Libri di Federico Ligotti
La proprietà transitiva
Nelson Martinico, Federico Ligotti
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 240
Alessandro Giacobbe ha un animo ribelle. È convinto che le persone giuste possano fare la differenza, cambiare le cose, aiutare a migliorare la vita propria e quella degli altri. Non è uno sprovveduto, non è un ingenuo, conosce il dolore e ha imparato a difendersi. Il padre l'ha abbandonato quando era piccolo, ha visto la madre consumata da un male incurabile, sa cosa vuol dire essere disprezzato, dileggiato, usato, braccato, umiliato. Alessandro Giacobbe sta diventando calvo, ma non è solo per questo che ama trucco e parrucche. È un trans e crede che Utopia sia Rivoluzione: "È come aggredire il cielo con le scale o il mare con le orme dei passi. E se il respiro è finalmente libero e pieno, la vita - questa vita - senza Utopia diventa irrespirabile". Questa idea lo porta lontano. Nel 2040 diventa Presidente del consiglio di un'Italia in ginocchio, che affonda a causa di governanti corrotti e affaristi senza scrupolo. Eppure, per riscrivere la storia di una nazione e del suo nuovo premier, si deve partire nel 2010 da un paesino della Sicilia, San Bartolomeo. Povertà e morti bianche sono le armi con le quali don Raìsi domina il destino di uomini e donne. La sua fine è già scritta: dovrà essere ucciso durante la processione della Bella Madre. Solo che il manipolo di cospiratori che ha messo a punto il piano è preceduto da un altro assassino. Il cadavere del mafioso viene trovato evirato e incaprettato nella cucina di casa sua.
Parola di Dio, Kalimat Allah
Federico Ligotti
Libro: Libro rilegato
editore: Lupo
anno edizione: 2011
pagine: 61
Gaza City. Il caldo che la soffoca non è solo quello dell'afa, ma soprattutto quello del fiato dell'integralismo islamico e delle bombe israeliane: due inferni. Qui vive la famiglia di Kabul, specialista in neuroplastica formatosi in gioventù a Gerusalemme, che ha lasciato dopo l'assassinio di Rabin e il crollo delle speranze di pace per dedicarsi alle sofferenze del suo popolo. È Kamil, suo figlio maggiore, a narrare la rovina della sua casa ma anche l'inaudita violenza di un potere che fa della crudeltà lo strumento privilegiato. Una visita inaspettata devasta l'esistenza di Kamil e dei suoi familiari. Prima che il suo destino si compia, Kamil si ribella contro lo stravolgimento dei valori più sacri e degli stessi principi religiosi. Il suo grido vuole raggiungere un mondo che continua ad assistere alla condanna di generazioni spinte alla morte o all'estremismo da un eterno conflitto.