Libri di Donatella Downey
Storia di un ebreo convertito. Arte, criminalità e religione nell’Italia del Rinascimento
Tamar Herzig
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2023
pagine: 320
Nato a Firenze a metà del Quattrocento da una famiglia ebraica, l’orafo Salomone da Sessa si trasferì a Ferrara, dove i suoi raffinati gioielli e le sue spade riccamente decorate erano ritenute di altissimo pregio dalle donne e dagli uomini di potere allora più importanti in Italia. Voci scandalose sul suo conto iniziarono a circolare all’interno della comunità ebraica, che lo denunciò alle autorità civili. Accusato di sodomia, Salomone fu condannato a morte e accettò di convertirsi per avere salva la vita. Nel 1491 venne così battezzato e prese il nome di Ercole de’ Fedeli. Grazie al sostegno di potenti mecenati come la duchessa Eleonora d’Aragona Ercole visse poi da cattolico praticante per oltre un trentennio. Attraverso la drammatica vicenda di Salomone/Ercole, ricostruita sulla base di fonti archivistiche mai utilizzate prima, Tamar Herzig getta luce sulle relazioni ebraico-cristiane, il mecenatismo e l’omosessualità nelle città italiane del XV e XVI secolo e dimostra per la prima volta quanto la conversione degli ebrei fosse una questione centrale nella politica del Rinascimento, già cinquanta anni prima che la Chiesa ne fa facesse una priorità.
La politica della virtù. Formare la persona e formare lo Stato nel Rinascimento italiano
James Hankins
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 728
In questo volume James Hankins, uno dei maggiori storici del nostro tempo, presenta un’ambiziosa nuova sintesi del pensiero politico rinascimentale nata attraverso l’analisi dei più importanti fenomeni culturali dell’Italia e dell’Europa fra tardo Medioevo e Rinascimento che – sempre in dialogo con la filosofia classica – hanno influenzato le dottrine politiche di quei secoli e della successiva età moderna. In particolare, l’autore indaga la politica della virtù, il progetto al centro del pensiero politico degli umanisti che insisteva sulla necessità, attraverso gli studia humanitatis, di migliorare il carattere del princeps e della classe dirigente piuttosto che riformare le istituzioni. Per fare questo Hankins passa in rassegna decine di autori, a volte celebri a volte poco noti, rivelando un nuovo volto del Rinascimento italiano: da Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, da Leonardo Bruni a Flavio Biondo, da Ciriaco d’Ancona a Leon Battista Alberti, da Giorgio da Trebisonda a Francesco Filelfo, da Francesco Patrizi a Niccolò Machiavelli.