse che per fare del giornalismo si deve essere innanzi tutto degli uomini buoni, o delle donne buone, dei buoni esseri umani, perché "le persone cattive non possono essere dei bravi giornalisti". Disse poi che le nuove tecnologie, pur facilitando enormemente il nostro lavoro, non ne prenderanno mai il posto, perché ci sarà sempre bisogno di giornalisti con la voglia di prepararsi e di studiare...
Dio è comunicazione per eccellenza. Giuseppe De Carli, professionista al servizio della Verità
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2014
pagine: 112
"L'ultima immagine che conservo di Giuseppe De Carli è del marzo 2010. Vulcanico, entusiasta come sempre, una raffica di idee. Non riusciva a stare fermo un attimo su quella poltrona. Ci aveva convocato nel suo studio di Borgo Sant'Angelo, voleva coinvolgere i colleghi del Tg2 nel progetto di uno speciale su Papa Wojtyla che fu trasmesso poi il 18 maggio 2010. Fu l'ultima sua produzione, morì due mesi dopo. Era già malato, un segreto che per pudore conservava per sé. Anche noi ignoravamo la gravità del male, e nulla nei suoi modi e nel suo volto lo faceva presagire. Lo intricava come tutte le cose nuove e un po' audaci l'idea di ollaborare con giornalisti di una testata diversa e storicamente 'competitiva' rispetto al suo Tg1, in cui aveva profuso tante energie prima di impegnarsi come responsabile della struttura Rai Vaticano. Collaborazione inedita, già sperimentata giusto un anno prima, in occasione del viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa (maggio 2009). Indimenticabile la telecronaca che facemmo insieme della preghiera del Papa sul Monte Nebo in Giordania. E la Messa a Nazareth, sul Monte del precipizio, sveglia alle tre e mezza della notte. Lui felice come un bambino, mai un lamento per i disagi (...). E poi il commento in diretta dell'evento, la solita professionalità, pagine e pagine di appunti preparati con pignoleria su ogni aspetto storico e liturgico della Messa in Galilea."