Libri di D. Liberti
La chiocciola sul pendio
Arkadij Strugackij, Boris Strugackij
Libro: Copertina morbida
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2019
pagine: 266
Scritto nel 1965, "La chiocciola sul pendio" era considerato dai fratelli Strugackij il loro romanzo più completo e significativo. La satira di una società pervasiva e opprimente, basata sul culto della forza e dell'attivismo sfrenato, è qui portata all'estremo con il "Direttorato per gli Affari della foresta", un organismo abnorme e inaccessibile che sogna di permeare di sé l'intera vita silvana. AI contempo, uno strano labirinto fatto di visioni surreali di un mondo in sfacelo, tra zone off limits, carcasse, torbide paludi, creature mostruose attorniate da una vegetazione insidiosa e ancestrale, schiude al lettore scenari awenturosi e coinvolgenti. Carbonio presenta, tradotto per la prima volta dall'originale russo e nella sua versione integrale fino ad oggi inedita, un capolavoro dimenticato della letteratura sovietica, in cui si ritrovano echi di Saltykov-Scedrin, Swift e Kafka: una riflessione amara e quanto mai attuale sul rapporto tra l'uomo e il Potere e tra l'uomo e la Natura. Con una postfazione di Boris Strugackij.
Danilov, il violista
Vladimir Orlov
Libro: Copertina morbida
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2019
pagine: 458
Danilov, di padre demone e madre terrestre, vive sulla Terra come "demone a contratto". Ma a parte qualche scherzo innocuo, non si impegna molto e, catturato dal ritmo della vita umana, preferisce piuttosto passare il tempo a suonare la viola, a intrattenere gli amici e a inseguire l'amata Natasa. Ben presto però arriva la resa dei conti: una chiamata dalla Cancelleria dei Nove Livelli annuncia che sta per scoccare l'ora X. La commissione ha passato in rassegna il suo dossier e ha deciso di licenziarlo. E non basta: qualcuno gli ha rubato la preziosissima viola, un'Albani del valore di tremila rubli... In una folle corsa contro il tempo, inizierà per lui una serie di rocambolesche avventure tra il mondo demoniaco e quello umano. Tra orchestre e corride, ex mogli arrabbiate, voli ad alta quota sui cieli di Mosca e fiumi di burocrazia, il destino di Danilov il violista è appeso a un sottilissimo filo... Sulla scia de "Il maestro e Margherita" di Bulgakov, un romanzo vorticoso, surreale, folle, onirico, che è anche una satira pungente dell'insensato e abnorme sistema politico-burocratico sovietico.
Invidia
Jurij K. Olesa
Libro: Copertina morbida
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2018
pagine: 185
"Invidia" è un grande affresco delle illusioni di un'epoca segnata da speranze e tragedie, di una transizione storica, di uomini vecchi e nuovi; un'opera d'arte che non rientrava negli schemi fissati dall'ideologia al potere, e per questo costata cara al suo autore. Un libro unico nel suo genere, una storia a volte grottesca, a volte divertente e spesso patetica: la storia sarcastica di una favolosa lotta di classe e di una non meno favolosa rivoluzione. Siamo a Mosca negli anni Venti, subito dopo la Rivoluzione d'Ottobre. È in corso la nuova politica promossa da Lenin nell'economia, la NEP, dopo gli anni di ristrettezze causate dalla carestia e dalla guerra civile. Il "salsicciaio" Babicev, con la sua idea di mensa collettiva, il Cetvertak (letteralmente un quarto di rublo), fulcro della socializzazione post-rivoluzionaria, incarna l"'uomo nuovo" in contrapposizione al sognatore-poeta fallito e mantenuto Kavalerov, l'invidioso io narrante che non vuole trovare una collocazione nella nuova società e per questo è condannato a restarne ai margini e a non goderne i frutti.

