Libri di F. Gallavresi
Karen Blixen. Un conflitto irrisolto
Ole Wivel
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2002
pagine: 228
Ole Wivel abitava a pochi chilometri da Rungstedlund, la casa danese di Karen Blixen, e per oltre vent'anni frequentò assiduamente la scrittrice. Al di là dei rapporti professionali, ne fu sincero amico e confidente. Wivel in questo saggio indaga e approfondisce l'influenza prodotta dagli avvenimenti della vita sul pensiero e sull'opera della Blixen. Cogliendo tra le pieghe dei racconti le profonde e contrastanti realtà psicologiche, Ole Wivel ne ricerca le cause ripercorrendo l'inquieta adolescenza, le disilluse emozioni sentimentali, le gioie violente ed effimere del periodo africano, i rapporti conflittuali con la famiglia, gli anni sfolgoranti del successo tormentati dalla malattia e dalle ansie senili.
Artículos. Testo spagnolo a fronte
Mariano Jose de Larra
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 200
"I saggi qui raccolti, editi nella maggior parte tra il '32 e il '34, sono impregnati di critica sociale - 'Chi è il pubblico', 'Torni domani', 'In questo paese', 'Il vecchio castigliano', 'I Calavera' - e di satira politica 'L'elogio', 'L'uomo-pallone'. Nell'ultimo - 'Il giorno dei morti'- scritto nel 1836, a pochi mesi dalla tragica fine, un cupo pessimismo sulle vicende proprie e del paese riesce a prevalere sull'abituale e folgorante sarcasmo." (Dalla Nota introduttiva)
La dama di Urtubi. Testo spagnolo a fronte
Pio Baroja
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 127
Alle scienze occulte è dedicato il racconto "La dama di Urtubi" scritto nel 1916, che narra una vicenda svoltasi in Navarra all'inizio del Seicento. In quell'epoca nelle province basche, come in altre parti d'Europa, era nata e sempre più si andava diffondendo una sorta di inclinazione al fantastico, alla credenza di presenze maligne. Queste tensioni - nate dall'inconscio desiderio di sfuggire alla miserabile realtà, da una reazione all'ingiustizia sociale, ai soprusi della monarchia, della Chiesa e dei potenti - erano sorte tra la povera gente, ma erano via via diventate di moda in ogni strato sociale, e sfociavano in cerimonie collettive di riti magici, messe nere e sfrenati baccanali. Le riunioni proibite, le tregende, si svolgevano all'aperto o in misteriose grotte, talora persino in castelli nobiliari. Erano officiate da donne, da streghe, nei paesi baschi chiamate sorguiñas, che presiedevano i riti satanici, preparavano filtri magici e facevano sortilegi. In questo lugubre e gotico scenario è ambientato il racconto, in cui Baroja, pur soffermandosi con sottile ironia sulla diffusione storica del fenomeno, elude il carattere cupo delle vicende tratteggiando con leggerezza una fiabesca storia d'amore.