Libri di Claudio Guerrieri
Biofilosofia da Aristotele a Darwin e ritorno. Saggi su alcune costanti della biofilosofia
Étienne Gilson
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2023
pagine: 306
Gilson affronta il tema della “filosofia della vita”, nel senso di interpretazione filosofica dei caratteri propri degli esseri viventi attraverso la nozione aristotelica di finalismo. Dedica ampie pagine al pensiero di Darwin e al concetto di evoluzionismo attraverso un’analisi critica di grande rigore. Quest’opera resta un classico nel suo genere e approfondisce il tema ancora attuale del rapporto fra creazione ed evoluzione.
I colori del vento
Claudio Guerrieri
Libro: Libro in brossura
editore: Croce Libreria
anno edizione: 2020
pagine: 212
Al contrario dei miei precedenti viaggi, questo non è solo abbastanza lungo nella perseveranza girovaga, ma senza dubbio, il meglio riuscito proprio grazie al percorso, in un certo senso "iniziatico". Non è infatti un solo muoversi tra altri mondi e genti, ma all'unisono c'è una spinta interiore e una interiore lettura, che esula dal seguire regole e obblighi dalle diverse società mondiali determinate e da esse derivanti. È stato questo, e in un certo modo, nella quotidianità continua ad essere, un "viaggio verso l'indefinito", che ha portato senza alcun premeditato programma né destinazione o meta, a spingermi dentro l'Anima di innumerevoli altre vite. Adrenalina, emozione, fascino, delusione... Umanità, dolcezza spiritualità, tragedia... Suoni, voci, rumori, musiche... Queste e altre emozioni, sono gli ingredienti delle avventure raccontate, che la spinta di un benefico vento a far da naturale guida, ha aiutato a darne e disegnarne l'appropriato colore.
Ermeneutica dialogica e veritativa
Claudio Guerrieri
Libro
editore: CNx
anno edizione: 2015
Il saggio è manuale di ricostruzione storica e proposta di fondazione teoretica che entra nel vivo del dibattito sulla possibilità di una ermeneutica aggettivabile come dialogica e veritativa, indagando il rapporto tra essere e linguaggio nella coscienza che "nessuna cosa è dove la parola manca". L'ermeneutica risulta fondativa della realizzazione dell'incontro tra autori, tradizioni, epoche, effetti diversi, ma anche del quotidiano umano dialogare, convivere, collaborare che si attuano in una situazione di complessità, multiculturale e multireligiosa, ineludibile. Questa interpella le posizioni degli interlocutori e qualifica la loro relazione. Il compito dialogico si configura nella compresenza di una molteplicità di interpretazioni che possono entrare in una dialogicità che si fonda sul carattere interpretativo originario dell'esistenza. A partire da questo si approfondisce la rifondazione nell'orizzonte veritativo d'ogni consegnarsi a noi della verità mettendo in luce l'irriducibilità della verità ad una interpretazione ed il suo carattere di inesauribilità. Nell'incontro con gli altri, con l'interpretandum e con le molteplici interpretazioni, si frattura l'apparente certezza soggettiva. C'è un concedersi dell'essere e della verità e c'è un accoglierlo degli interpreti che è frattura continuata dell'ipseità dell'interprete e suo completamento, è scoperta dell'alterità e ritrovamento, è amore del comprendere...
Estetica ermeneutica
Claudio Guerrieri
Libro
editore: CNx
anno edizione: 2015
L'arte e l'estetica vivono nella polarità di veritativo e narrativo ed in tal senso la prospettiva in cui muoversi appare quella di interrogare l'opera d'arte e farsi interrogare da essa, che in quanto interpretazione interpretabile l'opera ci mette in luce che ogni esperienza estetica ed artistica ha una specifica portata ermeneutica e veritativa.
Dialogare nella bellezza e nella verità. Inclusività di estetica ed ermeneutica a partire dal pensiero di L. Pareyson
Claudio Guerrieri
Libro: Copertina morbida
editore: CNx
anno edizione: 2013
Nessuno può negare di vivere nella speranza che ciò che sente vero appaia come tale anche ad altri e ciò che gli apre l'orizzonte come bello appaia come tale anche ad altri. Ma così non è automaticamente, non lo è per tutto ciò che sperimentiamo, non lo è per tutti coloro con cui lo sperimentiamo. Rinchiudersi nella convinzione che vero e bello siano illusioni, che l'interpretazione sia un regno desolato in cui mi perdo o al massimo offro il mio contributo gridando in un deserto non soddisfa. L'interpretazione del vero e del bello che ho maturato, conoscendo, contemplando, costruendo e vivendo, l'interpretazione che sono, continuamente s'incontra, si scontra, si confronta e attua un permanente dialogo con l'interpretazione altrui che è stata e s'è consolidata in opera, è e si fa dibattito e discorso, si articola anche già in me in un dialogo tra me e me. Forse non c'è la mia interpretazione senza l'altrui e il dialogo non è che il manifestarsi di una radicale coappartenenza di verità, bellezza e altri, e di coappartenenza tra me e gli altri? Interpretazione e dialogo radicano il nostro essere persona nel nostro essere liberi e in dialogo, del nostro essere in dialogo perché liberi, e liberi perché in dialogo.