Feltrinelli
Il richiamo della montagna
Matteo Righetto
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 128
Silvaticus significa appartenente alla selva, alla foresta, e si contrappone a domesticus. È una voce, un richiamo profondo che si manifesta talvolta in brivido di piacere, oppure smarrimento o, addirittura, estasi, misticismo, esperienza sublime e spirituale. È questa l’idea di “selvatico” che Matteo Righetto pone al centro delle sue riflessioni: il richiamo che ognuno di noi sente per un tempo in cui gli uomini non erano addomesticati e non avevano ancora sottomesso e domato la Terra. Come vivevano un tempo le persone in questi luoghi solo in apparenza inospitali? E come possiamo tornare a instaurare con la natura dei monti, e lo spirito che vi abita, un rapporto di reciproco beneficio e non più di sfruttamento? "Il richiamo della montagna" non è semplicemente una narrazione della natura, ma una celebrazione della simbiosi tra l’uomo e l’ambiente. La rivoluzione culturale più profonda, radicalmente ecologista, deve affondare le radici nella spiritualità della montagna, ovvero della natura tutta, e Righetto, con lo stile di una prosa filosofica, ci sprona a ritrovare la nostra umanità, ad ascoltare il richiamo della natura e a riconoscere il valore inestimabile dell’esperienza del camminare e dell’immergersi nei paesaggi montani. "Il richiamo della montagna" è un libro che ogni amante della montagna e della natura dovrebbe leggere e custodire come un tesoro prezioso. La rivoluzione culturale più profonda, quella genuinamente ecologista, deve affondare le radici nella spiritualità della montagna.
Single con criceto
Milena Michiko Flasar
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 272
Suzu sta bene da sola. Single venticinquenne, non teme di ammettere una scomoda ma semplice verità: l’intimità non fa per lei. Abita in un minuscolo appartamento in un quartiere anonimo di una metropoli giapponese e fa l’aiuto cameriera in un famiresu. “Vivi e lascia vivere” è la sua filosofia: poche domande e confortevoli silenzi. La frequentazione più assidua è quella con il suo criceto, che ha adottato più per paura di diventare un’eremita che per autentico bisogno di condivisione. Quando viene licenziata – non è ritenuta abbastanza socievole per lavorare in un ristorante –, l’unica alternativa che le si prospetta è l’impresa di pulizie del signor Sakai. Che, scopre con sgomento, è specializzata in casi di kodokusha, persone che muoiono sole nelle loro case, la cui morte passa a lungo inosservata. Ce ne sono sempre di più, ormai: le città crescono, ci si allontana gli uni dagli altri e il confine tra discrezione e disinteresse si fa sempre più sfumato. Così, ci pensa il signor Sakai a svuotare e pulire quegli appartamenti. All’inizio per Suzu non è facile; è un lavoro triste, dal forte impatto emotivo. Ma, quasi suo malgrado, proprio grazie a questo nuovo impiego comincia a guardare con occhi diversi il mondo che la circonda: vede sgretolarsi le facciate degli altri, mentre quella che lei stessa si è costruita diventa porosa. Fino a scoprire di avere tantissima vita intorno. Con pennellate lievi e poetiche come la calligrafia giapponese, ravvivate da un sottile dark humour, Milena Michiko Flašar ha trovato una voce fresca e allegra per affrontare un tema difficile come la solitudine. E ha scritto un romanzo pieno di speranza.
Aiuto, sono finito nello smartphone!
Pier Mario Giovannone
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 32
Pigrino vive così incollato al telefono che un giorno ci finisce dentro. Ma laggiù è tutto piatto, senza ombre né profumi, allora Pigrino grida aiuto a squarciagola: riuscirà il valoroso criceto Lancillotto a portarlo in salvo? È atterrata un’astronave? Pigrino non l’ha vista! Il gatto fa muuu? Pigrino non l’ha sentito! Dov’è finito Pigrino? Nello smartphone. Età di lettura: da 5 anni.
C'era una volta in Italia
Enrico Deaglio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 784
Dove eravamo rimasti? Allo scoppio di quella bomba a Milano che fece finire gli “innocenti” e “favolosi” anni sessanta. Cominciava un nuovo decennio, e il futuro aveva cambiato padroni. Gli anni settanta, secondo volume di una storia italiana che proseguirà fino ai giorni nostri, vivono ancora oggi nella memoria e nel tumulto: accanto a notevoli e veloci cambiamenti politici (l’ascesa del Pci) e sociali (le leggi sull’aborto e sul divorzio, la chiusura dei manicomi e l’obiezione di coscienza), videro una drammatica svolta violenta, passata sotto il nome di “anni di piombo”. L’eversione di destra mette bombe in treni, stazioni, università e prepara numerosi colpi di stato; gruppi criminali – banda della Magliana, Cosa nostra, P2, l’allora sconosciuta ’ndrangheta – si associano al potere e fanno i “lavori sporchi”, e una parte della sinistra rivoluzionaria sceglie la via della lotta armata con risultati imprevisti, sanguinari e irripetuti in Europa. E ancora: in un’inaudita degenerazione del vivere civile, 387 persone vengono rapite e con i soldi dei riscatti l’Anonima sequestri plasma “il modello di sviluppo” del paese. Gli anni settanta ci vedevano manifestare insieme a Berlinguer, Pannella, Franca Rame e Dario Fo, partecipare a troppi funerali civili, marciare per i diritti delle donne e contro la guerra, ballare il Tuca Tuca di Raffaella Carrà, crescere leggendo La storia di Elsa Morante, cantare sulle note di Rino Gaetano, Dalla e De Gregori. Al cinema si rideva amaramente con Fantozzi, Gian Maria Volonté era il volto dell’impegno, Fellini vinceva l’Oscar con Amarcord e gli scherzi grevi di Amici miei erano emulati nelle stazioni. Il lavoro cominciava a mancare, gli studenti iniziavano a pensare al loro futuro e il paese era scosso dal terrore delle stragi, dai sequestri e dalle bombe: il mondo sembrava dividersi tra chi voleva cambiare tutto e chi difendeva con le unghie e con i denti il vecchio ordine. E poi, a poco a poco, la speranza ha lasciato il posto alla disillusione: il sogno della rivoluzione si è scontrato con la violenza nelle strade. Se ne sono andati Pier Paolo Pasolini, Peppino Impastato, tanti giovani sono stati uccisi e Aldo Moro è stato abbandonato e lasciato morire… Gli anni settanta finirono con la sensazione che qualcosa si fosse spezzato, che quel futuro possibile si fosse allontanato per sempre. Eppure, è stato proprio allora che abbiamo imparato cosa significa lottare, amare e credere in un mondo diverso, almeno per un po’. Un grande racconto di storia e di costume, di un’Italia violenta e tragica, allegra, folle e misteriosa. Un’Italia che non sarà più la stessa.
A volo d'uccello
Marcela Serrano
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 384
"A volo d’uccello" è composto da tre quaderni, ognuno dei quali raccoglie un anno di osservazioni, sentimenti e riflessioni sulla vita quotidiana, la natura, la letteratura, le relazioni personali e l’interazione con il mondo circostante. Agilità narrativa, fragilità e godimento caratterizzano queste pagine che diventano una nuova pietra miliare per i loro lettori. Come ci ricorda Carlos Fuentes, “grazie a scrittrici come Marcela, la vita non dirà mai la sua ultima parola”. Il viavai degli uccelli, i dolori e le risate a settant’anni, la vita da single, le conversazioni con le sorelle, i cambiamenti sociali di un paese e di un mondo in fiamme, gli amici che non ci sono più, l’allegria di un nipote, la lettura illuminante dei classici.
La vita a volte capita
Lorenzo Marone
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 320
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere una collezione di scatolette di fiammiferi per poi essere costretto per oltre cinquant’anni a collezionarle davvero. Ormai vedovo e ottantenne, con mille acciacchi e le giornate vuote, Cesare si trova ad affrontare un agosto in città. Nel condominio al Vomero sono rimasti in pochi: c’è la dirimpettaia gattara, ossessionata dalla telecamera al pianterreno; l’amico di una vita con cui Cesare gioca la stessa partita di scacchi da anni; e Lady Blonde, un’adolescente che non si stacca mai dal cellulare. E soprattutto ci sono i ricordi, ricordi subdoli che si insinuano dappertutto. Proprio lui che si è sempre dichiarato immune ai sensi di colpa, ora si trova a fare i conti con mille domande. E se nella vita fosse stato più risoluto, dolce e accogliente? Se avesse trovato il coraggio di lasciare la moglie? Se avesse passato più tempo con i figli? Se, in definitiva, avesse sbagliato tutto? Finché un giorno, nel parco in cui è solito portare Batman, il cane affidatogli dalla figlia, Cesare nota una ragazza dai capelli corti spruzzati di viola. Si chiama Iris e ha negli occhi qualcosa di fragile e familiare. È l’inizio di una goffa ma tenera amicizia, in cui Cesare trova inaspettatamente conforto. D’un tratto, ci sono persone di cui deve, e vuole, occuparsi, e questo lo fa sentire felice. D’un tratto, non c’è più da rimuginare, ma da agire, da aiutare. Perché la vita a volte capita quando meno te lo aspetti, e bisogna trovare il coraggio di afferrarla al volo.
Un sogno cosi
Paolo Colombo
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 352
A Milano, nel 1952, la primavera arriva dolce e prepotente. Carlo ha poco più di vent’anni e con la sua Lambretta sfreccia nel quartiere periferico del Giambellino, tra prati incolti e palazzi in costruzione, tra il fermento della rinascita e le cicatrici della guerra. Durante quegli anni di fame e bombardamenti, nella sua famiglia ci si è improvvisati commercianti. Si è sopravvissuti, ed è già stato tanto. Ma adesso Carlo ha in mente qualcosa di più: aprirà un negozio, di ferramenta, e in quei pochi metri quadrati costruirà – un chiodo, una vite, un bullone alla volta – il suo piccolo miracolo nel turbinare imminente del grande miracolo economico italiano. Intanto l’America si avvicina, i televisori entrano nei salotti, in città nasce il primo supermercato, spuntano semafori e si moltiplicano automobili che correranno su strade prima inesistenti: cresce un profondo senso di libertà, fosse anche solo quella di andarsene una giornata al mare per assaporare l’incommensurabile bellezza della terra in cui si vive, di rendere propria una musica capace di farsi anima, di assaggiare i germogli di una cultura che sboccia con mezzi mai avuti a disposizione. È un intenso e fattivo affaccendarsi, denso di lavoro ma intessuto di sentimenti. Di amore: come quello di Carlo per Liliana, ingenua e delicata, trasparente e spontanea, capace di essere moglie e madre in un modo anch’esso diverso, più libero e felice. Il mondo preme e si agita intorno a quella giovane coppia in un ribollire di speranze, promesse e trasformazioni epocali, ma anche di mutamenti minuscoli, sottili, quasi invisibili che si scoprono comunque degni di memoria, parti di un avvenire che giorno dopo giorno si tramuta in presente. Nella parabola privata di una famiglia, la sua, Paolo Colombo traccia un’epopea che si svolge nella cornice della Storia collettiva del nostro paese: con le sue miserie, i suoi riscatti e, più spesso di quanto siamo soliti pensare, i suoi squarci di grandiosità. E tutto – davvero tutto – è importante, perché ogni singolo tassello contribuisce alla costruzione di ciò che siamo stati. Di ciò che siamo. E di ciò che ancora potremmo essere. È così che va con la Storia e con la vita: ci siamo immersi dentro. Inevitabilmente, irrimediabilmente. I più fortunati remano. Tutti gli altri nuotano, più o meno goffi.
Non dirmi che hai paura
Giuseppe Catozzella
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 240
Questo è un romanzo fatto di passi, passi che si allineano uno dopo l'altro, sempre più veloci, nonostante tutto. È la storia di Samia, una ragazzina di Mogadiscio che ha nel sangue la voglia di correre, e ogni giorno sfreccia per le strade della sua città insieme ad Alì, amico del cuore, fratello acquisito e primo allenatore. Sotto i suoi piedi si stende la rete sconfinata della corruzione somala, sempre più tesa fra politica e religione, sempre più pronta all'utilizzo delle armi, ma Samia ha gli occhi puntati lontano, verso un mondo dove le sue gambe magre e velocissime possono conquistarle un destino diverso. È così, allenandosi di notte nello stadio cittadino, che riesce a qualificarsi per le Olimpiadi di Pechino a soli diciassette anni, diventando un simbolo per molte donne le cui aspirazioni si infrangono contro una realtà ostile e repressiva. Con questo primo risultato alle spalle, la rincorsa di Samia è ormai lanciata verso un nuovo obiettivo – il podio alle Olimpiadi di Londra del 2012. Ma in Somalia la situazione precipita, e nell'irrigidimento integralista la ragazza sarà costretta ad affrontare perdite dolorose e separazioni laceranti. Finché una notte, mossa dalla sua determinazione e dal suo coraggio, decide di mettersi in cammino verso l'Europa, nella speranza di trovare la libertà e un allenatore che la porti alla vittoria. Giuseppe Catozzella reinventa con voce dolcissima questa vita temeraria e inarresa e scrive un romanzo che ha conquistato i lettori di tutto il mondo, ora diventato un film che porta lo stesso titolo, menzione speciale come Miglior film internazionale al Tribeca Film Festival di New York 2024 e premio internazionale del pubblico al Festival di Monaco.
Il mostro mangiapantofole
Alberto Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 32
Che cosa mangia un mostro? Bambini? Non scherziamo. I mostri veri mangiano le pantofole! E se sono buongustai non si fanno mancare il dolce: una saporitissima storia della buonanotte. Marta lo sa bene, perché nel bosco ne ha incontrato uno. Il fatto è che i mostri hanno una paura matta dei bambini. Come convincerlo a essere amici? Età di lettura: da 5 anni.
Il talento degli scomparsi
Claudio Bisio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 288
Marco è un noto attore milanese sul viale del tramonto. I film in cui recitava vincevano Oscar, adesso interpreta “prestigiosi” ruoli da defunto in pellicole di serie B. E quando non è sdraiato in una bara ad aspettare il ciak, gli restano lunghe e solitarie passeggiate infarcite di ricordi. L’unico tocco di brio alla sua esistenza arriva da Luciana, la “sadomasomasterchef” a cui piacciono i giochi sessuali a base di senape in grani. Mirko è un ragazzo stralunato della provincia di Lecce. Approdato a Roma in cerca di fortuna, gli è bastato mettere il suo nome su un cartellone pubblicitario per diventare una star. Ora però nemmeno lui si capacita delle ragioni di un simile successo: gli sembra che la realtà in cui è immerso sia un copione dell’assurdo scritto da una mano invisibile. Marco vorrebbe scomparire, Mirko vuole apparire. Il primo viene dal Nord, il secondo è un figlio del Sud. Uno ha una certa età e una buona dose di rimpianti, l’altro ha il futuro davanti e una celebrità che è incapace di gestire. I loro destini si sfiorano più volte fino a incrociarsi in un crescendo di situazioni spassose e deliranti: dagli sproloqui dello sgangherato agente Nando, che li rappresenta entrambi, al flirt in comune con la misteriosa Lara, passando per una banda di fratelli gelosi con licenza di uccidere. Infine, un bizzarro testamento spariglierà le carte e porterà a galla alcuni segreti del passato. Comico e dissacrante. Ma anche introspettivo e visionario. Spaziando con felice leggerezza da un registro all’altro, Claudio Bisio ci regala un romanzo ricco di lucidissima follia, con un finale a sorpresa che farà venir voglia di rileggerlo tutto da capo.
La donna nel pozzo
Piergiorgio Pulixi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 304
Un dettaglio. È sempre un dettaglio a fare la differenza. Capita a Cristina Mandas di dimenticare il compleanno del marito. Che vuoi che sia. Invece, la svista è il primo scricchiolio di una vita che sta per andare in frantumi. Perché a quarant’anni Cristina non è la maestra, la moglie, la madre, stimata e ben voluta dalla comunità di quel paesino sardo in cui si è trasferita tempo prima. Dietro la cortina di un’esistenza comune, custodisce un segreto che deve rimanere sepolto nelle profondità di un pozzo. E così è stato, almeno fino a un particolare colto di sfuggita, fino a quella dimenticanza. Qualcuno, però, si è accorto che Cristina non è più la stessa, che è sul punto di cedere. Qualcuno rimasto nell’ombra a spiarla per anni. Lorenzo Roccaforte è stato uno degli scrittori più amati d’Italia e ha anche vinto il Premio Strega. Ora che il successo è volato via a causa della sindrome da pagina bianca, si ritrova ad aver mancato lo status di “solito stronzo”, lui che puntava a rimanere un “venerato maestro”. Ermes Calvino ha un cognome di peso, nessuna parentela con il grande Italo e un abbonamento premium coi guai. Generoso, legatissimo alla madre e alla sorella, è anche uno sconosciuto scrittore di talento. Diversi come il giorno e la notte, Roccaforte e Calvino diventano gli involontari contraenti di un patto diabolico: Ermes scrive i romanzi che Lorenzo firma. Lo chiamano ghostwriting. L’ideatore del piano è Arturo Panzirolli, un ex galeotto che in carcere ha avuto l’idea del secolo: diventare editore! Sotto la regia di Panzirolli, un Roccaforte senza più speranze è ritornato sulla scena come autore di thriller e podcaster true crime. Scrittore e ghostwriter si ritroveranno in Sardegna a indagare sulla morte di Cristina Mandas e su un misterioso delitto di trent’anni prima, che sconvolse l’isola. Con "La donna nel pozzo" Piergiorgio Pulixi supera allo stesso tempo se stesso e tutti gli steccati di genere, con una miscela – mai sperimentata a queste dosi – di thriller, noir, commedia e spietata auto-analisi sul funzionamento della fabbrica del racconto crime. Leggendo queste pagine si ha la netta sensazione che stia iniziando qualcosa di nuovo.
Lo spirito bambino. Le strane storie di Fukiage. Volume Vol. 3
Banana Yoshimoto
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 128
Una strana presenza si aggira a casa di Misuzu, forse il preludio a una gravidanza o l’eco lontana di un passato doloroso. Mimi intanto continua a vivere la propria vita a Fukiage, immersa nell’atmosfera familiare della casa di Isamu e nella calma di quella cittadina stretta tra i monti e il mare. Un nuovo episodio della saga di Mimi e Kodachi, in cui ogni vicenda è lo spunto per una meditazione sul significato profondo della vita, sull’assenza e il suo contrario, sull’amicizia e sull’amore. “In questo periodo a casa mia c’è lo spirito di un bambino. Si manifesta la notte. È un bimbo piccolo, perciò sono certa che non sia la Misuzu nera. Né è il fantasma di mio fratello, che veglia sempre su di me.”