Libri di Carlo Salvioni
L'oriente perduto
Carlo Salvioni
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 352
Nella settecentesca dimora dei Valserra sul lago di Como, Fabrizio in una notte di fine estate ritrova un antico libretto nascosto nel cassetto di una scrivania, posta nella biblioteca della villa. È un diario. Comincia così questo nuovo romanzo di Carlo Salvioni che porterà il lettore nel clima delle repubbliche democratiche dell'Italia alla fine del XVIII secolo e poi addirittura nella terra dei Faraoni, al seguito della spedizione guidata dal generale Bonaparte. La successione degli eventi, che si rincorrono a ritmo serrato, cambierà in modo irreversibile il corso della Storia e darà origine a una nuova scienza: l'egittologia. Monaco benedettino, sfratatosi durante la rivoluzione del 1797, giacobino, conoscitore delle lingue antiche e orientali, Alessandro Valserra, antenato di Fabrizio, è il protagonista di questa narrazione. La sua sarà una vicenda di affrancamento dai dogmi e dalle polverose dottrine dell'antico regime, con in più il gusto dell'avventura e delle scoperte archeologiche, alla ricerca di quella felicità, che solo una società fondata sulla libertà e l'uguaglianza può garantire. O così poteva sembrare.
Alla deriva
Carlo Salvioni
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2014
pagine: 240
Un quarto di secolo dopo Fabrizio Valserra (Prima delle rivoluzioni) è un cinquantenne che alla vita professionale ha affiancato l'impegno politico. Ma il destino gli riserverà due grandi sorprese. Una nella vita privata, l'altra nella vita pubblica. Il tutto sullo sfondo della crisi che, nei primi anni novanta del secolo scorso, travolgerà la Repubblica dei partiti, nata dalla Resistenza e dall'Assemblea costituente.
Prima delle rivoluzioni
Carlo Salvioni
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 168
Questo non è un libro. È una bottiglia di champagne tenuta a lungo in cantina e finalmente stappata. Lo si capisce subito, dal primo fragoroso botto che d'un balzo ci catapulta in treno, in mezzo a un gruppo di studenti che stanno andando a scoprire Parigi e poi dall'effervescenza delle mille e mille bollicine di cui è intrisa tutta la storia: amori, delusioni, avventure, tragedie, gioie, sofferenze, sogni. E anche delitti, misteri, tragedie, scelte di vita, dubbi esistenziali. Insomma, c'è tutto, tutto quanto può capitare non a un protagonista singolo, sarebbe obiettivamente troppo, ma a un'intera generazione. È questo l'aspetto più significativo del libro di Carlo Salvioni: la dimensione ampia e illuminante di una storia collettiva. Prima delle rivoluzioni non racconta di Fabrizio, di Paolo, Roberta, Mario, Catrina e degli altri, ma di com'era il mondo di Fabrizio, Paolo, Roberta, Mario, Catrina e degli altri "prima delle rivoluzioni". Un compito impegnativo, come è facile intuire, perché si toccano i tasti della morale, del costume, della politica, della società e del desiderio di rinnovarla e il racconto per molti tratti ha il respiro lungo e complesso della Storia, non quello ristretto della vita di un singolo protagonista.