Libri di Davide Dalfiume
Eroi a tavola. Prima e incompleta panoramica di psicologia gastronomica, aneddoti culinari ed errori nelle ordinazioni delle portate...
Davide Dalfiume
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 160
Il giro d'Italia non finisce mai. Gigi Manganoni il ciclista che fa ridere
Davide Dalfiume
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2011
pagine: 128
Manuale minimo semiserio per chi vuole praticare il ciclismo, da tenere sotto il sellino per ogni evenienza, consultabile velocemente anche in corsa, consigliato soprattutto ai giovani. "Raccontando un giro d'Italia solo, farei un torto a tutti gli altri Giri, agli atleti che li hanno disputati, che si sono preparati, hanno gioito, pianto, lottato, sperato vinto e perso con dignità e valore. per questo descrivo un Giro d'Italia senza tempo, che ha dentro tutti i giri corsi e anche quelli ancora da correre, un Giro che non si è mai fermato e mai lo farà. Lo dedico ai ciclisti, ai direttori sportivi, ai meccanici, al personale del seguito, ai tifosi di ogni generazione passata e a venire, ai non appassionati, perchè quando vorranno, potranno conoscere il mondo del ciclismo." (Davide Dalfiume)
La bottega del buonumore
Davide Dalfiume
Libro
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2008
pagine: 32
Questa è una breve raccolta di alcune Botteghe del buonumore di Davide Dalfiume, pubblicate dal settimanale imolese sabato sera dal 2000 ad oggi. Questi articoli ironici, anche a distanza di qualche anno, conservano la loro attualità e ancora oggi aiutano a vedere alcune vicende in modo disincantato. Nella loro semplicità molto logica, fanno ricordare cose che ognuno di noi qualche volta ha pensato. Inoltre ci possono servire nella quotidianità come antistress e vaccinarci per situazioni future da cui sarà utile uscire indenni. Da quando siamo al mondo sentiamo dire che bisogna salvare il cinema, lo sport, specialmente il ciclismo e soprattutto il calcio. Salvare la moda, salvare Sanremo, salvare la Tv. Salvare l'industria automobilistica che vende poche auto ed è in crisi, poi subito dopo bisogna fermare anche le auto in circolazione, perché sono troppe e inquinano. Salvare le tradizioni, salvare le innovazioni, salvare, salvare, salvare. Mai nessuno che ci spieghi chi salverà noi esseri umani dalla confusione dilagante, derivata da tutte le cose con cui abbiamo a che fare. In questo senso, anche il terzo millennio, iniziato con una miriade di promesse e proclami, si è rivelato simile al millennio precedente. La nostra società ha continuato ad avere gli stessi pro e contro di prima. Se da una parte qualcosa è migliorato, dall'altra si sono perse cose conquistate con grande fatica in passato.