Libri di A. Imponente
Sulle tracce dell'Accademia di Antonio Canova e di un bunker. Artisti contemporanei a Roma
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2022
pagine: 160
La scoperta di tracce non ancora esplorate nelle vicende storiche di palazzo Venezia, uno dei complessi monumentali simbolo di Roma. Tra il 2010 e il 2014 nel corso dei lavori di restauro nella zona dove erano ospitati gli uffici della Soprintendenza del Lazio, attrassero l'attenzione un'iscrizione in latino marezzata dal tempo dedicata ad Antonio Canova, e una sala con lo stesso nome avvincente, Canova.
I tesori del Polo Museale della Campania. Dalla preistoria al contemporaneo. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2020
pagine: 256
Una selezione ragionata, sapiente, tra i tesori di un patrimonio di cultura e di ambiente che solo una cultura sensazionalista, effimera, ha potuto classificare per decenni come 'minori'. Beni comuni che condensano identità millenarie, monumenti e paesaggi antichi, parchi, castelli, teatri, ville, conventi che innervano il tessuto regionale della Campania felix da settentrione a mezzogiorno, da occidente a oriente: Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant'Elmo, Museo Duca di Martina, Palazzo Reale, Villa Pignatelli e Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, Parco e tomba di Virgilio, Complesso monumentale dei Girolamini, Certosa di San Giacomo, Villa Jovis, Grotta Azzurra, Museo archeologico territoriale della penisola sorrentina "Georges Vallet", Museo Storico Archeologico di Nola, Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno, Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, Certosa di San Lorenzo, Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della media valle del Sele, Parco Archeologico di Elea-Velia, Teatro romano di Benevento, Museo Archeologico del Sannio Caudino e Castello di Montesarchio, Santa Maria Capua Vetere, Museo Archeologico di Calatia, Museo Archeologico dell'Agro Atellano, Museo Archeologico dell'antica Allifae, Museo Archeologico di Teanum Sidicinum, Teatro di Teanum Sidicinum. Storie vive di una tutela militante che merita nuovi orizzonti di contemporaneità e di sostenibilità.
Vesuvio quotidiano_Vesuvio universale
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2019
pagine: 128
«L'amplissima ansa del golfo di Napoli col vulcano fumante o in pieno tumulto di fuoco non ancora urbanizzati, compare sui sontuosi oggetti di arti decorative dell'ottocento, tazze e piatti in porcellana, calamai in marmo verde, scatole di lava [...] le vedute del fuoco si concretizzeranno nel magma eruttato dal vulcano nella sezione che fa contrasto con l'arte moderna e contemporanea giunta in mostra con le sue dissonanze oltre il limite, sempre più eccentriche e aniconiche. Spartiacque sono le tavolette dal vero e da vicino di Giuseppe De Nittis sotto il Vesuvio, le sue impressioni dell'eruzione del 1872 con cui prelude le tecniche fotografiche. Con la sperimentazione di tecniche che comprendono oltre alla pittura, dalla ceramica al cemento alla terracotta, al bronzo patinato nero, ai fenomeni di combustione, e quindi cenere, fumo, carbone, gli artisti dopo aver assimilato il dato naturale dichiarano una volontà di indipendenza e la loro ossessione per la materia. "Vesuvio quotidiano_Vesuvio universale" descrive la mappa del desiderio di connettere le collezioni del museo con altrettanti prestiti di arte moderna e contemporanea, e di trasformare in un rapporto l'incontro tra i dipinti che segnano la "carriera" delle ripetute eruzioni del Vesuvio con i punti di vista di una diversa sensibilità.» (Anna Imponente)
Il cammino delle certose. Napoli. Capri. Padula
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2018
pagine: 168
Tre luoghi simbolo della storia universale e dell'immaginario religioso, architettonico e artistico, le Certose di San Martino a Napoli, di San Giacomo a Capri e di San Lorenzo a Padula, emblemi di una civiltà plurisecolare che ha contribuito a formare l'identità della regione da nord a sud, dalla metropoli capitale alla cittadella monastica più imponente d'Europa, nel cuore del Vallo di Diano. Il filo conduttore delle esposizioni, tra assonanze e distinzioni, si articola sulle interpretazioni storiche dei temi della meditazione, della violenza, della redenzione, del conflitto religioso, con capolavori quali Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, fino alle declinazioni contemporanee autoriali dei campi di forza del silenzio, dell'ambiente naturale, dell'impegno etico, del legame con il territorio, in una trama discontinua e inquieta di relazioni fluide, senza tempo e senza confini.
Passato-Presente. Dialoghi d'Abruzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2012
pagine: 159
Quando un anno fa nell'ambito della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio si è concretizzata la possibilità di realizzare questo omaggio al Museo Nazionale d'Abruzzo, per ricordarlo così come era attraverso alcune opere simbolo della sua collezione, e anche come in divenire potrebbe accrescersi con nuove acquisizioni, la decisione a favore è stata determinata da due considerazioni. La prima riguardava l'aver individuato in provincia di Roma un sito storico di grande suggestione e rilevanza a Genazzano. La seconda considerazione, complementare alla precedente, scaturiva da una riflessione che riaffiorava da qualche tempo.
Michelangelo Antonioni. Le montagne incantate. Catalogo della mostra (L'Aquila, 30 ottobre-9 dicembre 2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2007
pagine: 79
Una selezione di centosessanta pezzi che costituiscono una scelta assai ampia e quasi completa delle "Montagne incantate" del Museo Antonioni. L'intento è quello di mostrare l'intero processo creativo, dalle matrici originali a tempera, di formato minimo, che per il geniale autore erano solo la traccia iniziale del lavoro, agli ingrandimenti fotografici, i blow up, ovvero la trasformazione meccanica dei frammenti cartacei. Un'occasione per evidenziare il confronto tra l'astrazione fotografica delle "Montagne incantate" e la struttura scenica e la "forza psicologica dei colori" di alcuni celebri film: dal mondo minerale pietrificato in bianco e nero di l'"Avventura" (1959) ai violenti fumi colorati e le nebbie livide di "Deserto rosso" (1964) al paesaggio lunare di "Zabriskie Point" (1970) a quello ocra e rosato di "Professione reporter" (1974). La sequenza centrale di "Blow up" (1966) in cui il protagonista tramite l'ingrandimento fotografico ha la rivelazione di una realtà sfuggita a occhio nudo, diventa invece metafora del procedimento creativo che utilizzerà per comporre le opere omonime.