Libri di Alessandro Previato
Sillabe naufraghe
Alessandro Previato
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 64
«"Volo". "Voglio" e "volo". E la seconda persona si sostantivizza in "vis" – "forza" – col "robor" del motore poetico ad eliche di anima. Avvertimento al lettore, magnifico o munifico: per decollare da queste pagine, che salutano con il varo finale sulle labbra dell'orizzonte (bacio fra terra e mare, finito infinito, nuvole e zolle), ci vuole un brevetto di vita strizzata nelle rughe dell'esistenza, con ali di aliante, che si muove nel solco dei versi, appena bagnato da lacrime al gusto di grappa. L'autore, poeta poietico, scolpisce la cavalcata cronologica, fra paesaggi di anima e di luoghi, con la propria subbia verbale, con schegge di parole come "luminami", che lasciano fuori "il" per non perdere la folgorazione dell'immagine al fosforo. Non mancano altri esempi di creatività plastico-cinetica, come nelle liriche finali de "La colonia", ai tempi dell'oratorio, quando "anche il riso negli occhi era diverso", o ne "La partita di pallone", con le "esse" di "fossa" ed "ossa", che sibilano fra le gambe dei giocatori, ancora lontani dal "lucro". Sottilissimi e magistrali, in chiave poetica, i richiami alle realtà socio-politiche, con denuncia, affilata quasi pasoliniana, del "radical-chic", che brinda col proprio arrivismo, come dimostrato dal Sessantotto ai nostri giorni. (...)» (dalla presentazione di Cristiano Mazzanti)
Introduzione alla bioetica teologica
Alessandro Previato
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 264
«La via scelta in questo corso vorrebbe aderire al modello storico più rappresentativo della nostra tradizione, quello che cerca di recuperare elementi importanti della propria storia di pensiero, magari solo marginalmente espressi, per un dialogo fruttuoso con la contemporaneità. Il corso si presenta, dunque, come “tradizionale”, nel senso più pregnante del termine. Lungi dal considerare la bioetica una nuova disciplina, per noi rappresenterà lo sforzo di pensiero di una tradizione teologica rinnovata alla luce del Concilio Vaticano II e desiderosa d’integrare la cultura che ruota attorno ai nuovi problemi, sollevati dal progresso della scienza e delle nuove tecnologie. Integrare non è mai solo estrapolare e inserire in un database, ma è soprattutto un lasciarsi contaminare e modificare». «Il metodo che abbiamo scelto come compagno di viaggio ci preserva dai rischi di una morale minimale: il giudizio morale sarà sempre frutto di un vissuto teologale, che ne è pertanto il fondamento ultimo. Ogni agire morale autentico può, anzi, deve essere la proiezione della vita teologale di ciascuno. Per questo la morale normativa è solo un aiuto esterno, che ispeziona le fondamenta della correttezza di ciascun agire, senza poterlo nemmeno prevedere nella sua piena espressività».