Libri di S. S. Nigro
Il segretario di lettere
Tomaso Costo, Michele Benvenga
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1991
pagine: 108
Lettere dedicatorie
Matteo Bandello
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1994
pagine: 860
Paesaggi culturali. Scritti in onore di Giovanni Puglisi
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2018
pagine: 637
«Gianni Puglisi nel 2015 ha compiuto 70 anni; questo libro nasce per rendergli omaggio e come testimonianza di stima e affetto. I tanti contributi, diversi tra loro per ambiti toccati, temporalità esplorate, interrogativi sollevati, punti di vista adottati, sono confluiti in questo volume come tasselli di un mosaico: ritratti, incontri, luoghi, occasioni di dialogo intellettuale si alternano in un discorso plurale che prende corpo e si alimenta nella storia della filosofia, nell'antichità classica e nella realtà moderna e contemporanea, nella teoria e critica letteraria e nella letteratura, nelle altre arti e tecnologie, una varietà di temi e riflessioni tutti collegabili con gli interessi scientifici e l'impegno culturale di Gianni Puglisi nei diversi momenti della sua vita professionale.» (Dalla Nota di Salvatore Silvano Nigro e Paolo Proietti)
La verità sul caso Motta
Mario Soldati
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2004
pagine: 204
Un libro ricco di implicazioni tra il giallo, il grottesco e il metafisico. Nell'estate del 1936 Gino Motta, giovane e brillante avvocato, scompare improvvisamente mentre è in vacanza al mare. La polizia indaga, ma è propensa ad archiviare il caso prima come annegamento, poi come suicidio per squilibrio mentale. Ma l'avvocato Motta non è morto: incontrata una sirena su un tratto solitario di spiaggia, è sprofondato con lei in acqua, risucchiato in un mondo affascinante e inquietante. Mentre sembra cedere alla favola e al surreale, Soldati, che scrive questo libro durante il fascismo, riesce a disegnare in controluce una metafora subacquea dell'opaca, ottusa, vita italiana di quegli anni, lasciando al lettore un nodo da sciogliere e un senso da scoprire.
Fuga in Italia
Mario Soldati
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2004
pagine: 130
"Soldati dà sempre l'impressione di voler fuggire. La fuga è una condizione della sua intelligenza e del suo spirito. Sorpreso, dall'armistizio del settembre 1943, e messo allo sbaraglio per la sua attività politica, dovette fuggire da Roma a Napoli, già occupata dagli Alleati. La fuga è durata dal 14 settembre al 3 ottobre. Prima in treno, poi in bicicletta e la bicicletta, per chi conosce Soldati, è un 'amore di gioventù' sempre felice. Quello che gli capitò in quei giorni, gli uomini che incontrò, e tanti pensieri provati a quelle viste dolorose o a quegli incontri drammatici, si ritrovano adesso nel suo ultimo libro" (Enrico Emanuelli).
Il libro mio
Jacopo Pontormo
Libro: Copertina morbida
editore: Costa & Nolan
anno edizione: 2005
pagine: 115
I tratti accentuati dei disegni di Pontormo sembrano riflettere la sua fisicità, esasperata da un regime alimentare ai limiti della sopravvivenza: il quotidiano intreccio di pratica artistica e rigore nutrizionale traspare bene da questo diario, promemoria esauriente e rigoroso, redatto dal pittore giorno per giorno, con annotazioni che spaziano dal cibo ai malesseri, ai disegni, alle visite degli amici. Scontroso, misantropo, sprezzante, il Pontormo fu un personaggio forte, quasi caricaturale, trasgressivo; come doveva essere il suo Diluvio, andato distrutto nel corso del Settecento, di cui però nel "Libro mio" possiamo scorgere il sapore agro, l'impatto straniante, lo sguardo spregiudicato.
La giacca verde
Mario Soldati
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2005
pagine: 143
"Poche volte accade di aver l'impressione della facilità come leggendo La giacca verde (...). La trovata di una situazione che costringe un celebre direttore d'orchestra a celare la propria identità di fronte ad un oscuro suonatore di batteria che si spaccia per compositore è degna di un racconto della tradizione classica, diciamo: Gogol. E così l'alternanza di ironia e di pietà che guidano il lettore insensibilmente alla verità che l'autore vuol dirci, a quella esperienza della identità profonda degli uomini, della loro ambivalenza intellettuale e morale, facile ad affermare in astratto ma difficilissima a riconoscere in concreto, distinguendo l'anima sotto il carattere." (Franco Fortini)
La finestra
Mario Soldati
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2005
pagine: 197
Il libro, oltre a "La finestra" di Mario Soldati, raccoglie anche la sceneggiatura televisiva del racconto firmata dall'autore e da Raffaele La Capria, e il saggio "L'altro fu Mattia Pascal" di Salvatore Silvano Nigro.
Un viaggio a Lourdes
Mario Soldati
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 149
Uno scrittore laico a Lourdes, luogo di fede e di miracoli. Nel 1934 Mario Soldati intraprese un viaggio a Lourdes, non per devozione, ma per un'inchiesta giornalistica. Alla stazione, il giorno della partenza, in mezzo a preti, frati, monache, infermiere, nobili e borghesi della Torino che conta, Soldati coglie umori e voci dei "congregati della banchina". Sta per partire il treno verde, il convoglio attrezzato per il trasporto dei malati. È un tragitto faticoso, lento, ma in realtà il viaggio è sofferenza e sacrificio solo per i pochi malati gravissimi, per tutti gli altri, anche per gli infermi, è occasione di distrazione e di svago. Finalmente, dopo più di 24 ore, il treno verde giunge alla meta. Ma a Lourdes, scopre il ventottenne Soldati, non si respira un'atmosfera di spiritualità: città ariosa, allegra, operosa, si presenta assai diversa da Assisi, un luogo in cui anche le pietre rimandano alla meditazione. Ma qual è il mistero di Lourdes? Sta forse nella grotta, che tuttavia appare insulsa e brutta? Allora perché attira tanti uomini e donne? L'occhio penetrante di Mario Soldati mette a fuoco questo luogo colmo di misticismo - di straordinaria suggestione per i credenti - con il ritmo incalzante del reportage e uno sguardo laico e disincantato.
I Promessi sposi. Un esperimento
Giorgio Bassani
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2007
pagine: 152
Un Bassani inedito, questo: un trattamento per il cinema, che è un racconto lungo; una insospettata "storia milanese", che dialoga con le "Cinque storie ferraresi" del 1956, e fra esse si incunea come "esperimento" morale e civile su e con Manzoni. Bassani forza i limiti del genere e al cinema impone le leggi narrative del capolavoro manzoniano. Brevi note di commento all'inizio delle tre parti della sceneggiatura sottolineano di volta in volta le intenzioni dell'autore: "Dato il carattere sperimentale, di studio, della presente riduzione, si è voluto tentare un inizio diverso da quello del romanzo, anche se desunto rigorosamente dallo stesso". Bassani non era nuovo alla sceneggiatura, aveva lavorato con Visconti per "Senso", con Luigi Zampa ("La romana"), con Soldati, ("La donna del fiume"). Oggi si legge questa sceneggiatura come documento, (il film non fu poi mai realizzato).
La divina foresta
Giuseppe Bonaviri
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2008
pagine: 181
La pubblicazione della "Divina foresta" (1969) fu propiziata da Giorgio Caproni, con un suo dettagliato parere di lettura: "Una suggestiva historia naturalis ambientata in una remotissima Sicilia agli albori della creazione, è il tema, svolto in chiave tra lucreziana e, al limite opposto, perfino kipliniana, di queste pagine che il lettore, da un capo all'altro, segue con mai rallentato interesse e, diciamolo pure, con innegabile incanto poetico. Protagonista è la vita stessa, o, per meglio dire, è un'entità vivente e "cogitante" dapprima indeterminata nella propria larvale forma e quindi, dopo una breve stagione vissuta vegetalmente, sotto la definitiva specie d'un avvoltoio e precisamente d'un filosofico avvoltoio, che nulla ha in sé della ferocia che il nome evoca ma che anzi è nutritissimo di classica saggezza (la greca in primo luogo) e che a suo modo disegna nell'arco della propria avventura (la perdita della compagna lo spinge, fino all'estenuazione, alla ricerca d'un messaggio iperuranico oltre i confini dell'isola d'oro, oltre gli oceani e addirittura verso l'irraggiungibile luna, in un alternarsi di roventi esaltazioni e di nere ipocondrie che rasentano le più moderne nevrosi) l'arco della nostra umana inquietudine di fronte al nostro stesso esistere e morire".
Il nome delle parole
Guglielmo Petroni
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2011
pagine: 163
Scrive Andrea Camilleri nella Nota a questo volume: "Nella mia vita ci sono stati due libri che mi hanno formato non come scrittore, ma come persona. Il primo era stato "La condizione umana" di Malraux, il secondo indubbiamente fu "Il mondo e una prigione" di Guglielmo Petroni. Fu, dunque, Petroni uno dei protagonisti della cultura italiana del secondo Novecento, come poeta, come narratore e anche come organizzatore (essendo tra i creatori del terzo programma radiofonico). Il nome delle parole è il libro autobiografico dal quale traspare un desiderio di sintesi, di bilancio: quasi un giustificare la scelta di dedicarsi, lui di famiglia povera, bambino autodidatta, alla cultura; scelta sentita simile a una sorta di tradimento del destino di nascita suo e di quelli come lui di non potersi esprimere. Un racconto che va dalla "casa povera" alla "casa giusta", cioè dalla prima infanzia agli anni dell'affermazione. Scandito in tre tempi. Il tempo dell'infanzia, in cui un essere sensibile alla bellezza apre gli occhi dentro "una vita povera che non conosce il nome dei colori e nemmeno quello delle parole". Il tempo dell'adolescenza, in cui per caso Guglielmo s'incontra con l'arte e l'arte gli trasmette il bisogno imperioso di "impossessarsi delle parole necessarie per adeguarsi agli oscuri sovvertimenti che le nuove immagini avevano provocato nel mio povero spazio spirituale": un bisogno di lettura di poesia e di scrittura.