Libri di Chiara Lo Giudice
Tiepolo restituito. Affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo coinvolti nei due conflitti mondiali
Chiara Lo Giudice
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2023
pagine: 224
Giambattista Tiepolo, l’artista che più di tutti, con i suoi affreschi, ha saputo abitare lo spazio celeste, è anche quello che maggiormente, con beffardo contrappasso, è stato bersaglio della distruzione bellica e dei bombardamenti aerei durante i conflitti mondiali. Attraverso l’esame di importanti documenti, corrispondenze e relazioni di restauro in buona parte inediti, il volume mette in luce una pagina eccezionale della tutela del patrimonio artistico italiano tra le due guerre che vide protagonisti personaggi quali, fra gli altri: Gino Fogolari, Corrado Ricci, Ugo Ojetti, Vittorio Moschini, Ferdinando Forlati e Piero Gazzola, alle prese con slanci eroici, timori per le alienazioni e l’impoverimento dei contesti, nonché pretese strumentali e mercantili. Lo studio non solo presenta una panoramica di estremo interesse sulla storia del restauro e dell’estrattismo in Italia nel XX secolo, ma fornisce una prospettiva nuova sulla fortuna critica del più grande maestro del Settecento europeo e di suo figlio Giandomenico, ricostruendo cicli perduti e offrendo spunti per la loro piena comprensione.
Joseph Wagner. Maestro dell'incisione nella Venezia del Settecento
Chiara Lo Giudice
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 232
L'incisore Joseph Wagner fu uno degli artisti più interessanti nella Venezia del Settecento. Nato agli albori del secolo a Bregenz, sul lago di Costanza, a seguito di un primo periodo passato in Baviera, dove conobbe il maestro e amico Jacopo Amigoni, e dopo aver completato la sua formazione a Bologna, si trasferì a Londra, dove aprì assieme al pittore veneziano una bottega di incisioni, nella quale venivano tradotti i dipinti che Amigoni andava eseguendo per l'élite culturale e aristocratica inglese. Durante i sette anni trascorsi oltremanica, anche grazie a un viaggio di formazione a Parigi, Wagner apprese e affinò la tecnica incisoria che prevedeva l'uso congiunto di acquaforte e bulino, metodologia che egli ebbe il grande merito di esportare a Venezia. Qui si era trasferito nel 1739 fondando la Calcografia Wagneriana, che divenne in breve tempo il più importante centro di produzione di stampe della Serenissima. Questo libro, oltre al primo studio monografico sull'artista, offre un catalogo scientifico nel quale vengono schedate tutte le opere licenziate dalla bottega durante i suoi intensi decenni di attività, dalla fondazione sino alla morte del maestro, avvenuta nel 1786.