Libri di E. Gazzola
I minimi sistemi e altre storie
Corrado Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Diabasis
anno edizione: 2014
pagine: 144
Il volume riunisce testi inediti di Corrado Costa scritti alla fine degli anni Ottanta: tre racconti e un testo teatrale, in cui le due personalità dell'autore - l'avvocato e il poeta che si contendono eternamente la scena dietro alla medesima maschera - si incontrano nelle retrovie del processo a Galileo, con prelati teologi a un tempo inquisitori e inquisiti ("I minimi sistemi"); e tra le pieghe di una indagine giudiziaria condotta tra personaggi grotteschi: artisti, amanti irregolari, perdigiorno, possidenti rentier, criminali, sullo sfondo della tranquilla provincia parmense ("Poche storie").
I monumenti farnesiani di Francesco Mochi. Storia e letteratura
Libro
editore: Scritture
anno edizione: 2013
pagine: 198
Una raccolta di testi sui bronzi di Francesco Mochi dedicati a Alessandro e Ranuccio Farnese, esempio più significativo di scultura equestre barocca in Italia. Con atlante fotografico dei monumenti e dei bassorilievi del basamento. Interventi di Gaetano Pantaleoni, Paola Ceschi Lavagetto, Antonio Russo, Massimo Tirotti, Giovanni Morigi, Eugenio Gazzola.
Alfredo Giuliani (19 giugno 2005)
Libro
editore: Scritture
anno edizione: 2008
pagine: 40
Il 19 giugno 2005 Alfredo Giuliani incontrò il pubblico a Castell'Arquato, nel quadro di una iniziativa chiamata "Macchine della poesia". Sollecitato dalle domande di Aldo Tagliaferri, il poeta e teorico dei Novissimi raccontò come nacque la prima formazione della neoavaguardia italiana, la sua origine di autore e la scena letteraria italiana. Il libro nasce dalla registrazione di quella serata, con un saggio introduttivo di Luigi Ballerini che era presente tra il pubblico.
Passaggio a Piacenza. Antologia di sguardi forestieri. Volume Vol. 2
Libro
editore: Scritture
anno edizione: 2007
pagine: 496
Il secondo volume dell'antologia che raccoglie i racconti dei viaggiatori, dei soldati e degli scrittori che hanno camminato sulle terre piacentine in ventidue secoli di storia. Con una sezione conclusiva dedicata ai "maestri" di passaggio che hanno offerto prova della loro arte, e una appendice con il regesto della cartografia e delle vedute cittadine. Una serie di immagini fotografiche e cartoline degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta correda il libro richiamando alla memoria i luoghi del lavoro e la nascita dei nuovi quartieri.
Passaggio a Piacenza. Antologia di sguardi forestieri. Volume Vol. 1
Libro
editore: Scritture
anno edizione: 2006
pagine: 402
Una antologia che raccoglie i racconti dei viaggiatori, dei soldati e degli scrittori che hanno camminato sulle terre piacentine in ventidue secoli di storia: dalla battaglia sul fiume Trebbia alle cronache giornalistiche; in mezzo, scienziati, poeti e grandi narratori: le avventure dei trasferimenti militari, la curiosità del passante e quella del giovane durante il Grand Tour italiano. Incontriamo viaggiatori come Leonardo, Guicciardini, Montaigne, De Brosses, Gibbon, Goldoni, Stendhal, Dickens, De Amicis, Piovene, Manganelli, Ceronetti, Celati, Brandi, Montanelli, Comisso, Bocca, Bertolucci, Caproni, Borgese e altri meno noti. Precede i passanti la prefazione di un piemontese che quelle terre conosce, Sebastiano Vassalli.
Vale a dire, la strada
Libro: Libro rilegato
editore: Scritture
anno edizione: 2005
pagine: 160
Un libro dedicato alla strada come strada, vale a dire oggetto, progetto, presenza, paesaggio. La letteratura su alcune grandi strade come il corridoio della Statale 12 Brennero-Modena-Appennino; la statale 45 della Val Trebbia nei versi di Caproni; il Sempione; le luci "di strada", cioè le insegne pubblicitarie, le stazioni di servizio, le luci delle città ai bordi della strada; la strada in costruzione e la strada in disuso. Con le foto di alcuni grandi archivi quali: Bruno Stefani, Studio Vasari, Publifoto.
Malebolge. L'altra rivista delle avanguardie
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2011
pagine: 406
Il libro riunisce a stampa in un unico volume nel formato originale i cinque numeri della rivista che ha segnato la storia della letteratura di Avanguardia in Italia. La fondazione di "Malebolge" si deve a cinque scrittori, quattro emiliani che vivevano tra Parma, Reggio e Bologna - Adriano Spatola, Corrado Costa, Ennio (Nanni) Scolari, Giorgio Celli - e un milanese, il poeta Antonio Porta. L'atto di nascita, a Reggio Emilia, porta la data del 24 marzo 1964, l'ultima uscita è della primavera del 1967. Della rivista, voce di una parte del Gruppo 63, uscirono in tutto cinque numeri: i primi due nel '64, un numero doppio nel '66 e un solo numero della nuova serie nel 1967. Un quinto uscì come inserto della rivista "Marcatre" nel 1966. "Malebolge" pubblicava non solo scritti poetici e narrativi degli stessi redattori (nella sezione "Testi" poesie e prose di autori pressoché esordienti, nella sezione "Pretesti" brevi saggi critici o teorici), ma anche gli interventi dei convegni tenuti dal Gruppo 63 e organizzati in quegli anni, come quello di Reggio Emilia del 1964 e quello della Spezia del 1966. La redazione era curata graficamente da Giovanni Anceschi. I cinque numeri di "Malebolge" si ripresentano a noi come un indice del tempo. Con la prefazione di Walter Pedullà e una testimonianza di Giorgio Celli.
The complete films. Poesia prosa performance
Corrado Costa
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2008
pagine: 352
Tra gli anni '70 e '80, nella provincia emiliana, si nasconde un luogo segreto. Un tesoro nascosto di ricerca poetica, sperimentazione editoriale, esistenza comunitaria. Un centro d'irradazione lontano dalla luce dei riflettori, e proprio per questo tanto più prezioso - in tempi difficili come quelli. Questo luogo segreto è il Mulino di Bazzano: proprietà di Corrado Costa nella quale, all'indomani della dispersione del Gruppo 63, si ritirano Adriano Spatola e Giulia Niccolai. E dove nasce, attorno alle riviste "Tam Tam", "Baobab" e "Cervo volante", un centro editoriale autogestito, esperienza pionieristica di una concezione multimediale, performativa, nel senso migliore spettacolare della scrittura e dell'oggetto-libro. Di questa generazione perduta Corrado Costa rappresenta l'anima ludica, ilare e distruttiva; lunare funambolo della parola, del disegno, della microazione teatrale. Ogni sua pagina è una sorpresa e una festa. Eugenio Gazzola ha affiancato alle sue raccolte poetiche "canoniche" il meglio di una copiosissima produzione in versi e in prosa; Daniela Rossi ha realizzato un dvd con le sue più esilaranti performances audio e video.