Libri di G. Rosa
L'infaticabile ODB
Libro: Copertina morbida
editore: Fondazione Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 175
«Davvero infaticabile, Oreste del Buono: per tutta la sua vita, intensa e generosa, si è dedicato a escursioni temerarie nel campo aperto della letterarietà più avventurosa, inoltrandosi in terreni poco o pochissimo frequentati. L'irrequietezza immedicabile, la leggendaria curiosità, il gusto per le divagazioni fantasiose, l'amore per le invenzioni narrative più estrose, persino la serie di dissidi contrasti e conflitti, se certo testimoniano un tratto caratteriale, ancor più documentano l'operosità frenetica di chi, fuori dalla tana del veteroumanesimo, combatte quotidianamente dentro il vortice contraddittorio della modernità culturale, in bilico fra resistenze passatiste e aperture dilettantesche. Una vera talpa metropolitana, che scava ed esplora, ogni tanto si interra per poi spuntare vigile e lungimirante in una zona poco illuminata: a sorreggerne l'energia produttiva era il rifiuto radicale di tutto ciò che apparteneva alla "società letteraria", articolata nei suoi molteplici gruppi: accademici o eruditi, sperimentali o neoavanguardisti, cultori di illustri memorie o promotori velleitari di "spiriti radicaleggianti". Erano la spocchia e lo snobismo ostentati da chi vantava l'appartenenza a una zona di "disfinzione" a far esplodere in del Buono l'insofferenza e il gusto della sfida. Che il culmine delle avventure immaginose più sbrigliate e anticonformiste venga raggiunto con la direzione di "Linus" lo attesta, con icastica efficacia, la sigla di massima e indiscussa autorialità, OdB.» Un primo sguardo complessivo su una figura che ha ancora molto da raccontare.
Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-45)
Antonio Giolitti
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2015
pagine: XXVIII-130
Il 19 settembre 1944 Antonio Giolitti è costretto a sospendere la sua vita di comandante partigiano (intrapresa a Barge il 9 settembre 1943) in seguito alla frattura di una gamba: dopo una serie di traversie viene portato a Aix-les-Bains, dove rimarrà per un periodo più lungo del previsto (per ben due volte i medici devono "riaggiustare" la gamba che non era stata correttamente ricomposta), il che gli impedirà di ritornare a lottare in Italia, come desiderava. Costretto all'immobilità, il primo compito che si assegna è di avviare un diario per tracciare un bilancio della sua vita partigiana. Sono per lui mesi di solitudine, in cui la pagina scritta gli serve per dialogare con la moglie Elena (in Italia con i due figli già nati) e attraverso di lei con se stesso. Il diario è lo specchio di questo dialogo e ci offre il ritratto di un uomo dotato di un fortissimo e personale senso etico: è netto sul piano morale il distacco rispetto alla generazione dei "padri" e forte è la consapevolezza della frattura rappresentata da una guerra necessaria, che è di liberazione, antifascista, e di classe - laddove "classe", nel suo caso di iscritto al PCI, significa soprattutto lottare per costruire una nuova élite dirigente responsabile, in sostituzione di quella che aveva portato il paese alla guerra e al disastro morale.
L'autorità dell'autore
Mario Berenghi
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2003
pagine: 196
"Il libro si intitola all'autore, e alla sua 'autorità', in quanto a lui spetta di prendere l'iniziativa e toccherà a lui, nell'incontro con il lettore, la funzione di unico detentore della parola. Ma Barenghi delinea in realtà una teoria 'generale' della letteratura, che rielabora originalmente e offre una cornice organica ad alcuni dei motivi e dei suggerimenti più interessanti della stagione post-strutturalista, l'estetica della recezione, il reader response criticism". (Dalla Prefazione di Franco Brioschi)