Libri di Francesco Nicolai
Speculum
Francesco Nicolai
Libro
editore: Brè
anno edizione: 2019
pagine: 113
Vittorio Cailoni è sposato con Alessandra, la donna della sua vita. Nonostante ciò, l'amore per la moglie non può sottrarlo al tradimento: Maria, attraente figlia di duca Giovanni Aldobrandini, grande amico di Vittorio, lo fa suo nel piacere di una notte. Vittorio, sprofondato nel rimorso, è singolarmente turbato da un incontro durante un viaggio in treno: proprio davanti a lui si siede Catullo Alpestri, uomo raffinato e conturbante, che scoprirà essere la nuova fiamma di Maria. Da lì a poco, fra passione e estrema gelosia, un fatto complica ulteriormente il presente di Vittorio: un caro amico si suicida inspiegabilmente, lasciandosi alle spalle due figli ancora piccoli e la moglie affetta da leucemia. Un biglietto, trovato assieme al cadavere, riporta un messaggio criptico: "Et speculum consulate ante suum". L'enigmatico contenuto del pezzo di carta, unito a visioni demoniache e a incontri sinistri, spingerà Vittorio a indagare sui meccanismi contorti della sua mente.
Carmina
Francesco Nicolai
Libro: Copertina morbida
editore: FPE-Franco Pancallo Editore
anno edizione: 2003
pagine: 175
Figli del caos
Francesco Nicolai
Libro: Libro in brossura
editore: Colombini
anno edizione: 2016
pagine: 104
"...io sono, come molti ormai, un tassidermista. Lavoro con ciò che è morto e cerco con ogni mio sforzo di regalargli una parvenza di vita; le mie bestie preferite sono le forme d'espressione, che, come si può facilmente constatare, dando uno sguardo d'insieme al nostro secolo, variano da un giorno all'altro, ché nei tempi nostri manco gli autori trovano l'occasione di respirare un poco, figuriamoci il loro pensiero! Scelsi di cimentarmi in una grande impresa, scelsi l'effigie più alta della nostra forma mentis, scelsi la poesia. Oggi una dichiarazione del genere potrebbe essere collocata tra le facezie più esilaranti, con cui far colpo su nuovi amici o magari su una ragazza dall'aspetto seducente; ebbene ve lo dico con estrema sincerità: in questo mio scritto sono serissimo. Attualmente la poesia è scomparsa dal palcoscenico letterario e con essa una parte del nostro essere, del nostro paese e della nostra identità nazionale [...] Fummo la culla della poesia e vi pare il caso di seppellire il passato? Propongo dunque una rinascita, sento il bisogno di imbalsamare quel poco che resta dello spirito dei grandi poeti e di riversarlo nella mia opera, rivisitandolo secondo le mie capacità."