Libri di David J. Linden
La bussola del piacere. Ovvero perché junk food, sesso, sudore, marijuana, vodka e gioco d'azzardo ci fanno sentire bene
David J. Linden
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2021
pagine: 206
La sfera del piacere è sempre stata costretta da regole. Attraverso leggi, precetti religiosi e morali tutte le società hanno voluto imporre un confine che separi il piacere dal vizio e quindi il modo in cui affrontarne il "lato oscuro": la dipendenza. Le moderne tecniche d'indagine sul nostro cervello raccontano però una storia diversa; e ci dicono che molti comportamenti che consideriamo virtuosi, come pregare o fare beneficenza, attivano lo stesso circuito neurale su cui agiscono, per esempio, le droghe e l'alcol, e che la dipendenza non è frutto di una scarsa forza di volontà bensì un disturbo di natura fisiologica. I confini di cosa è bene e cosa è male, di cosa separa il socialmente accettabile dal moralmente deplorevole sono quindi, nella realtà scientifica, molto più sfumati di quanto pensassimo. Una sfida notevole, quella lanciata dalle neuroscienze, che ci porta a ripensare gli aspetti culturali, morali e giuridici che danno forma alla nostra identità e alla nostra presenza all'interno della società. «Lo shopping, l'orgasmo, il crack, la meditazione, l'esercizio fisico, l'oppio, [...]; tutto questo produce segnali neurali che convergono su un piccolo gruppo di aree cerebrali interconnesse. Ed è proprio qui, in questi piccoli ammassi di neuroni, che il piacere umano viene percepito.»
La mente casuale. Come l'evoluzione del cervello ci ha dato l'amore, la memoria, i sogni e Dio
David J. Linden
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Scientifico Editore
anno edizione: 2009
pagine: 240
L'avrete già visto molte volte: un cervello umano inquadrato ad arte, la telecamera che gli gira intorno come un elicottero e una voce impostata e commossa che ne esalta le straordinarie qualità progettuali. Ebbene, niente di più falso. Leggendo questo libro appassionante, imparerete da uno dei più importanti neuroscienziati del mondo che in realtà il nostro cervello è il frutto casuale, imperfetto e contraddittorio di una complessa storia evolutiva. David Linden accompagna il lettore alla scoperta dello strano e spesso illogico mondo delle funzioni neuronali, rivelando passo dopo passo come nel corso di milioni di anni dal cervello e con il cervello si siano sviluppati quei caratteri peculiari che sono alla base del nostro essere umani: sensazioni ed emozioni, sesso e amore, sogni e pensiero religioso. Un inedito viaggio al centro della mente, brillante e accessibile, insieme rigoroso e leggero.
La bussola del piacere. Ovvero perché junk food, sesso, sudore, marijuana, vodka e gioco d'azzardo ci fanno sentire bene
David J. Linden
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2017
pagine: 210
Tutte le società da sempre hanno voluto imporre un confine che separi il piacere dal vizio e quindi il modo in cui affrontarne il "lato oscuro": la dipendenza. Le neuroscienze però ci dicono che molti comportamenti che consideriamo virtuosi, come pregare 0 fare beneficenza, attivano lo stesso circuito neurale su cui agiscono, per esempio, le droghe e l'alcol, e che la dipendenza non è frutto di una scarsa forza di volontà bensì un disturbo di natura fisiologica. I confini di cosa è bene e cosa è male, di cosa separa il socialmente accettabile dal moralmente deplorevole sono quindi, nella realtà scientifica, molto più sfumati di quanto pensassimo. Una sfida notevole, quella lanciata dalla scienza di oggi, che ci porta a ripensare gli aspetti culturali, morali e giuridici che danno forma alla nostra identità e alla nostra presenza all'interno della società.
La bussola del piacere. Ovvero perché junk food, sesso, sudore, marijuana, vodka e gioco d'azzardo ci fanno sentire bene
David J. Linden
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2012
pagine: 210
La sfera del piacere è sempre stata costretta da regole. Attraverso leggi, precetti religiosi e morali tutte le società hanno voluto imporre un confine che separasse il piacere dal vizio e quindi il modo in cui affrontarne il "lato oscuro": la dipendenza. Le moderne tecniche d'indagine sul nostro cervello raccontano però una storia diversa; e ci dicono che molti comportamenti che consideriamo virtuosi, come pregare o fare beneficenza, attivano lo stesso circuito neurale su cui agiscono, per esempio, le droghe e l'alcol, e che la dipendenza non è frutto di una scarsa forza di volontà bensì un disturbo di natura fisiologica. I confini di cosa è bene e cosa è male, di cosa separa il socialmente accettabile dal moralmente deplorevole sono quindi, nella realtà scientifica, molto più sfumati di quanto pensassimo. Una sfida notevole, quella lanciata dalle neuroscienze, che ci porta a ripensare gli aspetti culturali, morali e giuridici che danno forma alla nostra identità e alla nostra presenza all'interno della società.