Libri di Franco Abbina
Storie e leggende che non sono mai state. Ediz. italiana e spagnola
Franco Abbina
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 14
Catalogo della mostra dell'artista Franco Abbina.
Storie e leggende che non sono mai state
Franco Abbina
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 144
Franco Abbina approda a una sua singolare narrativa, sintesi di esperienze personali e di "viaggiatore del mondo", regalandoci un libro di storie sorprendenti. Alda Merini, la più grande poetessa italiana (già candidata al premio Nobel per la letteratura), testimonia in una nota introduttiva la sua "ammirata considerazione" per questo poeta - pittore - scrittore. Un libro di racconti nel quale ogni storia nasconde una sorpresa. Il piacere di leggere senza annoiarsi. Una scrittura nuova fatta di sintesi e ritmo che invita non soltanto a leggere ma a rileggere perché, ogni volta, c'è una luce diversa che illumina la nostra coscienza con la leggerezza di un'ironia che scava, sempre, oltre l'apparenza di fatti e personaggi.
Storie e leggende che non sono mai state
Franco Abbina
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2005
pagine: 141
"Quello che mi affascina in questo poeta-scrittore-pittore è la ironica riflessione sui difetti umani. Mi affascinano le sue caricature piene di veleno e di forza che dicono quanta aggressività è anche presente nella poesia: aggressività che lui chiama giustizia perché spesso i "benestanti", sono coloro che sono più squallidi dei poveri e che hanno vedute segrete poco scrutabili ma altrettanto nefaste per l'ingegnosità del poeta." (Alda Merini)
Libertà di sognare. Storie e leggende che non sono mai state
Franco Abbina
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2003
pagine: 94
"Quello che mi affascina in questo poeta-scrittore-pittore è la ironica riflessione sui difetti umani. Mi affascinano le sue caricature piene di veleno e di forza che dicono quanta aggressività è anche presente nella poesia: aggressività che lui chiama giustizia perché spesso i "benestanti", sono coloro che sono più squallidi dei poveri e che hanno vedute segrete poco scrutabili ma altrettanto nefaste per l'ingegnosità del poeta." (Alda Merini)