Libri di Camillo Ripamonti
Il Buon samaritano nell'arte
Paola Springhetti
Libro: Libro in brossura
editore: AVE
anno edizione: 2022
pagine: 124
Tra le parabole, quella del Buon samaritano è una delle più conosciute e popolari. Eppure, un percorso attraverso i modi in cui gli artisti delle diverse epoche hanno scelto di rappresentarla ci aiuta a riscoprirne le varie interpretazioni, mettendo in luce aspetti e particolari altrimenti inosservati e spesso di estrema attualità. Partendo dalle vetrate delle cattedrali gotiche francesi, che hanno dato ampi spazi all’interpretazione cristologica della parabola (quella che “vede”, nel Buon samaritano, Gesù che salva l’uomo dal peccato), il testo si sofferma poi sulle rappresentazioni che, a partire dal Cinquecento, si sono appassionate a un racconto che mette al centro l’uomo, la sua libertà di scelta, ma anche il suo rapporto con la comunità, con la storia e con la natura. Fino ad arrivare ai contemporanei, che nelle loro rappresentazioni cercano di rispondere alle domande: chi è oggi il Buon samaritano? Chi è la vittima dei briganti? Dove avviene il loro incontro? E tu che guardi, da che parte stai?
La trappola del virus. Diritti, emarginazione e migranti ai tempi della pandemia
Camillo Ripamonti, Chiara Tintori
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2021
pagine: 112
«Siamo tutti sulla stessa barca». Lo abbiamo ascoltato da papa Francesco nel pieno silenzio della pandemia. E poi ce lo siamo ripetuti mille altre volte: o ci salviamo tutti insieme, o periamo tutti insieme. Ma la percezione della comune sorte, in quanto esseri umani, si è ben presto infranta contro la scottante realtà. Il coronavirus non ci ha trovato tutti uguali e non ci ha resi tali. Per le persone che vivono ai margini, per gli invisibili, la pandemia è stata una vera e propria trappola. Come hanno vissuto il lockdown i senza dimora, i rifugiati, i migranti? Come stanno affrontando la crisi socio-sanitaria? L’emergenza e le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, per noi “cittadini”, hanno portato alla limitazione dell’esercizio di alcuni diritti, ma per coloro che la nostra società relega ai margini, i diritti inviolabili dell’uomo, sanciti anche dalla nostra Costituzione, non hanno ancora trovato una tutela adeguata. Infatti, dove i diritti di tutti, a cominciare dagli ultimi, sono protetti e garantiti, lì c’è una democrazia matura. La conclusione è che forse l’Italia non lo è ancora. Un dialogo serrato e provocatorio sul rapporto tra i diritti e l’emarginazione, a partire da un punto di vista privilegiato: quello delle persone richiedenti asilo, raccolto grazie all’esperienza del Centro Astalli (Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati), di cui Camillo Ripamonti è presidente.

