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Libri di Daniele Poma

Estremi difensori. Storie ribelli di portieri di calcio

Daniele Poma

Libro: Libro in brossura

editore: Momo Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 224

«Storie di portieri di calcio, uomini e donne unici, eccentrici, antieroi odiati, amati, disprezzati, esaltati, esorcizzati e come tali cristallizzati, nel bene e nel male, nell’immaginario popolare, per sempre» «Le storie raccolte in questo libro sono bellissime, tutte diverse tra loro, ma allo stesso tempo tutte con un comune denominatore: portieri si nasce!» Ivan Provedel 20 biografie di portieri di calcio per raccontare una delle figure sportive più romantiche, ribelli e letterarie dello sport. Eternamente in lotta fra affermazione e caduta, tra esaltazione e solitudine, il portiere di calcio – unico giocatore a poter usare le mani e unico con la maglia differente – e anche il primo, come diceva Eduardo Galeano, ad andare incontro al boia. Una nuova edizione ampliata con cinque nuovi ritratti (Jan Jongbloed, Jürgen Croy, Chiara Marchitelli, Emiliano Martinez, Luca Marchegiani) e una nota del portiere della Lazio Ivan Provedel. Con una nota di Ivan Provedel.
18,00 17,10

Estremi difensori. Storie ribelli di portieri di calcio

Estremi difensori. Storie ribelli di portieri di calcio

Daniele Poma

Libro: Libro in brossura

editore: Momo Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 160

«Storie di portieri di calcio, uomini e donne unici, eccentrici, anti-eroi odiati, amati, disprezzati, esaltati, esorcizzati e come tali cristallizzati, nel bene e nel male, nell’immaginario popolare, per sempre» 15 biografie di portieri di calcio per raccontare una delle figure sportive più romantiche, ribelli e letterarie dello sport. Eternamente in lotta fra affermazione e caduta, tra esaltazione e solitudine, il portiere di calcio – unico giocatore a poter usare le mani e unico con la maglia differente – e anche il primo, come diceva Eduardo Galeano, ad andare incontro al boia. «Il delinearsi del ruolo del portiere di calcio si deve a una lenta cristallizzazione di posizioni e tecniche, complicata da una costante riluttanza nel concedere uno status particolare all’estremo giocatore. Nel primo regolamento del gioco non è prevista alcuna specifica tutela del portiere durante il match e così, in quegli anni, le cariche sull’estremo difensore sono una tattica di gioco diffusa e riconosciuta: teste rotte, mascelle slogate e occhi neri sono la normalità. A volte, alcuni estremi difensori hanno persino incontrato la morte. È in questo marasma di violenza e confusione nell’area di rigore che finiscono per prevalere due figure assolute di portieri dalle caratteristiche marcatamente opposte che, da lì in poi, avrebbero caratterizzato una dualità: quella tra il portiere pazzoide e smargiasso e il portiere freddo e calcolatore».
14,00

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