Libri di M. Orazi
La resistenza a Imola e circondario. Raccolta di scritti curati da Elio Gollini per le pagine del settimanale «sabato sera»
Libro: Libro in brossura
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2014
pagine: 160
Sul fascismo
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2011
pagine: 112
Ivo Andric per circa due anni (1920-1921) assunse l'incarico di diplomatico presso l'ambasciata del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni in Vaticano. Durante il suo periodo romano un fenomeno politico e sociale non sfugge alla penna dello scrittore: la nascita e lo sviluppo del fascismo. Tutti i suoi scritti su questo tema sono stati elaborati dopo la sua permanenza a Roma e quella, brevissima, a Trieste (fine 1922 - inizio 1923) e pubblicati sulle riviste letterarie croate e serbe nel periodo 1923-1926. All'edizione italiana di questi inediti di Andric si aggiungono due ricordi dello scrittore serbo, entrambi del secondo dopoguerra: il primo è del suo amico Kalmi Baruh, ispanologo, ebreo di Sarajevo vittima dello sterminio nazista; il secondo è frutto di una sua dolorosa passeggiata per i sentieri dell'antico cimitero ebraico della capitale della Bosnia-Erzegovina. Questi saggi trasmettono intatta l'originalità dello sguardo di Andric sul fascismo e le sue conseguenze, un fenomeno che al tempo suscitò molte perplessità nelle cancellerie e nei parlamenti delle cosiddette vecchie democrazie e che oggi, travestito a volte da varie forme di populismo, conferma la sua preoccupante vitalità ideologica.
Il profumo della pioggia nei Balcani
Gordana Kuic
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 607
Le sorelle Salom vivono a Sarajevo, con una madre energica e affezionata ai valori tradizionali, e un padre che resta in secondo piano per tutto il romanzo. Ci sono anche due fratelli, ma la storia, fin dall'inizio, inquadra e ritrae fin nei dettagli soprattutto le ragazze, e soprattutto il loro carattere. Cinque donne forti, cinque ebree sefardite che in casa parlano ladino e ubbidiscono ai dettami della religione di famiglia, coinvolte nella frenesia che segue l'assassinio dell'arciduca Ferdinando e lo scoppio del primo conflitto mondiale. E che fanno poi scelte di vita anticonformiste e ribelli, fino all'invasione della Serbia durante la seconda guerra mondiale, e alla liberazione. Le due sorelle più interessanti, perché più libere, sono Blanki, la madre dell'autrice, e Riki, la più piccola. Blanki si innamora giovanissima di Marko, serbo, ricco e colto, di famiglia ortodossa, e resta testardamente legata a lui nonostante l'uomo rifiuti di presentarla in pubblico e di sposarla per non contravvenire alle regole della società del tempo; e nonostante l'ira della madre e lo sgomento delle sorelle, per non parlare della riprovazione generale. Riki sceglie il teatro, la danza, diventa una ballerina famosa, e ha a sua volta una storia impossibile con uno di quegli uomini sposati che non lasceranno mai la moglie. La Storia fa da sfondo a vicende personali raccontate nei dettagli, con i sentimenti, di amore o ribellione che siano, sempre in primo piano...
Astrakan
Dragan Velikic
Libro: Copertina morbida
editore: Zandonai
anno edizione: 2013
pagine: 221
Mentre perquisisce l'armadio di un appartamento sospetto un ufficiale della polizia segreta sfiora accidentalmente un collo di pelliccia, soffice come un tessuto di Astrakan: da quel contatto si dipana un labirintico intreccio familiare imbevuto di passioni e ombre che attraversano tutto il Novecento. Marko Delie, il giovane protagonista, si ritrova a vagabondare tra ricordi e ossessive ricerche, approdando inesorabilmente a nodi inestricabili e aloni di sospetto. Che cosa è accaduto alla madre fuggita in Italia? Cosa nasconde l'ambigua esistenza di suo padre? Cosa lega la sua famiglia alla società segreta dei Camminatori? Per Dragan Velikic la saga familiare e il thriller politico sono fatti della stessa materia, una densa lava che scorre tra sogno e incubo, tra i segreti della seduzione e il lento svelamento del seduttore.
La finestra russa
Dragan Velikic
Libro: Copertina morbida
editore: Zandonai
anno edizione: 2011
pagine: 323
Figlio di una modista e di un rassegnato giornalista di provincia, il giovane Rudi Stupar mette in atto continue strategie per restare estraneo a se stesso: intraprende una carriera di attore per la quale non è tagliato, studia una materia che non lo appassiona, infine sceglie l'esilio. Per sottrarsi al servizio militare abbandona Belgrado per Budapest, e da fi fugge inquieto alla volta della Germania, dove lavorerà, tra l'altro, in una ditta che prepara i defunti per l'ultimo riposo. In realtà, i molteplici impieghi e le inesauste flànerie sono semplici occasioni per spezzare i vincoli imposti dalla mera cronologia e intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo, propiziato innanzitutto da un fitto intrico di relazioni erotiche: molti i nomi di donna che danzano sulle labbra di Rudi in queste funamboliche pagine, molti i mondi dischiusi da quei corpi, molti i fantasmi che vengono a tormentare gli amanti. Un romanzo magmatico e vigoroso in cui Velikic tratteggia, spostandosi con agilità nello spazio e nel tempo, la complessa scoperta di una vocazione, quella per la scrittura, grazie alla quale anche noi veniamo sollevati in un universo dove vorticano voci, echi e destini strappati all'oblio.