Libri di Francesco Luigi Gallo
La dualità della natura umana in età moderna. Montaigne, Cartesio, Hobbes
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2023
pagine: 224
Tradizionalmente l’antropologia filosofica si è mossa tra due prospettive che appaiono largamente insoddisfacenti: il dualismo e il monismo. Il dualismo, nel tentativo di dare conto della specificità umana rispetto agli altri animali, è costretto ad ammettere un inconcepibile rapporto tra due sostanze, l’una immateriale, l’anima, l’altra materiale, il corpo. Il monismo, cercando di trovare soluzione alle difficoltà del dualismo, finisce per cadere per lo più in un materialismo riduzionista, incapace di spiegare ciò che distingue l’uomo dagli altri animali. Come testimoniano i saggi contenuti nella presente raccolta, il pensiero moderno ha proposto anche un’altra possibilità, la “dualità” della natura umana, che non coincide con il dualismo, perché “duale” è ciò che è bidimensionale e la bidimensionalità non presenta fratture ontologiche, ma una profonda continuità. L’antropologia elaborata da Montaigne e Hobbes, ma soprattutto da Cartesio, testimonia la fecondità di una tale prospettiva.
Il problema dell'immortalità dell'anima nella critica di Pietro Pomponazzi a Tommaso d'Aquino
Francesco Luigi Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 300
Pietro Pomponazzi, da sempre collocato dalla manualistica nell'ingiusta categoria storiografica dei cosiddetti filosofi minori, è in verità un pensatore assai originale, profondo e per molti versi anche radicale. In un clima storico-filosofico ancora profondamente impregnato di visioni medievali, il Mantovano ha proposto, in campo antropologico, tesi destinate ad avere grande risonanza nella futura storia dell'antropologia filosofica. L'appartenenza dell'anima umana alle forme materiali, l'impossibilità di pensare senza immagini, la profonda interconnessione tra intelletto e sensibilità sono soltanto alcune delle tesi più rilevanti del De immortalitate animae (1516) che l'autore del libro analizza mettendole a confronto con i vari aspetti della complessa visione antropologica di Tommaso d'Aquino. In effetti l'opera pomponazziana costituisce uno dei più importanti tentativi di critica radicale all'antropologia dell'Aquinate e, a parere dell'autore, gli spunti derivanti dallo studio della rete argomentativa critica pomponazziana sono ancora oggi una preziosa occasione di riflessione filosofica sul mistero della natura umana. Prefazione di Enrico Dal Covolo. Postfazione di Luca Parisoli.