Libri di Enzo Fiore

“Tutto ha un termine a questo mondo: finiscono le belle stagioni, gli anni giovanili e con essi l’amore. Alla fine ci rendiamo conto che, nonostante la nostra smania di possesso, non possediamo alcunché. Avevo tanto amato e mi ero lasciato sedurre dalla passione e dall’incanto della mia sirena. Il fascino delle futilità della vita seduce anche l’animo di chi non è stato mai soggiogato dal male. Mi sentivo vecchio e solo davanti a un buio sconosciuto che mi angosciava. La mia sirena, avvolta nel profumo del passato, è relegata ora nei luoghi della memoria e, saltuariamente, compare nei sogni per recare un po’ di gioia alla mia vita.”

L'opera narrativa, raccontata dal protagonista in prima persona, è ambientata ai nostri giorni, in una Porto Empedocle dalle atmosfere incantate e un fascino discreto. Presenta una vicenda personale scaturita da un improvviso stato di incoscienza che colpirà il protagonista e, invece che renderlo vuoto, lo rivitalizza nei ricordi. Catapultato indietro nel tempo, cose remote vissute senza sapore, inseguendo la vita frettolosa e frenetica, riemergono, parafrasando i migliori anni della sua vita. Antonio, il protagonista, si ritrova spettatore dei suoi affetti, amicizie, amori. Li gusta e li vive, cogliendone, nell'inconsapevolezza, il vero senso, che poi è quello dell' esistenza intera. Di contorno le persone più importanti della sua vita. La natura con i suoi elementi essenziali. Il sapore e il profumo della vita respirato. Gioie e tormenti, tristezze e sollievi si intersecano in modo spontaneo e danno una definizione semplice dei sentimenti che, per essere vissuti, non necessitano di alcuna enfasi.

Enea, energico e intelligente dirigente, non giovanissimo ma vitale e volitivo, incontra alla stazione della metro la giovane e bellissima Miriam. La storia d'amore che ne nasce è il perno attorno a cui ruota la vicenda del protagonista e motivo di riflessione profonda e disperante sui sentimenti e le elucubrazioni di un uomo fin troppo analitico e angosciato. L'autore ci porta per mano nelle tormentate e tormentanti introspezioni psicologiche di altre storie, di altre donne, di una medesima infelicità, verso una diversa scelta di vita, oltre gli ossessionanti deja-vu e i gorghi di una esistenza troppo pensata, fino a trovare il coraggio di abbandonarsi e aprirsi ancora alla gioia di "perdersi negli occhi di una donna", fino a un finale sorprendente.