Libri di Constanze Reuscher
Maledetti tedeschi. Ritorno in un Paese diviso
Constanze Reuscher
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 288
«Sono arrivata a Roma il 14 agosto 1989, con la mia macchina, una valigia e due scatole di libri nel bagagliaio. All'epoca, il Muro di Berlino era ancora in piedi. Sono nata due mesi dopo la costruzione del Muro e non conoscevo un'altra realtà, un altro mondo, altri confini.» Le date, a volte, disegnano strane trame. È anche da questi «incastri» che prende spunto questo libro: Constanze Reuscher, tra le firme più prestigiose del giornalismo tedesco in Italia, si è trovata negli ultimi anni a osservare i mutamenti repentini e profondi nel suo Paese d'origine, le ferite sociali ed economiche, la crisi identitaria e politica che ha travolto i suoi connazionali. Una nuova divisione interna che ricorda, per intensità e tratti geografici, quella segnata dal Muro. Le pagine che seguono sono un diario di viaggio, la cronaca sentimentale del ritorno dell'autrice in una Germania così diversa e mutata. Tra incontri con vecchi e nuovi amici, interviste a colleghi e a personalità di rilievo della società civile, chiacchiere con gente comune, immigrati, lavoratori, Constanze Reuscher riesce a tracciare un ritratto emotivo di quei «maledetti tedeschi» che a volte lei stessa fatica a riconoscere; si mette in gioco in prima persona per rintracciare dove nascono, storicamente, le fratture sociali e psicologiche dei suoi concittadini; indaga la profonda differenza tra le grandi città finanziarie e le periferie industriali o agricole. Un libro caldo, profondamente ispirato, che mette a nudo le difficoltà di un popolo che sembra smarrito e privo di speranza, e illumina le problematiche che la Germania, un Paese centrale per la nostra Europa, si trova ad affrontare.
Enigma Palermo. La politica, la paura, il futuro. Storia di una città e del suo sindaco
Leoluca Orlando, Constanze Reuscher
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 288
Nel giugno del 2022 Leoluca Orlando lascia Palazzo delle Aquile, la sede del municipio di Palermo. In quelle stanze ha passato, a più riprese e con qualche pausa, ventidue anni. La prima elezione data 1985: i giornali non solo italiani parlavano del capoluogo siciliano come della «capitale della mafia», non c’era ancora stato il Maxiprocesso, e mancano ancora sette anni agli attentati che costeranno la vita ai giudici Falcone e Borsellino. Poi, nella città sconvolta dagli attentati, inizia la Primavera di Palermo, di cui Orlando sarà in parte guida e senza dubbio simbolo e testimone a livello internazionale. Nel mentre cambia l’Italia, scossa da Tangentopoli e dallo stragismo mafioso, e il mondo intero con la caduta del Muro di Berlino. Comincia da quei giorni questo lungo e serrato dialogo tra Constanze Reuscher e Leoluca Orlando, da quella «Palermo come Beirut», segnata dalle bombe e dalla paura, per arrivare alla metropoli cosmopolita di oggi, luogo di pace, di diritti, di accoglienza. Incalzato dalle domande della giornalista, U Sinnacu, come ancora lo chiamano i palermitani, racconta la sua formazione politica, rivendica il lavoro svolto, ammette gli errori e le sconfitte, ricorda i momenti più drammatici e getta nuova luce su episodi polemici e scontri, come quello, rimasto nell’immaginario comune degli italiani, che lo contrappose a Giovanni Falcone. Ma soprattutto in questo libro Orlando, senza risparmiare giudizi sull’attuale situazione politica e sulle prospettive del Sud in Europa, fornisce gli elementi per decifrare l’«enigma» di una parabola duratura e avvincente come la sua, così simile, per contraddizioni e svolte, per ombre e ripartenze, alla città che ha rappresentato e a cui ha dedicato una vita intera. La stessa città che Orlando, dopo quarant’anni di politica attiva spesso turbolenta, riconosce oggi come «il mio unico, vero partito: Palermo».