Libri di S. Grassia
La novella del grasso legnaiuolo
Antonio Manetti
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 106
Indiscusso capolavoro della letteratura italiana del Rinascimento, sofisticata macchinazione narrativa che ha influenzato larga parte della nostra letteratura contemporanea da Sciascia a Camilleri, "La novella del Grasso legnaiuolo" è, nella redazione di Antonio Manetti, il cesellato resoconto letterario di una "storia vera". Nella Firenze del 1409 si svolge la "piacevole congiura" in grande stile ordita da Filippo Brunelleschi ai danni del "legnaiuolo" Manetto Ammannatini, detto "il Grasso", indotto, con sapiente inganno ed esilaranti audacie, a convincersi di essere diventato un'altra persona. Introduce il testo l'analisi di Salvatore Silvano Nigro.
Fantasia di poesie. Raccolte di filastrocche e poesie di giovani sognatori
Libro: Libro in brossura
editore: In Mind
anno edizione: 2016
pagine: 40
Sono raccolte di poesie e filastrocche create dalle classi IV di Lignano Sabbiadoro con l'aiuto delle maestre. Età di lettura: da 6 anni.
Barroco
Severo Sarduy
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2014
pagine: 128
"Barroco" è un trattatello narrativo dello scrittore cubano, naturalizzato francese, Severo Sarduy. La prima edizione del racconto critico è del 1974. Il libro è stato più volte ristampato dall'autore, sempre con delle aggiunte. Questa nuova edizione italiana (sollecitata da Mario Vargas Llosa, e curata da Salvatore Grassia) è l'unica veramente completa. "Barroco" racconta la "ricaduta" dei modelli cosmologici sull'arte e sulla letteratura, attraverso la decisiva contrapposizione di due forme: il cerchio di Galileo e l'ellisse di Keplero. Con passaggi analogici, che devono molto all'archeologia dei saperi di Foucault e alle teorie psicanalitiche di Lacan, l'inventiva saggistica di Severo Sarduy si sofferma in particolare sulla definizione dei procedimenti retorici che agiscono nello "spazio simbolico del barocco". Rispetto al cerchio, che domina con l'equilibrio del suo unico centro le composizioni rinascimentali di Brunelleschi e di Raffaello, l'ellisse geometrica (con i suoi due centri) si riflette nel decentramento e nella duplicazione raffigurati nello Scambio delle Principesse di Rubens, nell'anamorfosi del cerchio che dilata la pianta di San Carlo alle Quattro Fontane progettata da Borromini, nell'elisione del soggetto ingegnosamente rappresentata da Velázquez nelle Meninas.