La Vita Felice
Apologia di Socrate. Testo greco a fronte
Senofonte
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 1995
pagine: 64
Accampamento dei cigni e separazione. Testo russo a fronte
Marina Cvetaeva
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 208
Storie di adulterio. Antologia delle «Controversiae». Testo latino a fronte
Seneca il Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 176
La metamorfosi delle piante
Johann Wolfgang Goethe
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 228
Babylon. The tower, the myths and the history
Giovanni Iudica
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 156
Sguardi d'amore. Coppie per l'arte
Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 128
L’arte contemporanea espone frequentemente i suoi fruitori a sentimenti di “perdita di senso” e impone la elaborazione di un significato, un ex post capace di porgere la costruzione di una possibile comprensione a partire da esperienze, percepite spesso come inattese o addirittura ambivalenti. Accostarsi all’arte contemporanea può talvolta costituire un’esperienza rinviante ad una percezione diretta, personale, del mistero, quale nota caratterizzante di tutte le vicende umane. Il mistero impone un uscire dall’area del controllo, come condizione per arrivare ad una costruzione di significato condivisibile con gli altri. Immersi in tale saturazione di soggettività, i fruitori dell’arte del nostro tempo possono trovare nella coppia – sia quella preservata dal tempo, sia quella costruita dall’osservazione libera della macchina fotografica – una risorsa sentimentale di aiuto nel cogliere e nel preservare l’incantata fragilità degli esseri umani, posti di fronte al mistero dell’arte contemporanea e alla fatica del compito interpretativo. Le immagini del libro colgono una sequenza di “sguardi d’amore”, sguardi di coppia, nei confronti dell’arte contemporanea, un invito ad un viaggio immaginario negli spazi espositivi del nostro tempo, che le pagine di Anna Ferruta e Giuseppe Civitarese, psicanalisti militanti, hanno commentato con lucida empatia.
Un giorno al mare
Vittoria Ceriani
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 56
"La prima volta che ho letto le poesie di Vittoria Ceriani pubblicate con il titolo Un giorno al mare, le ho lette come parte integrata in Diario in forma di poesia, pubblicato, con prefazione di Dacia Maraini nel 2020 [...]. Di questa specifica parte mi rimasero molte sensazioni visive, ed è su questo aspetto che vorrei in particolare soffermarmi. Un giorno al mare rappresenta una parte, perfettamente delimitata nello spazio e nel tempo (Cavi di Lavagna, aprile 1961), un tratto di una lunga vita, anzi «di questa lunga vita troppo breve», come dice di sé l’autrice, in un ritratto autobiografico. Un giorno al mare, come leggiamo in nota, ebbe il plauso di Giansiro Ferrata, importante critico letterario, Direttore per la casa editrice Mondadori dei “Classici” e dei “Meridiani”, mentre ebbe il diniego alla pubblicazione del grande Vittorio Sereni, poeta e Direttore letterario, dal 1958, della Mondadori, dove Vittoria Ceriani lavorava a sua volta, occupandosi di diverse collane[...]. Le poesie di Vittoria Ceriani mi appaiono spesso paragonabili e assimilabili a scatti fotografici [...]. E con quale meraviglia ho scoperto che esistono vere fotografie, un po’ consumate dal tempo, che conservano intatte quella felicità narrata! Nelle descrizioni, negli scatti fotografici/poetici, dove sentiamo il rumore del mare, tocchiamo il calore della sabbia, cogliamo attimi di luminosa felicità, passa un’onda continua, il sentimento del tempo, un senso inevitabile di nostalgia, un’illusione spezzata." (dalla prefazione di Gabriella D’Ina)
Guerra e pace: la posta in gioco è la libertà
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 104
Al primo impatto, di fronte a un tema così complesso, verrebbe da pensare che noi non abbiamo niente a che fare con la guerra e che non possiamo farci niente: non la decidiamo noi, non ci piace, non dipende da noi, di fatto non siamo noi a spedire le armi e i missili con cui vengono distrutte cose e persone. Eppure... Il pensiero torna alle guerre che abbiamo conosciuto [...] La pace «si costruisce rimanendo saldi tessitori di riconciliazione e mantenendo in campo, con la propria presenza personale, emotiva e morale, parole di giustizia». È l’invito a partecipare a questa giostra, che è la vita, con parole ed emozioni per dar cittadinanza alla cultura della pace. Questi pensieri hanno trovato terreno fertile nel nostro gruppo di lavoro e hanno portato alla realizzazione di questo nuovo progetto editoriale. Ritroverete nelle pagine che seguono il bisogno di riconciliazione, di cui parla anche Giovanni Lana, il bisogno di capire di cui parla Pietro Miranda (è un deficit mentale che porta alla guerra?), la via della pace che racconta anche Raffaele Stolder, il bisogno di una nuova educazione e di nuove parole che possano prendere il posto della violenza, come afferma Giuseppe Pellicanò, e tanto altro ancora.
Le Brianze di Stendhal
Stendhal
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 140
La Brianza è stata raccontata da molti scrittori italiani e stranieri, era meta dei loro soggiorni per le sue colline, le ville, il verde, i laghi. Rientrava nel Grand Tour. Chi l’ha molto amata è il romanziere francese Stendhal (Grenoble 1783 - Parigi 1842) che iniziò a conoscerla nel 1801, quando era a Milano con un incarico nell’esercito napoleonico. Vi ritornerà nel 1811 e poi, dal 1814 al 1821 vivrà a Milano in esilio volontario. Sono anni di frequentazione della Brianza ospite nelle ville di amici e conoscenti. Ogni giorno appunta in un Diario quello che vede e le sensazioni che prova. A Desio, in Villa Tittoni Traversi, è di casa anche per questioni sentimentali. Nell’agosto del 1818, in carrozza, raggiunge e sosta a Desio, Giussano, Inverigo, Canzo, Asso, Pusiano e Oggiono. Tutto è descritto nel Journal du Voyage dans la Brianza qui pubblicato. Questi paesaggi e il Resegone sono entrati ne La Certosa di Parma (1839), uno dei suoi capolavori. Ma la Brianza è disseminata nelle pagine dello scrittore tanto da poter parlare delle “Brianze di Stendhal”: questo saggio le ripercorre tutte offrendo la possibilità di immergersi in un territorio che a fine ’700 fu indicato come «il più delizioso paese di tutta l’Italia».
La guerra dei giganti. Testo latino a fronte
Claudio Claudiano
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 140
La "Gigantomachia" di Claudiano fu composta negli ultimi anni del IV secolo d.C., quando le prime nubi di tempesta cominciavano ad addensarsi sull’Impero romano. Il tema è uno dei più celebri del mito classico: la guerra dichiarata dalla Madre Terra agli dèi dell’Olimpo, colpevoli di averle mancato di rispetto in più di un’occasione. Lo strumento della vendetta sono i Giganti, scaturiti dal suolo per portare rovina e distruzione e rovesciare il potere di Giove, instaurando un nuovo ordine cosmico. Solo dopo una lotta feroce, gli dèi potranno uscire vincitori dall’immane conflitto e porre fine al Caos che minaccia di divorare l’universo intero.
Come si legge un libro e altri scritti. Testo inglese a fronte
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 336
"Come si legge un libro" raccoglie, nell’ordine in cui furono originariamente scritti, alcuni testi dedicati in modo particolare alla lettura e alla scrittura che, non a caso, sono i due nuclei principali di attenzione degli scritti di Virginia Woolf. Si tratta di testi che hanno comunque un andamento narrativo, in cui si costruiscono intrecci, si dà corpo a personaggi, si inscenano dialoghi – spesso immaginari – tra lettori, autori e critici. Ed è proprio e soprattutto il lettore a trovarsi in primissimo piano: a lui, infatti, è particolarmente rivolta l’attenzione della scrittrice, che nel testo The Common Reader definisce appunto il “lettore comune”, ossia colui che sostanzialmente: «Legge per il proprio piacere invece che per impartire conoscenze o correggere le opinioni altrui. Soprattutto, è guidato dall’istinto di creare per sé, con qualsiasi cosa riesca a trovare, una sorta di insieme: un ritratto di un uomo, uno schizzo di un’epoca, una teoria dell’arte della scrittura». Nelle pagine del libro, il lettore non troverà una teoria della critica, bensì l’arte della lettura, praticata all’insegna della libertà più totale, sempre in equilibrio tra attenzione e distrazione, ma pronta a liberare energie creative. Le parole, infatti, «sono le più selvagge, le più libere, le più irresponsabili, le più non insegnabili di tutte le cose. Certo, si possono catturare, ordinare e mettere in ordine alfabetico nei dizionari. Ma le parole non € 16,00 vivono nei dizionari, vivono nella mente».
Phrasikleia. Antropologia della lettura nella Grecia antica
Jesper Svenbro
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 336
Gli studiosi dell’antichità e gli antropologi si sono occupati con interesse crescente delle origini della scrittura e del suo significato per la nostra cultura. Pochi però si sono interrogati sul suo “doppio,” sulla sua necessaria immagine speculare, la lettura e sulle sue implicazioni. Questo saggio fondamentale, scritto nel 1988, ricostruisce la storia della lettura nella Grecia antica a partire dalle parole usate per designarla, e si domanda come sia nata la lettura nel mondo greco e quale sia stata la sua funzione. Perché nella lingua greca c’è un verbo che significa contemporaneamente “leggere” e “avere rapporti sessuali”? Quale rapporto si stabilisce tra lo scrittore e il lettore? Le risposte che Svenbro desume dalla sua indagine cambiano radicalmente la visione della lettura e del suo rapporto con la scrittura a cui siamo abituati. Con un saggio introduttivo di Carlo Sini. Postfazione e cura di Tommaso Di Dio.