Libri di Daphne Merkin
Zero gravity
Woody Allen
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 192
Woody Allen è tornato. Che scriva di attori falliti o mucche assassine, dell’origine del pollo del generale Tso o di quella del nodo Windsor, che descriva la vita sessuale delle celebrità o il talento di un cavallo pittore, ognuno di questi racconti è spiazzante, acuto e, soprattutto, spassoso. Tra galline annoiate, riunioni del Club degli Esploratori, la vita imprevedibile di Manhattan e il lusso di Hollywood, un libro che prosegue dopo quindici anni la straordinaria vena di narratore puro del regista premio Oscar. Zero Gravity dimostra tutta la serietà dell’irresistibile umorismo di Woody Allen. “Allen non ha perso un briciolo della sua abilità nel divertirci. In questi tempi, uno dei pochi rimedi affidabili alla cupezza e alla disperazione è l’umorismo. In tutte le sue varianti, da quelle più raffinate a quelle più scurrili, ci ricorda che nella vita non c’è solo l’orrore. Mai come ora, è importante far scendere in pista i clown. Allora, signore e signori, ecco a voi Woody Allen.” (Dalla prefazione di Daphne Merkin)
A un passo dalla felicità. Una resa dei conti con la depressione
Daphne Merkin
Libro: Libro in brossura
editore: Astoria
anno edizione: 2018
pagine: 304
Il resoconto più accurato e perciò più straziante delle depressione scritta nell'ultimo secolo. «La disperazione è sempre descritta come cupa», scrive Daphne Merkin, «quando in verità possiede una luce tutta sua, un bagliore lunare, del colore dell'argento macchiato.» A un passo dalla felicità, il vivido resoconto di Merkin su che cosa significhi soffrire di depressione clinica, cattura questa strana luce e, attraverso una coraggiosa sequenza di ricordi, ripercorre la vita dell'autrice, dall'infanzia in una famiglia numerosa, all'età adulta. Viviamo nell'Era dell'Indiscrezione, dove tutti sembrano voler parlare di tutto, ma la depressione è ancora taciuta e stigmatizzata e chi ne soffre viene emarginato. A fronte di milioni di depressi, la reazione verso i malati è spesso di insofferenza: dopotutto, la depressione clinica è uno stato di apatia paralizzante, continua, apparentemente inattaccabile. Ma lo sguardo di Merkin, franco e coraggioso, sulle proprie esperienze, ci rivela che la malattia mentale non è il dono indesiderato di un genio pazzo, bensì una maledizione quotidiana della gente normale.