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Libri di Adele Oliveri

Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità

Richard H. Thaler, Cass R. Sunstein

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 352

Ogni giorno prendiamo decisioni sui temi più disparati: come investire i nostri soldi, cosa mangiare per cena, con quale mezzo di trasporto raggiungere il centro città. Spesso facciamo scelte sbagliate. Mangiamo troppo o usiamo la macchina quando potremmo andare a piedi. Siamo esseri umani, non calcolatori perfettamente razionali, e siamo condizionati da troppe informazioni contrastanti, dall’inerzia e dalla limitata forza di volontà. È per questo che abbiamo bisogno di un “pungolo”, una spinta gentile che ci indirizzi verso la scelta giusta: di un nudge, insomma, come l’hanno battezzato l’economista Richard Thaler e il giurista Cass Sunstein. L’idea di Thaler e Sunstein è semplice ma geniale: per introdurre pratiche di buona cittadinanza occorre imparare a usare a fin di bene l’irrazionalità umana. E i campi di applicazione sono potenzialmente illimitati. Dopo la prima edizione gli autori hanno riscritto il libro da cima a fondo, affidandosi alle loro esperienze dentro e fuori il governo e l’accademia, con moltissime ulteriori intuizioni su un’enorme quantità di problemi che affrontiamo tutti i giorni: dalla salute alle finanze personali, dai risparmi per la pensione ai pagamenti con la carta di credito, fino allo sludge, cioè le scartoffie e le altre seccature che eviteremmo volentieri. Il tutto onorando una delle regole fondamentali del nudging: divertirsi.
13,00 12,35

Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità. L'edizione definitiva

Richard H. Thaler, Cass R. Sunstein

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 352

Ogni giorno prendiamo decisioni sui temi più disparati: come investire i nostri soldi, cosa mangiare per cena, con quale mezzo di trasporto raggiungere il centro città. Spesso facciamo scelte sbagliate. Mangiamo troppo, usiamo la macchina quando potremmo andare a piedi o scegliamo il mutuo meno conveniente. Siamo esseri umani, non calcolatori perfettamente razionali, e siamo condizionati da troppe informazioni contrastanti, dall’inerzia e dalla limitata forza di volontà. È per questo che abbiamo bisogno di un “pungolo”, una spinta gentile che ci indirizzi verso la scelta giusta: di un nudge, insomma, come l’hanno battezzato l’economista Richard Thaler e il giurista Cass Sunstein. Nell’ultimo decennio questo libro è diventato un bestseller mondiale e ci ha insegnato una buona architettura della scelta, aiutandoci a prendere decisioni migliori per noi stessi, per le nostre famiglie e per la nostra società. La parola nudge è entrata nel vocabolario di uomini d’affari, politici, cittadini e consumatori di ogni latitudine. L’idea di Thaler e Sunstein è semplice ma geniale: per introdurre pratiche di buona cittadinanza, occorre imparare a usare a fin di bene l’irrazionalità umana. E i campi di applicazione sono potenzialmente illimitati. Oggi gli autori hanno riscritto il libro da cima a fondo, affidandosi alle loro esperienze dentro e fuori il governo e l’accademia. Per non prendersi mai più la briga di fare un lavoro così imponente hanno chiamato questa edizione “definitiva”. E in effetti ci sono moltissime nuove intuizioni, sia per i fan sia per i neofiti, su un’enorme quantità di problemi che affrontiamo tutti i giorni: dalla salute alle finanze personali, dai risparmi per la pensione ai pagamenti con la carta di credito, dalla donazione degli organi ai cambiamenti climatici, fino allo sludge, cioè le scartoffie e le altre seccature che eviteremmo volentieri e che ci impediscono di ottenere ciò che vogliamo. Il tutto onorando una delle regole fondamentali del nudging: divertirsi.
20,00 19,00

Il valore delle cose e le illusioni del capitalismo

Raj Patel

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 240

Ogni volta che compriamo una banana, il 45% di ciò che paghiamo va al rivenditore, il 18% all'importatore, il 19% è assorbito dai costi di trasporto, mentre alla compagnia che controlla la piantagione spetta circa il 15%. Al contadino resta meno del 3%. Evidentemente, c'è qualcosa che non va in un modello così iniquo di distribuzione, che non riguarda peraltro solo i beni alimentari. Il prezzo da noi pagato per ogni cosa, dal cibo ai beni di consumo, è sistematicamente distorto. Il mercato non riesce a valutare con equità il valore del lavoro, i bisogni delle persone, le necessità delle generazioni future. E quando i prezzi sono ancorati al nulla anziché ai valori reali siamo di fronte a un baratro. Oggi è più che mai necessario tornare alla radice dei problemi. È questo l'obiettivo del lavoro di Raj Patel: un'indagine stringente che fornisce gli strumenti per riflettere in modo nuovo sul mondo, sul valore delle cose, sul senso di ciò che facciamo. Dopo i recenti crolli finanziari è necessario tornare ai fondamentali dell'economia. È giusto ciò che paghiamo quando compriamo qualcosa? Qual è il reale valore delle cose? Quanto vale veramente il nostro lavoro?
11,00 10,45

L'economia dei poveri. Capire la vera natura della povertà per combatterla

Abhijit Vinayak Banerjee, Esther Duflo

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2012

pagine: 315

Per quale ragione i poveri, in tutto simili per capacità e aspirazioni a chiunque altro, vanno incontro a destini completamente differenti? Perché restano poveri? Le loro scelte di vita sono spesso determinate da fattori che sfuggono alla logica dell'economia di mercato. Tante politiche contro la povertà sono infatti fallite proprio per un'inadeguata comprensione del problema o per la convinzione di poter applicare ricette astratte e valide per tutti, senza verificarle sul campo. Dobbiamo invece capire perché i poveri preferiscono pagare cure sanitarie inutili invece di fare vaccinazioni gratuite; come mai i bambini poveri frequentano la scuola spesso senza imparare; perché i poveri non desiderano un'assicurazione o intraprendono molte attività senza farne prosperare alcuna. L'economia dei poveri è la prima grande analisi che combinando ricerca empirica e teorica ci svela la vera natura della povertà e insegna che talvolta può bastare una piccola spinta nella giusta direzione per conseguire grossi risultati: certi sussidi simbolici con effetti tutt'altro che simbolici, azioni che consentono di ottenere di più facendo di meno, occupazioni di qualità che favoriscono la crescita e così via. Soprattutto, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili, bisogna insistere nel porsi le giuste domande, sperimentare e nutrire speranza per affrontare la sfida di costruire un mondo senza più povertà, magari un passo alla volta.
35,00 33,25

L'enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza

David Harvey

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2011

pagine: 320

Da tre secoli il capitalismo plasma il mondo, sostentando e condizionando le nostre vite. Nonostante sia attraversato da ricorrenti crisi interne così profonde da mettere a rischio la sopravvivenza di intere nazioni, il capitalismo continua a espandersi, incontrastato. Scopo di questo libro è capire come ciò accada e se sia inevitabile che continui ad avvenire anche in futuro. Si apre con una ricostruzione dei fatti relativi alla crisi economica che da tempo attraversa il capitalismo finanziario globale e alle innumerevoli altre crisi che hanno contrassegnato il percorso del capitalismo dal secondo dopoguerra a oggi. Questa ricostruzione porta Harvey a porre un problema classico del marxismo: quello del carattere strutturale delle crisi che il capitalismo attraversa, uscendone trasformato ma anche consolidato e rafforzato. In particolare al centro dell'analisi c'è il problema della crescita illimitata. Qui l'approccio di Harvey - classicamente marxista nelle forme ma rinnovato nei contenuti e duttile di fronte all'inedito scenario odierno - consiste nell'individuare le premesse costitutive della crescita illimitata nel meccanismo del "flusso di capitale", spiegandone il funzionamento e mostrando in che modo si tratti di un effetto interno e strutturale a un insieme di dispositivi tanto pratici che teorici, capaci di generare una sorta illusione fondativa del sistema capitalistico. Il libro si chiude con un'analisi critica delle alternative per un socialismo sostenibile.
25,00 23,75

Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità

Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità

Richard H. Thaler, Cass R. Sunstein

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2014

pagine: 288

Ogni giorno prendiamo decisioni sui temi più disparati: come investire i nostri soldi, cosa mangiare per cena, dove mandare i figli a scuola, con che mezzo di trasporto raggiungere il centro della città. Purtroppo facciamo spesso scelte sbagliate. Mangiamo troppo, usiamo la macchina quando potremmo andare a piedi, scegliamo il piano tariffario peggiore per il nostro telefonino o il mutuo meno conveniente per comprare una casa. Siamo esseri umani, non calcolatori perfettamente razionali, e siamo condizionati da troppe informazioni contrastanti, dalla complessità della vita quotidiana, dall'inerzia e dalla limitata forza di volontà. È per questo che abbiamo bisogno di un "pungolo", di una spinta gentile che ci indirizzi verso la scelta giusta: di un nudge, come l'hanno battezzato l'economista Richard Thaler e il giurista Cass Sunstein in questo libro. L'idea di Thaler e Sunstein è semplice ma geniale: per introdurre pratiche di buona cittadinanza, per aiutare le persone a scegliere il meglio per sé e per la società, occorre imparare a usare a fin di bene l'irrazionalità umana. I campi d'applicazione sono potenzialmente illimitati: dal sistema pensionistico allo smaltimento dei rifiuti, dalla lotta all'obesità al traffico, dalla donazione di organi ai mercati finanziari, non c'è praticamente settore della vita pubblica o privata che non possa trarre giovamento dal "paternalismo libertario".
12,00

Le isole del tesoro. Viaggio nei paradisi fiscali dove è nascosto il tesoro della globalizzazione

Le isole del tesoro. Viaggio nei paradisi fiscali dove è nascosto il tesoro della globalizzazione

Nicholas Shaxson

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2014

pagine: 352

Questa è la grande storia mai raccontata della globalizzazione. I paradisi fiscali sono infatti la faccia meno conosciuta, ma più centrale, della rete finanziaria mondiale: solo per fare un esempio, più di metà del commercio mondiale e gran parte di mutui e prestiti passano per questi luoghi, almeno "nominalmente". Ogni grande corporation vi svolge continuamente attività di routine e i suoi più grandi utilizzatori non sono certo terroristi, mafiosi o celebrità, ma banche. I paradisi fiscali hanno a che fare di norma con l'evasione: dalle leggi, dai creditori, dalle tasse, in sintesi da ogni controllo e verifica democratica; e hanno avuto un ruolo decisivo in tutti i maggiori eventi economici contemporanei, compresa la crisi attuale esplosa nel 2008, fungendo spesso da base per le lobby che hanno spinto a rimuovere i regolamenti finanziari preesistenti e a tagliare le tasse per i più ricchi in tutto il mondo. Gli hedge fund, Goldman Sachs, Citigroup si muovono continuamente dentro e fuori dal mondo offshore, così come dietro gli scandali di Enron, Parmalat, Lehman Brothers, Aig si celano i paradisi fiscali. Anche la crescita delle corporation e l'esplosione del debito nelle economie più avanzate a partire dagli anni settanta è sostanzialmente una storia che ha a che fare con l'offshore. Certo, esistono anche altre cause utili a spiegare i fenomeni, ma senza la comprensione di questo universo di interessi non si può capire appieno la storia e l'economia del mondo moderno.
12,00

Le isole del tesoro. Viaggio nei paradisi fiscali dove è nascosto il tesoro della globalizzazione

Le isole del tesoro. Viaggio nei paradisi fiscali dove è nascosto il tesoro della globalizzazione

Nicholas Shaxson

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2012

pagine: 352

Questa è la grande storia mai raccontata della globalizzazione. I paradisi fiscali sono infatti la faccia meno conosciuta, ma più centrale, della rete finanziaria mondiale: solo per fare un esempio, più di metà del commercio mondiale e gran parte di mutui e prestiti passano per questi luoghi, almeno "nominalmente". Ogni grande corporation vi svolge continuamente attività di routine e i suoi più grandi utilizzatori non sono certo terroristi, mafiosi o celebrità, ma banche. I paradisi fiscali hanno a che fare di norma con l'evasione: dalle leggi, dai creditori, dalle tasse, in sintesi da ogni controllo e verifica democratica; e hanno avuto un ruolo decisivo in tutti i maggiori eventi economici contemporanei, compresa la crisi attuale esplosa nel 2008, fungendo spesso da base per le lobby che hanno spinto a rimuovere i regolamenti finanziari preesistenti e a tagliare le tasse per i più ricchi in tutto il mondo. Gli hedge fund, Goldman Sachs, Citigroup si muovono continuamente dentro e fuori dal mondo offshore, così come dietro gli scandali di Enron, Parmalat, Lehman Brothers, Aig si celano i paradisi fiscali. Anche la crescita delle corporation e l'esplosione del debito nelle economie più avanzate a partire dagli anni settanta è sostanzialmente una storia che ha a che fare con l'offshore. Certo, esistono anche altre cause utili a spiegare i fenomeni, ma senza la comprensione di questo universo di interessi non si può capire appieno la storia e l'economia del mondo moderno.
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