Libri di E. Lo Sardo (cur.)
Michelangelo e Iacopo Galli nella Roma dei Borgia. Le fonti 1496-1501
Libro: Copertina rigida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2018
pagine: 128
Né ricco, né particolarmente famoso Michelangelo arrivò a Roma nel 1496. Non vi andò di sua spontanea volontà, fu piuttosto trascinato dagli eventi. Eppure in pochi anni, nella città dominata dai Borgia, realizzò i suoi primi capolavori: il Bacco, la Pietà e, forse, la Madonna di Bruges. Opere straordinarie dovute al suo talento, al fascino delle antiche vestigia e all'amicizia di un giovane banchiere, Iacopo Galli, che con sincero affetto lo promosse e lo aiutò. Dalla lettura delle fonti si delineano con sufficiente chiarezza i primi passi delle fortune artistiche del grande genio fiorentino e intorno a lui si animano i nomi e i volti delle genti da lui frequentate. Uomini del Rinascimento che vediamo raffigurati nei suoi disegni, nei dipinti di Melozzo, di Pinturicchio, di Raffaello e che popolano le piazze e le strade di una Roma che Michelangelo profondamente plasmò.
La luminosa virtù. Un'idea di costituzione nel Mezzogiorno del Seicento. Pagine da «La scienza della legislazione»
Gaetano Filangieri
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2017
pagine: 183
Come riformare uno Stato nell'età dell'assolutismo? E questo il quesito che affronta la "Scienza della legislazione" di Gaetano Filangieri, un'opera del pensiero civile italiano dell'Illuminismo. La tesi essenziale di Filangieri era che l'opera riformatrice dovesse cominciare dalle leggi, in modo da poter stabilire attraverso di esse un corretto rapporto tra re e sudditi. Il grande pensatore napoletano prefigurava, in tal modo, sulla scia di Montesquieu, una forma di Stato che si sarebbe solo con difficoltà affermata nell'Europa continentale: la monarchia costituzionale. Filangieri si ispirava soprattutto alla Rivoluzione americana, che alla base dell'edificio istituzionale poneva la virtù dei cittadini. Con confuciano pragmatismo, il giovane filosofo napoletano capì che nessuna norma avrebbe potuto funzionare senza la spontanea adesione e la compartecipazione di governanti e governati. Era necessaria una profonda riforma morale che doveva partire dal basso, attraverso un sistema di educazione civile diffuso, a diversi gradi, in tutto il paese, senza distinzioni di luogo e di censo. Conosceva Filangieri l'opera di Confucio? Certamente sì. Un gesuita napoletano aveva tradotto per la prima volta nel 1590 i classici del grande filosofo orientale e sempre a Napoli, nel 1732, era stato fondato da Matteo Ripa il Collegio dei Cinesi. Nella popolosa capitale delle Sicilie, lungo le vie del mare, confluivano le grandi opere del pensiero politico. Dalla sua villa di Vico Equense, Filangieri immaginò un'utopia possibile per il Mezzogiorno, nella convinzione che fosse quella l'unica via percorribile per spianare la strada a un nuovo mondo di pace e di virtù. Nella sua opera il pensatore napoletano enuncia quelli che ci appaiono ancora oggi come veri e propri principi universali, validi in tutte le democrazie: aborrire la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti interni ed esterni; promuovere la felicità dei cittadini con un sistema legislativo chiaro e uniforme su tutto il territorio nazionale; abolire il regime feudale; favorire le opere dell'intelletto e le libere associazioni; separare Stato e Chiesa e ridimensionare la proprietà ecclesiastica; istituire un sistema gratuito di pubblica istruzione e favorire i cittadini virtuosi; garantire la libertà di espressione; condividere con gli Stati europei i valori comuni di tranquillità, sicurezza e diritto delle genti; trasformare la società in modo graduale con un piano di riforme e col ripudio di ogni violenza; assicurare il benessere economico dei cittadini. Scelti e commentati dalla cura di Eugenio Lo Sardo, i brani più significativi e curiosi di questa "utopia civile" ispirata al Mezzogiorno d'Italia vengono qui proposti in un volume che riporta a evidenza il pensiero di un grande filosofo politico del nostro patrimonio intellettuale. Presentazione di Fondazione con il Sud.
Atlante della Cina
Michele Ruggieri
Libro
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1993
pagine: 160
Eureka. Scienza e prodigi da Archimede a Plinio. Catalogo della mostra (Napoli, 11 luglio 2005-9 gennaio 2006)
Libro: Copertina morbida
editore: Electa Napoli
anno edizione: 2005
pagine: 280
Automi, orologi, armi tecnologiche, scenografie animate: i tratti distintivi dell'universo tecnologico moderno hanno radici antiche. I Greci avevano già inventato perfino la macchina a vapore. Un apparato del libro ricostruisce il percorso affascinante della tecnica antica: oggetti d'uso quotidiano come le stadere e i samovar, rarità come la Tazza farnese, l'astrolabio di Anticitera, l'organo idraulico ritrovato a Dion, modelli funzionanti di macchine e strumenti. Il volume è il catalogo della mostra di Napoli (Museo Archeologico Nazionale, 11 luglio 2005 - 9 gennaio 2006).