Libri di Alessio Rosin
Vieux Lyon. Un romanzo quasi per finta
Alessio Rosin
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 360
Lione è una città complessa e misteriosa, seducente e pericolosa, tagliata da due fiumi che come arterie scorrono infondendo vita e donandole un'anima che circonda il mondo di Antonio, un giovane poeta italiano alla ricerca di un futuro e in fuga da un passato doloroso. In compagnia di un gruppo tanto affascinante quanto disfunzionale di viaggiatori provenienti da tutto il mondo, in una sola giornata il protagonista di quest'avventura ripercorre tutta la sua vita, oscillando tra giovinezza e speranza, in attesa dell'amore o della morte. Un romanzo di formazione, un romanzo di viaggio, una storia autentica: lirica e spietata.
Lili
Alessio Rosin
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 368
Lili è una giovane donna malinconica, che si sta affacciando al misterioso e incerto mondo degli adulti. Cresciuta da un padre apprensivo e da una madre fantasma, è pronta a lasciare le sue certezze abbracciando nuove esperienze, come la convivenza con Sandro e il lavoro per una testata giornalistica. L'entusiasmo della gioventù viene presto soffocato dai doveri di quella nuova vita, che aumentano ogni giorno, e da cui Lili si allontana, rifugiandosi nell'alcool e nelle sigarette. Saranno però proprio queste nuove responsabilità a farla maturare, a permetterle di migliorare i rapporti col padre e a fare progressi nel lavoro. In un percorso di crescita commovente, si compirà la metamorfosi di Lili, che non eluderà più il passato, ma finalmente lo abbraccerà come una parte fondamentale del suo essere.
Respiro diVerso
Alessio Rosin
Libro: Libro in brossura
editore: Cinquemarzo
anno edizione: 2021
pagine: 116
Perché leggere un libro di poesia? È questa la domanda. Ed è una bella domanda. La poesia, come linguaggio altro, cioè diverso, resta un ambito spesso vittima di pregiudizi e, soprattutto per questo, poco conosciuto. Non è così strano in fondo, soprattutto in un mondo rapido, smart (come dicono in molti), pragmatico e in continua evoluzione, dove la lentezza, la meditazione e l’introspezione, che contraddistinguono questo tipo di arte, risuonano troppo spesso come superate, obsolete, un vero e proprio anacronismo. Una risposta adeguata alla domanda iniziale potrebbe trovarsi proprio in questo, nel recupero di quella tendenza alla riflessione che è propria della poesia, di quella dilatazione del tempo necessaria a un’indagine tanto emozionale quanto razionale, propria di uno stile che fonda la sua essenza sull’analisi della parola e del suo profondo e plurale significato.