Libri di Cristoforo di Messisbugo
Banchetti, composizioni di vivande e apparecchio generale
Cristoforo di Messisbugo
Libro: Libro in brossura
editore: Anguana Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 228
Cristoforo di Messisbugo era provveditore ducale alla corte Estense di Ferrara dai primi decenni del ‘500. A differenza di buona parte degli autori di ricettati culinari medioevali e rinascimentali, Cristoforo di Messisbugo non era un cuoco professionista ma “scalco ducale” (addetto al taglio della carne), nonché l’economo dispensiere che controllava anche finanziariamente l’attività della corte. Questo è uno dei due importanti ricettari che scrisse, riprodotto nella versione anastatica originale del libro antico cinquecentesco. Il trattato, “Banchetti, composizioni di vivande e apparecchio generale”, (pubblicato postumo un anno dopo la sua morte) è suddiviso in tre parti. La prima contiene un elenco delle cose necessarie all’organizzazione dei banchetti, dai vari alimenti alle pentole e attrezzi. La seconda parte descrive in dettaglio le portate di 11 cene, tre desinari e una festa organizzati a corte tra il 1529 e il 1548. Nell’ultima parte, infine, vi sono 323 ricette raggruppate in sei paragrafi (paste, torte, minestre, salse, brodi, latticini). Il libro di Messisbugo rimane una pietra miliare nella storia della gastronomia europea del Rinascimento.
Libro novo. Nel qual s'insegna a far d'ogni sorte di vivande secondo la diversità de i tempi così di carne come di pesce (rist. anast.)
Cristoforo di Messisbugo
Libro: Libro in brossura
editore: Anguana Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 258
Cristoforo di Messisbugo era provveditore ducale alla corte Estense di Ferrara dai primi decenni del ‘500. A differenza di buona parte degli autori di ricettati culinari medioevali e rinascimentali, Cristoforo di Messisbugo non era un cuoco professionista ma “scalco ducale” (addetto al taglio della carne), nonché l’economo dispensiere che controllava anche finanziariamente l’attività della corte. Questo è uno dei due importanti ricettari che scrisse, riprodotto nella versione anastatica originale del libro antico cinquecentesco.