Libri di Eva Taylor
Lezioni di casa
Eva Taylor
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2019
pagine: 60
Carta da zucchero
Eva Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: Fernandel
anno edizione: 2015
pagine: 122
Di qua e di là dal muro, "Carta da zucchero" racconta la storia di una famiglia e della sua fuga dalla Germania Est poco prima della costruzione del muro di Berlino, nel 1961. Testimone di questo e di altri episodi è la figlia, che raccoglie i ricordi dei familiari, abituati a ritrovarsi intorno a un tavolo per ricostruire il proprio passato, per cercare di superare mentalmente sia "il muro" sia quel senso di smarrimento causato dall'esperienza di essere profughi nel proprio paese. Così una piccola nave d'argento, l'automobile dell'infanzia nella Repubblica Democratica Tedesca, ma anche le buste color carta da zucchero che il nonno portava a casa dal mercato, non sono più semplici oggetti: su di loro si sono sedimentate esperienze ed emozioni che nel racconto riaffiorano.
Volti di parole
Eva Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: L'Obliquo
anno edizione: 2010
pagine: 73
L'igiene della bocca
Eva Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: L'Obliquo
anno edizione: 2006
pagine: 61
La volpe dentro
Eva Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: MC
anno edizione: 2023
pagine: 96
«Vorrei cantare / come il pettirosso. / Ha molte melodie / io fatico a parlare». Potremmo partire da questa delicatissima strofa di Eva Taylor, costituita da un endecasillabo frazionato in due versi seguito da un emistichio composto di due settenari, per parlare della nuova raccolta poetica dell'autrice di origine tedesca. Il tema principale è quello del linguaggio, sviluppato nella sezione inaugurale del libro, incentrata sull'anomala ricezione nel nostro paese del tedesco, lingua madre della poetessa, elaborata con una grazia che sembra derivare da suggestioni veterotestamentarie: «Isacco, dal tuo violino / scorre l'immagine di te / nel paese dei due fiumi». Ma questa inesausta interrogazione sulla lingua si dirama alle due sezioni successive, in cui si fa più pressante l'interrogazione di taglio metaletterario che investe tematiche apparentemente discordanti come quella delle «occasioni» innervate sul motivo delle cartoline, riproducenti un paesaggio che di volta in volta acquista valenze metaforiche, o su un ricettario in cui si dispiega, con senso di rinnovato stupore, lo sguardo incantato e, al contempo, disincantato di Eva Taylor, mai disgiunto da una forte dose di compromissione sarcastica. Il bestiario - o antibestiario - finale si configura come il momento più significativo della silloge, dove gli animali impongono la loro presenza, vibratile e dirompente, al fine di mettere in luce manchevolezze e pregi dell'uomo, con esiti icastici che, per la loro intrinseca leggerezza, instaurano con il lettore un rapporto di felice condivisione. (p.d.p.)