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Libri di A. Zapparoli

Il lavoro manuale come medicina dell'anima. Perché tornare a riparare le cose da sé può renderci felici

Matthew Crawford

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 240

Quanti di noi sarebbero capaci di rimediare a un piccolo guasto in casa propria, si tratti di un semplice elettrodomestico o di un lavello? Quanti sarebbero in grado di riparare la propria automobile o, molto più banalmente, la bicicletta senza dover ricorrere a un meccanico o a qualcuno che, a pagamento, lo faccia per noi? Non sono passate neppure due generazioni e, incredibile a dirsi, quello che per i nostri nonni o per i nostri genitori era del tutto ovvio, è diventato per noi quasi impensabile: prendersi cura degli oggetti quotidiani, dedicarvi del tempo, sporcarsi magari le mani di grasso, ma ripararli da sé. Ci siamo convinti che i cosiddetti "lavori di concetto" siano più gratificanti sul piano sociale e intellettuale. Non è quasi mai vero, e Matthew Crawford, un filosofo che ha preso la bizzarra decisione di abbandonare il suo ben remunerato lavoro in un centro di studi politici di Washington per fare il meccanico di motociclette, capovolge proprio questa idea: l'evoluzione del lavoro d'ufficio, in realtà, ha trasformato i "colletti bianchi" in un esercito di frustrati esecutori di direttive altrui. E, soprattutto, li ha privati della possibilità di toccare con mano i benefici concreti della propria attività. All'opposto, i mestieri manuali, come ci mostra Crawford offrono spazi di libertà e appagamento del tutto dimenticati da molti di noi.
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Il lavoro manuale come medicina dell'anima. Perché tornare a riparare le cose da sé può renderci felici

Il lavoro manuale come medicina dell'anima. Perché tornare a riparare le cose da sé può renderci felici

Matthew Crawford

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2010

pagine: 225

Quanti di noi sarebbero capaci di rimediare a un piccolo guasto in casa propria, si tratti di un semplice elettrodomestico o di un lavello? Quanti sarebbero in grado di riparare la propria automobile o, molto più banalmente, la bicicletta senza dover ricorrere a un meccanico o a qualcuno che, a pagamento, lo faccia per noi? Non sono passate neppure due generazioni e, incredibile a dirsi, quello che per i nostri nonni o per i nostri genitori era del tutto ovvio, è diventato per noi quasi impensabile: prendersi cura degli oggetti quotidiani, dedicarvi del tempo, sporcarsi magari le mani di grasso, ma ripararli da sé. Ci siamo convinti che i cosiddetti "lavori di concetto" siano più gratificanti sul piano sociale e intellettuale. Non è quasi mai vero, e Matthew Crawford, un filosofo che ha preso la bizzarra decisione di abbandonare il suo ben remunerato lavoro in un centro di studi politici di Washington per fare il meccanico di motociclette, capovolge proprio questa idea: l'evoluzione del lavoro d'ufficio, in realtà, ha trasformato i "colletti bianchi" in un esercito di frustrati esecutori di direttive altrui. E, soprattutto, li ha privati della possibilità di toccare con mano i benefici concreti della propria attività. All'opposto, i mestieri manuali, come ci mostra Crawford offrono spazi di libertà e appagamento del tutto dimenticati da molti di noi.
17,50

McMafia. Droga, armi, essere umani: viaggio attraverso il nuovo crimine organizzato globale

McMafia. Droga, armi, essere umani: viaggio attraverso il nuovo crimine organizzato globale

Misha Glenny

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2008

pagine: 447

È la sera del 30 aprile 1994: un uomo emerge dalla sua Toyota davanti al numero 31 di Willow Way, si avvicina alla porta e bussa. All'interno, Karen Reed sente la voce smorzata dell'uomo che le chiede: "Ha ordinato una pizza?". Karen apre la porta. Lo sconosciuto estrae una pistola e la colpisce alla testa. Perché una donna lontana da ogni relazione con il mondo criminale, viene uccisa a sangue freddo sulla porta di casa? Misha Glenny prende spunto da un fatto locale per ricostruire la trama globale di una nuova mafia senza nazionalità e senza confini. Partendo da quella tessera, l'autore scopre un puzzle di proporzioni planetarie che si dispiega tra Balcani e Nigeria, passando per Israele, Moldavia, India, Cina, Colombia e Stati Uniti. Un puzzle che delinea la sagoma di un'economia "ombra", una forza che cresce parallelamente alla globalizzazione dei mercati e delle merci e che ammonta al 20 per cento della ricchezza prodotta nel mondo ogni anno. Per tre anni Glenny ha inseguito le piste dei trafficanti d'armi in Ucraina e ha individuato i percorsi del denaro sporco verso il paradiso del riciclaggio di Dubai. Ha ricostruito i sistemi per contrabbandare la marijuana dal Canada agli Stati Uniti e ha visitato i quartieri malfamati di Tokyo per vedere all'opera la yakuza. Ha parlato con gangster, poliziotti e vittime del crimine organizzato, per giungere a chiarire quanto questo universo poggi sulla domanda di droga, prostituzione e manodopera a basso costo da parte dei paesi ricchi.
18,00

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